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22 aprile 2010

La Cgil Funzione Pubblica: "No, noi non ci stiamo"/ ENEL... E LA FAVOLA DELL'ASPARAGO

Tratto da TRC giornale.it

La Cgil Funzione Pubblica: "No, noi non ci stiamo"

"Le nubi che si addensano sulla nostra città e sul comprensorio sono estremamente più pericolose di quelle vulcaniche che hanno paralizzato i voli nel nord Europa. In un territorio già gravemente compromesso dall’insistenza in loco da mezzo secolo di centrali termoelettriche ed espansione portuale, che ormai copre tre quarti dello specchio marino civitavecchiese, le Istituzioni che considerano questo comprensorio servitù e la sua popolazione solo un intralcio, sferrano un attacco multiplo alla salute pubblica".

"Se si realizzasse, il combinato disposto dei progetti di incenerimento rifiuti a TVN, Carbone anche a TVS, mega discarica ad Allumiere e da ultima l’ipotesi, (ahinoi non tanto ipotetica), di ampliare il sito di smaltimento delle armi Chimiche e Batteriologiche (residuati bellici) presso il Centro NBC di Santa Lucia, ove peraltro si prevede di incenerire anziché rendere inerti tali sostanze, costituirebbe un progetto di utilizzo del territorio che non ha eguali in scala nazionale e forse anche Europea. La previsione del nucleare a Montalto di Castro completa il quadro….

Ci pare singolare, che ad oggi, la Politica continui ad esaminare tale realtà per segmenti, come dire che nel caso di uno tsunami ci si deve preoccupare di un’onda alla volta e che i resoconti che i Medici impegnati/illuminati periodicamente diffondono sulle insorgenze di malattie/allergie, ben oltre le medie nazionali, sono solo piccole scosse di assestamento….

Sarebbe interessante mescolare in laboratorio contemporaneamente tutte le sostanze chimiche che tali impianti immettono nell’aria che respiriamo, e magari aggiungervi l’acqua residuale del progetto rifiuti del Sindaco e poi scaldare un po’ il tutto….. la chimica è una scienza esatta e Seveso qualcosa dovrebbe insegnare.

Ma forse la vera strategia è di catapultare sul territorio tutte le jatture possibili, incluse le carceri galleggianti, per poi fingere mediazioni ed accoglierne solo alcune… come dire che il carbone inquinava meno….. di cosa ancora è da definire.

No, noi non ci stiamo. Ed in questo caso saremo orgogliosi di far parte del partito del no, tanto in auge nella dialettica di chi vuol fare senza regole e a proprio comodo. Saremo del partito del no perché viviamo questo territorio, ma soprattutto perché sappiamo, con coscienza, che si può fare altro, a partire dalla differenziazione dei rifiuti, che oltretutto porta occupazione stabile e di qualità. Siamo e saremo per le energie rinnovabili, per le stesse motivazioni. Siamo e saremo con tutti i cittadini e con quella parte della politica che guarda soprattutto alla vivibilità ed alla salute pubblica come diritto Costituzionale, non sacrificabile agli altari degli interessi, siano essi di imprenditoriali o politici, troppo spesso mascherati da interessi Nazionali.

Da subito inizieremo a confrontarci con tutti i soggetti che vorranno contrastare l’ennesimo scempio al nostro territorio a partire dalla ricerca di una posizione univoca nella CGIL.

Faremo la nostra parte, anche" per destare la cittadinanza resa narcolettica" da una politica che appare orientata verso la autocelebrazione, spesso narcisistica e “distratta” ed incurante dei reali bisogni dei giovani e dei cittadini in generale, basti pensare alla ostinazione della Giunta nel realizzare casette di legno ed impedire la realizzazione di alloggi popolari veri. Sappiamo già che, come in passato, i falchi riproporranno i bisogni occupazionali; questa musica l’abbiamo già ascoltata…. Ad oggi mancano circa 4000 lavoratori edili e metalmeccanici a TVN.

Dopo la riconversione, restano nella memoria solo dolore decessi ed infortuni, di sviluppo e occupazione duratura nessuna traccia
e qui la crisi non c’entra nulla, era già previsto che andasse così, con nessuna impresa in grado di acquisire connotati industriali, nessuna crescita nell’indotto, solo palate di briciole, anzi… solo palate.
Il grande sogno è durato appena pochi anni… il carbone brucerà a TVN per altri 20. E intanto le centraline che dovrebbero informarci sulla qualità dell’aria sono stranamente ferme da tempo…".

