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15 dicembre 2009

2009/12/15 Gas serra, Italia in coda "Performance molto scarsa"/"Nanopolveri o nanocervelli?"/Campionamento delle diossine....

Tratto da"La Repubblica
Gas serra, Italia in coda "Performance molto scarsa"

Nella riduzione di CO2 il nostro paese è terzultimo su 57. Lo rivela il rapporto del Germanwatch presentato a Copenaghen. Il probolema di fondo: manca una strategia dall'inviato ANTONIO CIANCIULLO

COPENAGHEN - Terzultimi su 57. E' una bocciatura piena per l'Italia che si trova al quarantaquattresimo posto in classifica nell'indice sul clima e terzultima (peggio di noi solo Canada e Arabia Sudita) per le politiche energetiche. In altre parole siamo messi male e facciamo il possibile per andar peggio.

Il rapporto presentato alla conferenza sul clima di Copenaghen è stato redatto dal Germanwatch, l'associazione ambientalista tedesca che in collaborazione con il Climate Action Network Europe, cura ogni anno l'analisi dei 57 Paesi responsabili di oltre il 90 per cento dell'emissione di gas serra.

Il problema di fondo è la mancanza di una strategia di riduzione delle emissioni di CO2. Anche se nel corso del 2009 i gas serra sono calati per via dell'inverno mite, della crisi economica e della riconversione a gas di alcune centrali a olio combustibile la parte propositiva viene considerata troppo debole dal Germanwatch che inserisce l'Italia in rosso nella mappa globale classificando la sua performance come "very poor".

"Le scelte portate avanti nell'ultimo anno sono state fortemente negative", commenta Edoardo Zanchini, responsabile eneregia di Legambiente. "Sono stati approvati tre progetti di grandi centrali a carbone, le priorità d'investimento in materia d'infrastrutture continuano a privilegiare per il 70 per cento strade e autostrade, resta un'incomprensibile incertezza per quanto riguarda gli incentivi per le fonti innovabili e gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici".

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Postato da Beppe Grillo il 14 Dicembre 2009

L'Italia è al 44° (su 57) posto mondiale per la riduzione delle emissioni e al 55° per le politiche energetiche. Prima di noi persino l'Iran e la Bielorussia.
La classifica annuale stilata dall'organizzazione GermanWatch conferma i successi internazionali dell'Italia per l'ambiente. Il rapporto: "Climate Change Performance Index" (scarica il documento) ci fa onore. Ancora due posti e saremo finalmente ultimi, ma anche primi nei rigassificatori, negli inceneritori, nelle centrali a carbone, nell'aumento del traffico privato e nella cementificazione del territorio.
Dopo i panda, la prossima specie in estinzione siamo noi.

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Tratto daTrentoinforma

Nanopolveri o nanocervelli?

smogArpa e assessore all'ambiente ci prendono in giro.....

Da Vita Trentina del 29 novembre 2009, pag.2, rubrica “al microfono di radio studio 7″.

Giancarlo Anderle, Agenzia per l’Ambiente, dopo l’avvio dei piani antismog con i blocchi al traffico: “(testuali parole) La qualità dell’aria negli ultimi anni è migliorata. Ora vanno ridotte le emissioni di stufe a legna:sono 40.000, ma troppo poche le domande per il contributo sui filtri”

Dalla stampa regionale della settimana successiva.
Giancarlo Anderle è indagato dalla Procura per lo scandalo dell’inquinamento delle Acciaierie di Borgo.

L’APPA ci prende in giro, ed è meglio che i suoi dirigenti cambino mestiere, e possibilmente faccia altrettanto l’assessore all’ambiente.

E il problema sarebbero le stufe a legna: andate a dirlo agli abitanti della Valsugana!

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(M)aria Fresca, 14 dicembre 2009

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Tratto da Ecce Terra

Acciaieria e inceneritore: presente e... futuro?
Ancora “emergenze”, diossine e svariati inquinamenti: perenni?

l’Adige – Maria Elena Di Carlo, 29 settembre 2009
Valsugana inquinata
Noi medici studiamo i rischi per la salute
Ci siamo resi conto che l’inquinamento ambientale di cui si parla in Valsugana è stato trattato fino ad ora come un problema di illeciti, di politica, di analisi chimiche, ma manca un punto di vista prettamente medico che possa quantificare il «rischio potenziale per la salute», di cui fino ad ora nessuno ha parlato e del quale molti negano addirittura l’esistenza. Noi ci stiamo occupando di questo. Come qualsiasi cittadino di questa valle che abbia a cuore la nostra terra, i nostri figli, la loro salute sentiamo vivamente il problema, e quindi effettivamente vogliamo noi per primi capire quanto dobbiamo preoccuparci e cosa fare per porvi rimedio. Speriamo di essere ascoltati dalle istituzioni anche se le conclusioni saranno probabilmente scomode e difficili da accettare.
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Tratto dal "Blog del Comitato per Taranto"

lunedì 14 dicembre 2009

Campionamento delle diossine: ecco perchè!

Al di là della non condivisa fiducia tecnicistica nelle possibilità di controllo dell'uomo su tutti i processi, compreso l'incenerimento (e le nanopolveri che fine fanno?), questa presentazione ci fa capire quanto proprio quanto i nostri inceneritori "old style" producano (anche) diossina e soprattutto quanto sia importante il campionamento continuo e selettivo, in termini di efficacia del controllo e del rispetto dei limiti (In continuo sono state rilevate quantità 40 volte superiori rispetto ai monitoraggi periodici standard da 8 ore... quelli fatti dall'ARPA all'Ilva, per intenderci!).
Analisi di diossine in emissione agli impianti di incenerimento: Evoluzione europea delle norme di riferimento. W.Tirler Eco-Research - Bolzano

Analisi di diossine in emissione agli impianti di incenerimento
Sui campionatori in continuo clicca e vedi:

Norma UNI EN 1948:2006. La verifica dei campionatori in continuo di diossine. dr.ssa Francesca Pizzicannella

Validazione del campionatore in continuo di PCDD/PCDF. STUDIO SMA – STUDIO MONITORAGGIO AMBIENTALE


Campionamento continuo di Pcdd/pcdf e PCB diossina simili "


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