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21 aprile 2010

2010/04/21 L’Ndp: bloccare subito le centrali a carbone/......Fotovoltaico: il futuro è low cost?

Tratto da Corriere.com edizione online del Corriere Canadese

L’Ndp: bloccare subito le centrali a carbone

La richiesta del ministro ombra per l’Ambiente Tabuns a Queen’s Park

TORONTO - Il ministro ombra dell’Ambiente dell’Ndp Peter Tabuns si è unito ieri a medici e infermieri nel chiedere al premier Dalton McGuinty di mettere immediatamente in stand by le centrali a carbone dell’Ontario come quella di Nanticoke . Secondo le cifre rese note ieri dalla Registered Nurses Association of Ontario e la Canadian Association of Physicians for the Environment mantenere in funzione fino al 2014 le centrali a carbone provocherebbe la morte prematura di mille abitanti della Provincia, oltre che la comparsa di disturbi legati all’inquinamento in altre 10mila persone.
«È avventato e illogico che il governo McGuinty continui a bruciare dello sporco carbone quando ci sono scorte più che sufficienti a mantenere accese le luci dell’Ontario anche senza - ha detto Tabuns -
Non solo il carbone uccide, ma al momento è anche economicamente sconveniente e contribuisce a far salire le bollette della corrente».
Ma le accuse dell’ndippino hanno riguardato anche i 400 milioni di dollari che il governo provinciale ha destinato lo scorso anno alla produzione di carbone: «Invece di dare sussidi alla morte e alla malattia, il governo dovrebbe investire in iniziative economicamente convenienti per la conservazione dell’energia, il modo migliore per calmierare i crescenti costi della bolletta dell’elettricità».

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Tratto da energia24club
In Canada le rinnovabili provano a eliminare il carbone
POLITICHE ENERGETICHE
In Canada le rinnovabili provano a eliminare il carbone
Grazie al Green Energy Act, la provincia dell'Ontario sta sviluppando un'economia sempre più centrata sulle fonti pulite uno degli obiettivi più ambiziosi che si possano formulare per il futuro del Pianeta: eliminare completamente il carbone dalle fonti energetiche. Il passaggio verso un'economia “low carbon” dominata dalle rinnovabili è ormai nelle agende politiche di tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti e la Cina. Anche le previsioni più ottimiste, però, non riescono a spazzare il carbone dal panorama energetico almeno per i prossimi decenni. Un'eccezione è la provincia canadese dell'Ontario, la più popolosa del paese con quasi tredici milioni di abitanti su una superficie tripla rispetto all'Italia. Qui lo scorso maggio il Parlamento ha approvato il Green Energy Act, la cui finalità principale è lo sviluppo delle fonti pulite. Il premier Dalton McGuinty vorrebbe azzerare le centrali a carbone entro il 2014.

Delle rinnovabili in Canada si è discusso in un convegno dell'Assolombarda a Milano. L'Ontario, stando ai dati del 2006, partiva con un mix energetico dove il nucleare contava il 37% della potenza installata; seguivano le rinnovabili (26%), il carbone (21%) e il gas (16%). Nelle proiezioni al 2025, le fonti alternative passerebbero al 34%, davanti a nucleare (31%) e gas (21%). La torta si completa con il 14% di efficienza energetica. Questa provincia è una delle più attive nel promuovere l'economia verde. Gli sforzi si concentrano su due cardini: rinnovabili ed efficienza. Le nuove tariffe feed-in dovrebbero garantire una marcia in più agli investimenti in questi settori.

Molti sforzi si concentrano sull'eolico offshore. Sulla regione dei Grandi Laghi ruotano diversi progetti di maxi parchi eolici come quello proposto dal consorzio Trillium. Si affacciano però gli stessi problemi che affliggono i piani europei nel Mare del Nord: soprattutto la necessità di realizzare una maxi griglia per collegare gli impianti tra loro e alla rete nazionale. Difatti uno degli assi su cui indirizzare gli investimenti canadesi è quello delle “smart grids”, le reti intelligenti capaci di assorbire e gestire l'energia discontinua proveniente dal vento e dalle altre fonti rinnovabili. L'energia solare, sia termica sia fotovoltaica, gode anch'essa di molti favori: non solo le tariffe feed-in, ma anche varie politiche locali e federali per la riqualificazione energetica delle abitazioni.

Il programma dell'Ontario per gli incentivi tariffari copre tutte le rinnovabili (solare, eolico, biomasse, idroelettrico, biogas); è il principale strumento per garantire lo sviluppo dell'energia verde a scapito delle fonti fossili. L'Ontario è il secondo mercato per il solare nell'America del Nord, dopo la California. Ricordando le già citate potenzialità dell'eolico offshore e l'importanza dell'idroelettrico: oltre la metà della produzione elettrica canadese proviene da questa fonte.
Riuscirà l'Ontario a eliminare il carbone nel 2014? ......
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Arrivano i pannelli solari a basso costo. Uno studio condotto negli Stati Uniti, presso la Princeton University, ha infatti portato allo sviluppo di una nuova tecnologia dei polimeri plastici che consente di dare al materiale la forma che si preferisce conservandone intatte le caratteristiche intrinseche di trasparenza e, soprattutto, conducibilità elettrica.
E la tecnologia procede a grandi passi per ALLONTANARCI DAL CARBONE...........

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