COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

05 aprile 2010

2010/04/05 "Un fiore per Sergio" /Torrevaldaliga sud facciamo chiarezza"

Tratto da Nocoke tarquinia

"Un fiore per Sergio"
4439991175_2eefea7b2a_b


Un fiore per Sergio:Per non dimenticare

"Il carbone pulito di Civitavecchia uccide"



Chi ha ucciso il giovane di Tarquinia? 
Un tubo scoppiato o chi vuole bruciare carbone a tutti i costi contro il volere dei cittadini del comprensorio? Vogliamo considerare la tragedia una fatalità o vogliano analizzare le condizioni che hanno determinato questa circostanza? 
Hanno scritto commenti miserevoli sul mancato rispetto delle norme di sicurezza da parte dei lavoratori, siamo certi, finiranno per insinuare che la responsabilità è di chi c’è morto.
La verità è più semplice e più tragica, quella è la fabbrica della morte frutto di un sistema clientelare, voluta dagli affaristi del carbone e sostenuta con forza dai politici per poi prendere i soldi delle compensazioni.


La centrale a carbone nessuno la vuole, i cittadini non la vogliono, la salute non la vuole, l’ambiente non la vuole.
La lotta contro la riconversione a carbone di TVN non ha avuto sosta in questi 10 anni caratterizzati da manifestazioni di piazza contro lo scempio del carbone, da denunce dirette a ministri e ministeri, dalla raccolta di migliaia di firme per referendum e petizioni popolari Europee.Poi c’è chi muore, come è accaduto a Sergio, nel tragico giorno prima della Pasqua.Il lutto dei cittadini è sincero.


Inaccettabile il cordoglio del sindaco di Tarquinia.
 Da una parte prende i soldi del carbone, degli accordi economici con Enel e dall’altra vorrebbe esprimere cordoglio e, come in una tragica beffa, si vorrebbe costituire parte civile per la morte dell’operaio.
Con una mano vorrebbero continuare a prendere i soldi e con l’altra denunciare chi li foraggia, ma dove è finita la dignità?

Quella è la centrale della morte due volte: al suo interno muoiono gli operai vittime di un ambiente di lavoro poco sicuro e della fretta di finire, all’esterno muoiono i cittadini vittime del micidiale inquinamento del carbone.
Morti annunciate dalla protesta di un territorio che chiede giustizia e rispetto e che invece riceve in cambio denunce, diffamazioni e falsità.

Povera Tarquinia, poveri i nostri figli!


___________________________________________

STRALCIO DAL CORRIERE DELLA SERA .IT

PASQUA DI LUTTO A TARQUINIA

Incidente centrale Enel, martedì sciopero dei lavoratori

La manifestazione del 2008 davanti alla centrale (Foto Ansa)
La manifestazione del 2008 davanti alla centrale (Foto Ansa)
VITERBO -
Pasqua di lutto alla centrale dell'Enel a carbone di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia dove sabato è morto un operaio di 34 anni, Sergio Capitani, di Tarquinia (Viterbo) ed altri tre sono rimasti intossicati. La Procura di Civitavecchia ora indaga sulle cause dell'incidente.....
DOLORE E LA RABBIA - E gli operai della centrale, tra il dolore e la rabbia, lamentano le carenze della sicurezza. Martedì prossimo nella centrale ci sarà uno sciopero di otto ore, proclamato dalle segreterie territoriali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil. Un primo e immediato segnale dato all’azienda dai sindacati, che non escludono ulteriori iniziative probabilmente successive all’incontro urgente chiesto a Enel, e nel caso questo venisse ritenuto non soddisfacente. I sindacati si dicono «stanchi di denunciare le situazioni di pericolo. Queste tragedie devono essere evitate mediante una completa riorganizzazione del lavoro e delle relative procedure di sicurezza». Per i segretari di zona di zona di Cgil, Cisl e Uil, «non è possibile che la squadra dei rappresentanti della sicurezza svolga i controlli al di là di una recinzione, senza alcuna possibilità di intervenire»
______________________________________________

