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26 ottobre 2010

1)CENTRALE TIRRENO POWER;PARTE IL CONTROLLO PUBBLICO 2)Brindisi: sequestrate 7 torce Petrolchimico per combustioni non autorizzate


Riportiamo l'articolo di oggi 26/10/2010 pubblicato su" La Stampa" relativo all' incontro di ieri in Regione,presieduto dall'Assessore all'ambiente Regionale Renata Briano , sulla situazione della centrale Tirreno Power in cui si possono leggere le dichiarazioni del Sindaco di Vado Attilio Caviglia ,del Sindaco di Quiliano Alberto Ferrando e del Presidente dell'Ordine dei Medici Dottor Ugo Trucco.
TITOLO DELL'ARTICOLO:"Centrale Parte il CONTROLLO PUBBLICO"

LA VERIFICA DELLE EMISSIONI DI TIRRENO POWER SARA' AFFIDATA ALL'AGENZIA REGIONALE PER L'AMBIENTE....
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Tratto da Savona News

Dal PUNTO DI MARIO MOLINARI


Sedano? (dal verbo sedare)

Nonostante le dichiarazioni rassicuranti al vertice di ieri in Regione tra assessore all'ambiente, medici, sindaci e Arpal non tutto sarebbe andato liscio come pare.

E sulla centrale a carbone di Vado parte un' interrogazione parlamentare.

Ieri in Regione si è svolto il "vertice" tra l'assessora regionale all'ambiente Renata Briano, i sindaci di Vado e Quiliano Caviglia e Ferrando, i rappresentanti dell'Ordine dei Medici savonese con il presidente dott. Ugo Trucco e il referente scientifico dott. Paolo Franceschi, il direttore generale dell' Agenzia Regionale per l'Ambiente ARPAL (sotto inchiesta) Bruno Soracco e l'assessore provinciale ai trasporti e all'ambiente Paolo Marson. Grande Assente, il presidente della Regione Claudio Burlando, che ci auguriamo non ritenga secondario il tema dell'incontro: l'inquinamento della centrale a carbone e la discussione sul suo possibile ampliamento.
Poi oggi apriamo i giornali e…

E' fantastico: "Centrale, parte il controllo pubblico"

Pare cosetta buona e di poco conto, ma dipende da che lato la si osserva: se un controllo pubblico "parte" significa che prima non c'era?
Cioè, si sta ammettendo che in 40 anni di milioni di tonnellate (milioni) di carbone bruciato e di fumi felicemente inalati dalla popolazione savonese, UN CONTROLLO PUBBLICO NON C'E' STATO?
Sarebbe un ammissione talmente clamorosa da oscurare il già grigio cielo savonese. Non è meraviglioso?


A questo punto dovrebbero spiegare che cosa ha fatto l'ARPAL in tutti questi anni. Ci lavoriamo da tempo, ma capirlo è cosa tutt'altro che semplice. Limite nostro

Limite loro invece, stante la dovuta presunzione d'innocenza: un inchiesta in corso con ipotesi di reato pesantissime......

Bene: proprio a questa ARPAL verrebbe affidato il controllo delle emissioni, che a nostro umilissimo parere avrebbe dovuto esser cosa fatta - e fatta bene - da un quarto di secolo. Palesi ragioni di opportunità suggerirebbero di attendere quantomeno un archiviazione o un rinvio a giudizio prima di "procedere" no?

Da notare poi che, nell'anno domini 2010 d.C. si annuncia la richiesta di"estensione dei controlli anche sulle polveri sotili causate dall'impianto". E... fino ad oggi? Niente? Qualcosa? Qualcosina si / ma?

....Poi l'Ordine dei Medici chiede di mettere agli atti e a verbale un documento che spiega esattamente la situazione, ma… pare non esista verbale. Il verbale? Eh... pare non ci sia. Ma... se a termini di legge si verbalizzano pure le sedute delle bocciofile...? Peccato.

Sarebbe stato interessante leggere il passaggio in cui l'ARPAL si imbufalisce con i Medici, rei di aver fatto presente un'inchiesta di Savonanews.it che dimostrava la vetustà di certi strumenti di misura degli ossidi di zolfo, fuori produzione da 20 anni (Gli strumenti, si intende. Gli ossidi sono tuttora in piena produzione)

Ma l'importante è non dire.

E infatti qua sotto c'è il link del servizio:

http://www.savonanews.it/2010/06/08/leggi-notizia/articolo/arpal-linchiesta-la-centralina-e-la-bolla-dimenticata.html

Lasciamo a voi la lettura del molto interessante articolo integrale direttamente su Savona News

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Tratto da La Repubblica Bari.it


Brindisi: sequestrate 7 torce Petrolchimico per combustioni non autorizzate



(Adnkronos) - Per la Procura, le cui conclusioni sono state condivise dal giudice per le indagini preliminari Paola Liaci,

le emissioni inquinanti avrebbero causato nel comune di Brindisi e in quelli vicini ''difficolta' nelle comunicazione verbali e radio, iperemia congiuntivale, sintomi di fotofobia, emicrania, flogosi delle prime vie aeree, difficolta' respiratorie, nausea, fastidio, disagio, disturbo e comunque turbamento della tranquillita' e della quiete delle persone'', producendo ''un impatto negativo, anche psichico, sull'esercizio delle normali attivita' quotidiane di lavoro e di relazione, oltre preoccupazione ed allarme circa eventuali danni alla salute da esposizione a emissioni atmosferiche inquinanti''.


I provvedimenti sono stati notificati oggi.


Data la particolare natura dei processi industriali e delle modalita' di spegnimento degli impianti, il termine per l'esecuzione del sequestro e' stato fissato in 20 giorni, tenuto conto anche delle ragioni di sicurezza.


Gli impianti sono stati affidati in custodia giudiziale agli amministratori delegati delle rispettive societa'.


Tratto da (ANSA- BRINDISI, 26 OTT - Sottoposte a sequestro cautelativo 7 torce nell'area del petrolchimico di Brindisi: sono 5 della Basell Chimica e 2 della Polimeri Europa. Per la procura di Brindisi, l'accensione delle torce, che dovrebbe avvenire solo per scopi di sicurezza degli impianti, verrebbe invece programmata per smaltire rifiuti gassosi in atmosfera.
Per ogni accensione, secondo gli investigatori, verrebbero emesse in ambiente tonnellate di sostanze chimiche nocive del tipo Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa).


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