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14 gennaio 2010

2010/01/14 MODA:"Il problema dell'inquinamento della centrale Tirreno Power di Vado Quiliano."


Vi invio per conoscenza la nostra posizione riguardo al problema dell'inquinamento della centrale Tirreno Power di Vado Quiliano.
Cordiali saluti,
VirginioFadda e Ago
stino Torcello" MODA"

Il MODA ritiene che ricorrere al TAR solo contro l'ampliamento a carbone della centrale, con motivazioni per lo più formali sia un atto oggi non sufficiente.

Più volte abbiamo dimostrato scientificamente il devastante impatto ambientale della centrale nel suo assetto attuale e recentemente abbiamo esposto la nostra documentazione anche nel pubblico Convegno di Spotorno del 17/12/09 organizzato dal Sindaco di Spotorno.

Quindi visto:

  1. i costanti superamenti del Limite di legge dei principali inquinanti nel savonese in particolare per le polveri sottili cancerogene e cardiotossiche Pm10 e Pm 2,5 come documentato da misure satellitari di ESA (Agenzia Spaziale Europea) ...VEDI
  2. Gli studi sui licheni che dimostrano del comprensorio di Savona, Quiliano e Vado livelli di inquinamento paragonabili ai siti più inquinati d'Italia
  3. Il mancato rispetto dalle normative Ue IPPC dei gruppi 3 e 4 a carbone che sono "fuorilegge" e che quindi andrebbero immediatamente chiusi perché, non utilizzando la "miglior tecnologia disponibile", producono oggi eccessivo inquinamento
  4. La mancanza per la centrale Tirreno Power della obbligatoria certificazione A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) dell'Unione Europea (vedi allegato impianti IPPC autorizzati) per cui attualmente l'impianto non potrebbe funzionare.
  5. Il maggior livello nel 2005 di mortalità standardizzata d’Italia per tumori totali in Provincia di Savona con il continuo incremento dell'incidenza di malattie cardiache e tumorali.
  6. La delibera del Comune di Quiliano e Vado per chiedere depotenziamento e completa metanizzazione della centrale a carbone votata all'unanimità già nel 1990 ma poi del tutto disattesa così come anche votato al'unanimità dalla Provincia di Savona nel 1995 e 1998 e recentemente dal Comune di Savona nel 2007 (completa metanizzazione).
  7. La possibilità di bruciare i rifiuti come CDR sui gruppi a carbone, in contrasto con quanto consentito dalla normativa europea, previsto oggi a pag.170 dal Piano provinciale dei rifiuti approvato dalla Regione e confermato nell’Atto di indirizzo sui rifiuti regionale del 10/06/09, con il rischio di un ulteriore peggioramento delle emissioni per la formazione di diossine e metalli pesanti nei fumi maggiori addirittura di quelle prodotte con un moderno inceneritore quando si potrebbe adottare un piano "rifiuti zero" senza incenerimento.

OGGI RITENIAMO CHE L'UNICA STRADA PERCORRIBILE PER IL RISPETTO DELLE LEGGI ITALIANE ED EUROPEE, MA SOPRATTUTTO PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE DEL SAVONESE E DELLA VAL BORMIDA CHE VIVE DA PIU' DI 30 ANNI SOTTO LA CAPPA DELL'INQUINAMENTO DELLA CENTRALE DI VADO - QUILIANO, SIA QUINDI LA CHIUSURA DEI GRUPPI 3 E 4 A CARBONE LASCIANDO IN ATTIVITA' IL GRUPPO A TURBOGAS DA 760 MW CHE GIA' DA SOLO PRODUCE IL TRIPLO DELL'ENERGIA CONSUMATA IN PROVINCIA DI SAVONA.

Riteniamo quindi in conclusione a nostro avviso assolutamente insufficiente essere contrari solo l'ampliamento a carbone quando ben più decise determinazioni dovrebbero prendere Governo ed Enti Locali (Regione, Provincia e Comuni) per ridurre un inquinamento che oggi è assolutamente intollerabile per questa centrale in mezzo alle case già definita "Centrale in città" dall’ Istituto Superiore di Sanità, come ad esempio da subito non concedere l'autorizzazione al funzionamento dei gruppi 3 e 4 a carbone"fuorilegge" per la UE e le Leggi italiane.(vedi allegato AIA Novembre 2009).

Savona,14 Gennaio 2010

Dr. Virginio Fadda

Dott. Agostino Torcello


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