
CARTOLINA DA VALLEGGIA 18 FEBBRAIO 2010 Ore 16,23
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Oms, 30% patologie dipende da ambiente
L'inquinamento e' uno dei fattori di maggior rischio
18 febbraio,
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ALCOA: LEGAMBIENTE, Decreto Legge SCHIAFFO A KYOTO, ORA ALTRI IMPIANTI
ANSA) - ROMA - ''Un vero e proprio schiaffo al Protocollo di Kyoto nel giorno del suo anniversario''. E' il commento di Legambiente sull'emendamento al cosiddetto decreto 'salva Alcoa', presentato ieri in commissione Industria al Senato, che prova ad aggirare le norme europee per la riduzione dei gas a effetto serra. ''Una vergogna - dichiara Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente - un regalo confezionato dal governo che non va certamente incontro alle esigenze del sistema delle imprese italiane, ma che ha come obiettivo di spalancare le porte alla costruzione di nuovi impianti iper inquinanti. Prime fra tutti le centrali termoelettriche a carbone, il combustibile in assoluto piu' dannoso per il clima''. La norma proposta prevede, infatti, un rimborso per tutti gli impianti industriali cosiddetti nuovi entranti che, secondo quanto previsto dalla direttiva europea ETS (Europea Trading System) devono pagare per la CO2 emessa in eccesso. La direttiva europea era stata approvata per far pagare alle industrie i costi dell'inquinamento prodotto con l'obiettivo di ridurre le emissioni che causano i cambiamenti climatici e creano impatti devastanti per l'ambiente e per centinaia di milioni di persone. Legambiente ricorda che nel 2010 e' prevista l'entrata in funzione di un nuovo gruppo alla centrale a carbone di Civitavecchia, che da sola produrra' oltre 10 milioni di tonnellate all'anno di CO2, pari alle emissioni di un paese come l'Estonia, e altre centrali a carbone sono state approvate e potrebbero entrare in funzione nei prossimi anni. In pratica questo nuovo enorme aumento delle emissioni dovuto a queste centrali e' alla base di un provvedimento che invece viene presentato come un tentativo di aiutare le imprese italiane rispetto ai limiti imposti da Bruxelles. Complessivamente, quindi, i cittadini italiani rischiano di dover sborsare oltre 800 milioni di euro per tutti gli impianti che entreranno in funzione da qui al 2012.
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