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19 giugno 2010

2010/06/19 CENTRALE TIRRENO POWER DI VADO-QUILIANO RISPOSTA DEL MODA AL PRESIDENTE REGIONALE BURLANDO

Tratto da" Uomini liberi"

CENTRALE TIRRENO POWER DI VADO-QUILIANO

RISPOSTA DEL MODA AL PRESIDENTE REGIONALE BURLANDO

Prendiamo atto che il Presidente Burlando oggi (La Stampa del 18 Giugno 2010) confermi con chiarezza come la Regione Liguria abbia dato parere negativo all’ampliamento di T. Power in contrasto con il suo Presidente Pd della Commissione regionale per le Attività produttive Miceli che si era dichiarato possibilista per l’ampliamento a carbone. In questa occasione il Presidente Burlando ricorda anche che ritiene opportuno "esaminare nella sua interezza tutto il rapporto tra centrale e territorio, sia dal punto di vista ambientale …sia da quello occupazionale".

Sig. Governatore, forse abbiano pensato male, ma la storia di questa "Centrale in città" non è priva di pericolose contraddizioni e tra le più eclatanti è quando la Commissione Scientifica di Spotorno con l’Istituto Superiore di Sanità richiese il depotenziamento e la metanizzazione di questa centrale a carbone (VEDI)

In mezzo alle case, proposta accettata universalmente da Comuni e Provincia, compreso l’attuale Presidente Vaccarezza, e votata fino al 2007 con la delibera di completa metanizzazione del Comune di Savona…ma al contrario ci ritroviamo oggi non con la centrale depotenziata a 600 Mw, ma con l’impianto potenziato a 1.420 Mw rispetto ai precedenti 1.280 Mw e addirittura con l’occupazione scesa dalle 556 unità del 1985 alle sole 224 unità del 2006.

A nostro parere rimangono ancora oggi dei problemi cruciali che gli Enti locali (Comuni, Provincia e Regione) non hanno ancora pienamente riconosciuto e affrontato:

  1. Il mancato rispetto dalle normative Ue Ippc 96_61 e relativi decreti applicativi della Legge italiana D.lgs.04/08/99 n°372 e D.Lgl. 59/05. I gruppi 3 e 4 a carbone infatti da più di 10 anni almeno funzionano in violazione della Legge e sprovvisti della obbligatoria certificazione A.I.A. Sono fuorilegge perché essendo obsoleti , non utilizzando le BAT "miglior tecnologia disponibile", producono oggi eccessivo inquinamento e non possono essere autorizzati con l’A.I.A.
  2. Il maggior livello di mortalità standardizzata d’Italia per tumori totali in Provincia di Savona (2005) con il continuo incremento dell'incidenza di malattie cardiache e tumorali ed enormi costi esterni della centrale valutabili oggi per la Ue in circa 140 milioni di euro/anno (valutazioni utili da considerare visti sui costi della Sanità regionale).( VEDI )
  3. I frequenti superamenti negli anni dei Limiti di legge in particolare per le polveri sottili cancerogene e cardiotossiche Pm10 e Pm 2,5, come indicato da misure satellitari di ESA (Agenzia Spaziale Europea) e da studi sui licheni.
  4. I livelli occupazionali che, a parità di investimenti, si possono incrementare ben di più con le energie rinnovabili rispetto alle centrali a carbone .

Il MODA ritiene quindi che ricorrere al TAR solo contro l'ampliamento a carbone della centrale, con motivazioni per lo più formali, sia un atto oggi da parte degli Enti Locali utile ma non più sufficiente.

Non ritiene il Presidente Burlando, La Provincia di Savona ed i Sindaci di Vado, Quiliano, Savona ecc. che oggi sia necessario prima di tutto un energico impegno politico-istituzionale-amministrativo per imporre, nel rispetto della Legge, la chiusura degli obsoleti inquinanti gruppi 3 e 4 a carbone che risalendo agli anni ’60 non sono tecnicamente ristrutturabili con le BAT (vedi addirittura la richiesta dei Sindaci di Vado e Quiliano del 2009 ...VEDI ) per trovare così un minimo equilibrio tra l’industria energetica e il grave impatto della combustione del carbone sul territorio che ormai è del tutto intollerabile dal punto di vista non solo sanitatio ma anche economico e anche per l'attività turistica di tutta la nostra Provincia?

Cordiali saluti,

Virginio Fadda e Agostino Torcello

M.O.D.A. Savona

Savona, 18/06/2010


CONSIDERAZIONI DI UNITI PER LA SALUTE

AL SOVRASTANTE ARTICOLO AGGIUNGIAMO UNA CARTINA della Liguria che non ha bisogno di commenti .....e un'immagine e relativo video del carbonile all'aperto di Tirreno Power
La Cartina della Liguria è tratta dal Piano di risanamento della Qualità dell'aria della Regione Liguria del 2006 e mostra gli effetti dell'inquinamento atmosferico mediante mediante Licheni Epifiti.

GUARDATE ATTENTAMENTE la zona di SAVONA:
GLI AMMINISTRATORI, I PRESIDENTI DELLA REGIONE e DELLA PROVINCIA IN PRIMIS, DA QUESTA IMMAGINE (TRATTA DA DOCUMENTAZIONE UFFICIALE) ,DOVREBBERO TRARRE LE OPPORTUNE RIFLESSIONI E NON........PRENDERE NEPPURE IN CONSIDERAZIONE IL POTENZIAMENTO MA ANZI CONSIDERARE ,CHE GIA' LA SITUAZIONE ATTUALE E' PER NOI CITTADINI GRAVIDA DI PROBLEMATICHE,CHE MERITANO A LIVELLO ISTITUZIONALE LA GIUSTA ATTENZIONE.


Inoltre "Ricordiamo ai nostri amministratori "che il Carbonile all'aperto di Tirreno Power

E' DA ANNI a poche centinaia di metri dalle abitazioni di Vado Ligure e Valleggia
con tutte le conseguenze che ,in un territorio ventoso ,si possono facilmente prevedere per i cittadini che loro malgrado devono convivere con una tale situazione di grossa problematica ambientale.


Guardate il video girato da un cittadino su un treno in transito lungo la linea GENOVA VENTIMIGLIA che a Valleggia per un tratto,prima di entrare in galleria, fiancheggia il carbonile scoperto..


Guardate inoltre

" Il Molto Interessante Video Relativo al Carbonile di Tarquinia "

Sicuramente vi sono parecchie problematiche in comune con il nostro territorio.

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Tratto da Savona e Ponente


La risposta del MODA a Burlando è impeccabile.


Chiediamoci anzi perchè in questo periodo l’ Amministrazione regionale sia così in fermento nel promettere monitoraggi ambientali e centraline, cosa che regolarmente i sindaci chiedono da 30 anni, del tutto inascoltati (basti leggere vecchi articoli di giornali dove già si chiedevano maggiori controlli),

o con risultati che poi alla prova dei fatti si rivelavano del tutto inadeguati.

Sappiamo che se non si concede contemporaneamente l’ istituzione di un tavolo tecnico di garanzia dove siano presenti anche tecnici di fiducia dei comuni e dei movimenti, come da tempo proposto dall’ Ordine dei Medici di Savona, i sindaci si lasciano facilmente ".................” dai tecnici della Regione e dell’ ARPAL.


Chiediamoci perchè Burlando continui a fare orecchie da mercante sulle denunce del MODA e dei Medici dell’ ISDE sullo scandaloso progetto T. P. che prevede che i gruppi a carbone 3 e 4 inquinino, una volta rinnovati, da 2 a 3 volte di più del nuovo gruppo, dimostrazione più che evidente che si intende proteggere T. P. da eccessivi investimenti, a tutto danno della salute dei cittadini.

Sappiamo infatti benissimo dalle attuali acquisizioni scientifiche che i danni sanitari in termini di malattie e morti causati da una centrale a carbone dipendono in maniera proporzionale all’ entità di emissioni di PM sottili primarie, ossidi di zolfo e ossidi di azoto.

Dimezzare le emissioni significa dimezzare i danni sanitari sui cittadini.

Come mai la Regione in occasione delle controdeduzioni al progetto di ampliamento non mandarono al Ministero alcuna osservazione su quello che è in assoluto il punto più debole , e più indifendibile, del progetto che dicono di voler contrastare?

Come mai non è stato fatto nessun ricorso su questo argomento alla Commissione Europea?


Paolo Franceschi Coordinamento dei Comitati dei Medici per l’ Ambiente e la Salute, Sezione Liguria.

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RIPORTATO da "Savona News"

Savona: lettera aperta dalla Ubik, "Il carbone uccide"

Riceviamo e pubblichiamo una lunga lettera aperta inviataci dalla Libreria Ubik e pubblicata anche su "Savona News in merito alla situazione ambientale della Provincia:

Il carbone uccide

Lettera aperta ai 12.000 tesserati della libreria UBIK e alla cittadinanza, in occasione dell’apertura al pubblico di sabato della Centrale Tirreno Power e della manifestazione che si svolgerà davanti ai cancelli.

Le Centrali a carbone uccidono. Letteralmente, non per modo di dire. Dati scientifici incontrastabili e inconfutabili scrupolosamente catalogati dai Medici dell’ ISDE e tratti dalle più autorevoli pubblicazioni scientifiche internazionali (Lancet ed altre, come si può vedere più sotto), dimostrano imparzialmente al di là di ogni ragionevole dubbio che

in prossimità delle Centrali a carbone (con dati che peggiorano quanto più ci si avvicina alla centrale) i tumori e diverse altre patologie vascolari e respiratorie, aumentano drammaticamente rispetto alla media nazionale
(e perfino rispetto a quella regionale, che già si riferisce alla regione più inquinata d’Italia dopo la Lombardia).
In particolare i tumori al polmone, vescica e laringe, le patologie cardiovascolari come infarti, emorragie cerebrali, ictus ed altre.


"CONSIGLIAMO VIVAMENTE DI LEGGERE "
di cui riportiamo il finale

Nonostante i ricorsi e nonostante l’apparente posizione contraria di diversi Comuni e della Regione, stanno per iniziare i lavori per l’ampliamento della centrale a carbone Tirreno Power.

Sono già iniziate le gare di appalto per stabilire chi e come amplierà la centrale.

Come dice la giornalista Valeria Rossi:

“Lo so che ci sentiamo tutti impotenti, piccoli piccoli di fronte ai colossi. Ma ricordatevi questo: far tacere una singola persona è la cosa più semplice del mondo, specie se questa persona non è potente e ricca.
Ma far tacere mille, duemila, diecimila persone è impossibile. Non possono comprarci tutti, né minacciarci tutti.

Non ci sono più alternative, perché non c’è più tempo.

Chi ancora non lo sapesse, ora lo sa”.

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