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01 maggio 2010

2010/05/01«Analisi addomesticate» all’Arpal. Burlando “indaga”

Tratto da IL SECOLO IX

«Analisi addomesticate» all’Arpal. Burlando “indaga”

30 aprile 2010
| Graziano Cetara
È l’agenzia regionale che dovrebbe proteggere l’ambiente e, in definitiva, la salute della collettività. Secondo la Procura di Genova, l’Arpal della Liguria non solo non lo avrebbe fatto, almeno in alcuni dei casi-simbolo della contaminazione industriale di aria, terra e mare. Ma avrebbe costruito carte false, addomesticato i controlli per presentare una situazione profondamente diversa dalla realtà, agendo in modo da far rientrare i valori-campione entro i limiti imposti dalla legge quando invece erano ben al di fuori.
Sarebbe questa l’accusa che il sostituto procuratore Paola Calleri, magistrato simbolo nel capoluogo ligure della lotta al malcostume di una parte della pubblica amministrazione, ha mosso nei confronti di alcuni dei massimi dirigenti genovesi dell’agenzia regionale e prima di tutto il direttore generale, Bruno Soracco .Ieri mattina, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico, schierato da sempre a fianco degli stessi ispettori Arpal nelle attività di controllo e di prevenzione dell’inquinamento e dei reati ambientali, hanno perquisito gli uffici della direzione centrale dell’agenzia, notificando avvisi di garanzia ad almeno quattro dirigenti
DUE I FILONI DI INCHIESTA

Sono due i filoni principali nell’ inchiesta. Il primo riguarderebbe l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio e omesso controllo da parte dell’Arpal per agevolare alcuni soggetti privati. La seconda tranche riguarderebbe invece l’ipotesi di reato di turbativa d’asta e corruzione per le forniture di beni e servizi all’agenzia stessa. Secondo alcune indiscrezioni, alcuni dirigenti dell’Arpal suggerivano ad altre aziende private come fare i prelievi in modo tale che questi risultassero più favorevoli. In altri casi, secondo le accuse, venivano presentate in procura denunce fumose, non chiare, che potevano depistare gli investigatori. L’inchiesta è partita da un rapporto dei Carabinieri del Noe, il nucleo che si occupa della tutela del territorio e ambiente, un rapporto contenente 23 spunti investigativi da cui sono partiti i due filoni principali dell’inchiesta.

RIFONDAZIONE: BURLANDO SOSTITUISCA GLI INDAGATI
Il consigliere comunale di Genova di Rifondazione comunista, Antonio Bruno, chiede la rimozione immediata dei dirigenti Arpal:
«Spero - dice - che tutto si risolva in equivoci e fraintendimenti, ma l’inchiesta sembra dare ragione a molte denunce che avevamo raccolto da parte di cittadini e comitati su una certa “moderazione” dell’Arpal verso situazioni di inquinamento che, invece, erano percepiti dalla popolazione molto superiori a quelli certificati a posteriori.

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