Tratto da Ambiente e Lavoro

Torrevaldaliga sud facciamo chiarezza

4 aprile 2010

3483[1]E’ stata diffusa la notizia secondo cui il prossimo 8 aprile ci sarà al Ministero dell’Ambiente una conferenza di servizi che fa parte del procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale che è una specie di bollino blu per gli impianti industriali che producono inquinamento, obbligatorio non solo per le centrali termoelettriche. In questo procedimento la società Tirreno Power proprietaria della centrale termoelettrica di Torrevaldaliga sud ha richiesto il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio continuo, a 2.500 ore/annuo, per il 4° gruppo, dalla potenza di 320MW che fu dichiarato “riserva fredda” quando questa centrale a seguito del Decreto autorizzativo MAP 12/2001 fu permessa una riconversione da olio combustibile a gas naturale.

La scelta della riserva fredda ossia, dell’entrata in funzione di quell’unità produttiva, solo quando il gestore di rete ne avrebbe dichiarato la necessità, e quindi in virtù dell’esigenza da parte dell’utenza nazionale. Questa necessità era dettata allora, dalla prospettiva che molte centrali nazionali avrebbero dovuto realizzare riqualificazioni industriali per lo squilibrio, tutto italiano, di un uso eccessivo nelle centrali termoelettriche di olio combustibile non più sostenibile economicamente in virtù dell’elevato costo del greggio. Pertanto sarebbero state escluse dal ciclo produttivo molte unità produttive come lo è stato la vicina Torrevaldaliga nord.

Tornano alla notizia, il Sindaco ha fatto vedere che è caduto dalle nuvole…ed è apparso sdegnato

per le modalità delle procedure in atto che non per il progetto in sé, nel merito del quale, se qualcuno si attendeva fin da subito una netta opposizione a prescindere considerate già le pesantissime servitù inquinanti in cui è fagocitata la città, Moscherini per ora preferisce non esprimersi. La verità è che se questa autorizzazione dovesse passare in quel modo aprirebbe di fatto la strada alla riconversione anche a carbone di quell’unità produttiva perché verrebbero autorizzate oltre a NOX(ossidi di azoto) e CO (monossido di carbonio) anche SO2(anidride solforosa) e Polveri che insieme costituiscono i macroinquinanti che determina anche la combustione del carbone.

Tale riconversione sarebbe illegittima perché avverrebbe senza un procedimento VIA, obbligatorio per le unità superiori alle 300 MW, ed aumentando la potenza dell’impianto che è stabilita per legge, da un Decreto a 1200MW.

Per questo motivo sono intervenuto nel procedimento più volte con 4 osservazioni di cui l’ultima è una diffida alle Autorità competenti a rilasciare tale autorizzazione. Diffida che segue… e per questo motivo sono stato uno dei soggetti convocati per quella conferenza dei servizi dell’8 aprile. Per le motivazioni fin qui espresse sono e siamo, come Lista Civica, contrari a questa autorizzazione perchè di fatto spianerebbe la strada ad un’unità produttiva che non dovrebbe più esserci e che graverebbe su un Territorio quale quello del distretto industriale di Civitavecchia per cui ogni scelta industriale, specie di quella portata, deve essere ponderata e sopratutto analizzata, studiata. Non è nostro stile essere demagogici ma di fronte ad Istituzioni che affrontano in modo superificale le questioni ambientali crediamo che aderire al sondaggio lanciato dall’associazione MDC-consumatori sia una risposta adeguata a chi non vuol collocarsi sui binari della legalità e dello Sviluppo Sostenibile.

Ecco la diffida sul sito Ambiente e lavoro


Tratto da Noalcarbone

carbone e petrolio sulla barriera corallina

Anche questo va incluso nei costi per la produzione energetica mediante carbone
Leggi

"Cargo finisce sulla barriera corallina. Rischio di disastro ecologico in Australia"


Nessun commento: