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02 maggio 2010

2010/05/02 INQUINAMENTO AMBIENTALE E TUMORI INFANTILI

FIDARSI E' BENE INFORMARSI E' MEGLIO

IMPORTANTE APPUNTAMENTO DI INFORMAZIONE

RICEVIAMO DALLA DOTTORESSA PATRIZIA GENTILINI E PUBBLICHIAMO


INQUINAMENTO AMBIENTALE E TUMORI INFANTILI

ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE CON ISDE ITALIA

Il 7 maggio 2010 alle ore 20.30 presso la sala del Circolo Culturale San Francesco, a Forlì.

AIL Forlì-Cesena e ISDE Italia, con il patrocinio del Comune di Forlì e l'Ordine dei Medici della provincia di Forlì-Cesena, organizzano un incontro pubblico sul tema dell'Inquinamento ambientali e tumori infantili.

Programma

  • Saluto del Presidente dell'Ordine dei Medici Dott. Giancarlo Aulizio
  • Relatori:Dott. Giuseppe Masera Prof. di Pediatria all'Università di Milano Bicocca

Dott. Ernesto Burgio Coordinatore Comitato scientifico ISDE Italia

Dott.ssa Patrizia Gentili Vice presidente AIL Forlì-Cesena - esponente ISDE Italia

Moderatore :Dott. Ruggero Ridolfi Esponente ISDE Italia

Conclusioni del Sindaco di Forlì Prof. Roberto Balzani

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Obama ferma le trivellazioni in mare, ma ormai è catastrofe


Tratto da Newnotizie.it

Il Presidente degli Stati Uniti ha sospeso il provvedimento con il quale, tra mille polemiche, aveva dato il via alle trivellazioni “offshore”, sul fondo del mare quindi al largo delle coste statunitensi. I suoi avversari sono stati soprattutto gli ambientalisti, preoccupati dell’inquinamento creato da operazioni di quel tipo.

Nemmeno loro però avrebbero potuto prevedere l’ipotesi più pessimista, poi purtroppo divenuta cruda realtà. Due settimane dopo lo “start” alle trivellazioni, la piattaforma della British Petroleum è esplosa, affondando in mare e contaminando con il petrolio che ancora sta fuoriuscendo dalle falle che si sono create un’area grande più di due volte il Belgio. Ieri sera la maledetta marea nera è approdata sulle coste della Louisiana, ma sta minacciando da vicino anche gli stati adiacenti; si è poi insinuata nel fiume Missisipi dove vige un’ecosistema incredibilmente raro e delicato.

Si stima che ci vorranno più di 50 anni per tornare alla normalità.

Nonostante l’impiego dell’esercito e la disposizione di 40 km di barriera che dovrebbe, perlomeno nelle intenzioni, arginare l’avanzata del mostro di petrolio, la lotta sembra perlomeno impari. Le trivellazioni petrolifere sono importanti, ma devono essere effettuate in modo responsabile” ha detto Obama, aggiungendo che le nuove piattaforme dovranno essere dotate di tutte le misure necessarie ad impedire simili incidenti.

In ogni caso la responsabilità del disastro naturale resta della BP, che ha fatto sapere di volersi fare carico delle spese necessarie, ma c’è chi dice che nemmeno gli enormi fondi della compania petrolifera potrebbero bastare a risarcire completamente chi è stato colpito dalla catastrofe. Comunità di pescatori, artigiani, negozianti, aziende anche più grandi, paesi interi sono stati intaccati pesantemente nella loro economia. Tutto questo senza voler considerare il danno ambientale, del tutto irrisarcibile. Migliaia forse milioni di animali morti: mammiferi, pesci e uccelli in special modo. Stesso destino per la flora marina e quella terrestre vicina alle coste.

Purtroppo nessuna tecnologia attualmente inventata dall’uomo, nemmeno la più futuristica, è in grado di fermare qualcosa che non è ne solido ne liquido e che utilizza l’acqua del mare come proprio mezzo di diffusione. ...La mente umana non può certo facilmente concepire un nemico di così vaste dimensioni e quindi non è in grado di combatterlo efficacemente, non cerca nemmeno di costruire a priori armi adatte a contrastare fenomeni simili. Gli analoghi disastri ambientali del passato sono purtroppo lì a testimoniarlo.

A.S.

E intanto Scajola firma il decreto che semplifica procedure attività di ricerca petrolifera

LIVORNO. Con un tempismo quasi fantozziano, visto quanto sta accadendo nel Golfo del Messico, dove la marea nera provocata dall'affondamento di una piattaforma petrolifera sta per toccare le coste della Lousiana, il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola(Nella foto), ha firmato un decreto che semplifica le procedure per le attività di ricerca petrolifera svolte d'intesa con le Regioni.

"E' un nuovo passo avanti verso una politica energetica più efficiente,- ha detto il ministro - che valorizzi anche il patrimonio dei giacimenti nazionali di idrocarburi con lo scopo di assicurare al nostro Paese una maggiore sicurezza energetica e ai cittadini e alle imprese un costo dell'energia più basso: non possiamo continuare a pagare il 30% in più rispetto agli altri Paesi europei".

Questa accelerazione sembra anche una risposta al presidente della regione Puglia Nichi Vendola che di recente si è opposto al parere positivo del Ministero dell'Ambiente circa le trivellazioni nel mare tra il Gargano e le Isole Tremiti alla ricerca di petrolio, a 12 chilometri dall'arcipelago e a 11 dalla costa affermando che "Sono un'avventura dissennata non solo per i profili ecologici ma anche per quelli economici".

Con lo stesso decreto sono state fissate anche nuove regole per gli strumenti di misurazione della produzione nazionale di petrolio e gas.

Prosegue così, spiega il ministero, in attuazione della Legge Sviluppo e delle Direttive europee di settore, il ridisegno della disciplina delle attività industriali in sotterraneo, avviato a febbraio 2010 con il D.Lgs. n. 22 sulla geotermia, e che sarà completato, entro giugno 2010, con il nuovo disciplinare sullo stoccaggio di gas naturale ed il recepimento della direttiva comunitaria in materia di cattura e sequestro della CO2.

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