Il Segr. Gen. Fp CGIL Civitavecchia Diego Nunzi


Considerazioni di "Uniti per la Salute"

Queste considerazioni non hanno bisogno di Ulteriori Commenti ma di un' approfondita lettura da parte di molti ...

Auspichiamo che la

"

Politica guardi ,finalmente ,alla vivibilità ed alla salute pubblica come tutela di un diritto Costituzionale........."

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Tratto da "Noalcarbone Brindisi"


ENEL... E LA FAVOLA DELL'ASPARAGO

Da mesi ormai Enel e il suo fantomatico comitato del “Si al carbone”, con la collaborazione di qualche audace giornalista cercano di far passare come notizia "la favola del carbone pulito".
In questi giorni è stato raddrizzato il tiro e la campagna promozionale di Enel ha un nuovo protagonista : il carbone “amico” dell’agricoltura.
Il responsabile delle relazioni territoriali dell’Azienda, in gita in Germania, con un colpo di magia da farci restare tutti senza parole e con gli occhi sgranati, tira fuori dal cilindro due meraviglie: l’asparago d.o.p . e il mirtillo garantito; osando quindi un azzardato confronto tra Cerano e Colonia!!!

Ma, vediamo un po' più nel dettaglio il confronto tra queste due realtà.

In Germania, a Niederaussem (vicino Colonia) convivono un polo energetico e l’agricoltura di qualità.
La centrale a lignite a 30Km. da Colonia, è in funzione dal 1963 e la RWE Power (equivalente della nostra Enel) pensa anche a restituire la terra una volta esaurita l’estrazione della lignite. Duemila ettari sono stati selezionati, riempiti, livellati e riconsegnati alle aziende agricole della zona.

In Italia, a Cerano (vicino Brindisi), invece, tre anni fa le coltivazioni agricole attorno alla centrale furono bloccate e il raccolto distrutto da una ordinanza del sindaco di Brindisi. Motivo i risultati delle
indagini chimico-fisiche
eseguite da Sviluppo Italia per conto del commissario straordinario ambientale in Puglia e i dati dell’Arpa. A Cerano alcuni contadini ancora oggi aspettano il risarcimento per i danni subiti e si sono dovuti costituire parte civile nei processi in cui Enel è accusata di aver inquinato il territorio.

In Germania, a Niederaussem (vicino Colonia) l’asparago d.o.p. cresce accanto alla centrale a lignite le cui emissioni di fumi e polveri sono sottoposte a costanti e meticolosi controlli (come solo i tedeschi sanno fare!).
La rete di monitoraggio si estende su un’area di 400 Km quadrati e i valori delle emissioni sono bene al di sotto dei limiti di tolleranza prescritti.

In Italia, a Cerano (vicino Brindisi), invece, il carciofo Brindisino (anch’esso da poco divenuto d.o.p.) non si coltiva più. Le emissioni in aria e in acqua della Federico II superano le soglie consentite per legge e di conseguenza l’azienda è costretta a inserire i dati nel registro INES delle emissioni.Piombo, Nichel, Mercurio e Rame sono alcune delle sostanze emesse nel terreno (tutti i dati sono pubblici e consultabili in rete) e per quanto riguarda le emissioni in aria le cose non vanno meglio.
A rilevare i dati della qualità dell’aria è Arpa Puglia, il problema però è che mentre la medicina parla dell’incremento delle nano patologie nella provincia di Brindisi, il PM2.5 dalle centraline non viene nemmeno rilevato.

In Germania, a Niederaussem (vicino Colonia) il carbone (lignite) viaggia all’interno di nastri chiusi ermeticamente e le ceneri vengono collocate in appositi depositi.

In Italia, a Cerano (vicino Brindisi e non solo a Cerano........), invece, il carbone viene depositato da oltre vent’anni in un carbonile totalmente scoperto. In quanto alle ceneri non ci rimane che sperare di essere tornati alla normalità e cioè che le ceneri radioattive siano stoccate in modo adeguato. E’ ancora fresco il ricordo del Maggio 2009 quando in seguito ad un'indagine del Corpo Forestale dello Stato, è stato scoperto che i rifiuti provenienti dalla centrale a carbone di Brindisi Sud (ceneri tossiche e altri materiali pericolosi) venivano smaltite illegalmente in Calabria.

Si potrebbe andare ancora avanti sviscerando le tante differenze tra i tedeschi e noi ma, non lo facciamo, perché sappiamo benissimo che quella di Enel è solo l’ennesima campagna promozionale, e sappiamo anche che, come in tutte le campagne pubblicitarie pur di vendere un prodotto si è pronti a tutto.

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