Riportiamo il testo integrale tratto da "Regionali 2010 NOI CI SIAMO"
Piena adesione alle proposte dei sindacalisti: abbiamo la stessa visione dello sviluppo regionale | ![]() | ![]() | ![]() |
Martedì 16 Febbraio 2010 |
Sandro Biasotti ha incontrato i vertici sindacali della Uilm, l'Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici. Nel corso della riunione è emersa una forte intesa rispetto ad alcuni temi fondamentali legati allo sviluppo dell'economia ligure e genovese, così come alla necessità di fare del lavoro la prima emergenza. «Abbiamo valutato insieme quanto emerso dal recente congresso Uilm di Genova e devo dire che sono davvero molti i punti di convergenza. Per alcune questioni esiste una totale identità di vedute, tra le considerazioni di Uilm sul ruolo dell'industria e il mio programma di governo». Antonio Apa, segretario provinciale genovese di Uilm ha messo in evidenza «il ritardo gravissimo di Genova sulle infrastrutture stradali e ferroviarie». Poi sul versante degli investimenti mancati si sono toccati alcuni casi particolarmente attuali, come quello dell'investimento proposto da Tirreno Power, azienda disposta a investire 800 milioni di euro per la costruzione di un nuovo impianto: «E' un'opera che Uilm considera fondamentale per lo sviluppo del comprensorio di Vado e Savona – dice Biasotti – sono completamente d'accordo. Purtroppo la sinistra ligure ha bloccato fino a oggi questo progetto, così come le infrastrutture. Dobbiamo mandare a casa il partito del no». Sempre Apa ha messo in evidenza un'altra contraddizione tutta ligure: quella che ha visto Burlando ricorrere alla corte costituzionale contro il nucleare. «E' un'altra follia demagogica, che spero non abbia conseguenze per la nostra terra. Genova può diventare la capitale italiana del nucleare, senza che venga mai impiantata alcuna centrale in Liguria. Anche su questo con Uilm siamo completamente in sintonia» Considerazioni di Uniti per la Salute Ognuno tragga le considerazioni che ritenga più opportune ,ma nel sopracitato documento leggiamo : "alla necessità di fare del lavoro la prima emergenza" a noi sembra che la prima esigenza da tutelare sia la salute di chi suo malgrado graviti ,viva e respiri sotto le centrali a carbone.. e non lo si ottiene certo con un ulteriore ampliamento a carbone. Ci sono centinaia di articoli a chi abbia voglia di leggerli sul nostro sito, tratti da studi medici e scientifici che lo dimostrano ampiamente..,auspichiamo che chi si candida a diventare presidente di una regione con sul suo territorio tre centrali a carbone si sia documentato nel merito....o forse sarebbe meglio che approfondisca meglio la problematica anche e soprattutto per essere dalla parte dei cittadini prima di .............prendere qualunque decisione. |
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