
Nell'ottica di una corretta informazione riportiamo da un sito di "Agenda 21"della Regione Puglia , dove sorge la più grande Centrale a carbone Italiana , uno studio sulla radioattivita' del carbone :
è un articolo lungo ma merita sicuramente la nostra attenzione.
Per stimolarne la lettura vi antecipiamo una delle conclusioni :
"In queste condizioni il problema della valutazione dei flussi di radioattività conseguenti all'esercizio delle centrali a carbone diviene di particolare interesse dal momento che in particolari condizioni metereologiche il pennacchio della centrale potrebbe raggiungere anche altezze notevoli. In tal caso i materiali volanti potrebbero coprire distanze molto grandi prima della ricaduta, determinando un contributo non solo a livello locale ma anche su scala globale".Tratto da" Agenda 21 della terra d'Arneo"

RADIOATTIVITA’ AMBIENTALE
Lo studio della radioattività ambientale è di particolare importanza soprattutto per la sua rilevanza ai fini della stima della dose di radiazioni assorbita dalle popolazioni.
RADIOATTIVITA’ DEL CARBONE
Lo studio a cui si fa riferimento è quello svolto dal Laboratorio di Radioattività e Metodologie Radioisotopiche della Regione Puglia diretto dal Dott. Elio Conte, docente e ricercatore in fisica teorica e nucleare.......
Il ciclo energetico del carbone è caratterizzato da alcune fasi nelle quali si determina una dispersione di materiale radioattivo nell'ambiente.
Esse sono le seguenti:
* estrazione ed eventualmente purificazione del carbone;
* combustione del carbone nella centrale;
* movimentazione e discarica con sistemazione finale delle ceneri.
L'estrazione e la movimentazione del carbone costituiscono una fase in cui si determina dispersione di polveri di carbone e particolarmente di radon-222.
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