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10 novembre 2010

Napolitano:I disastri ambientali colpa non solo dei cambiamenti climatici ma anche dell'uomo

Tratto da Adnkronos.com

"Per tutelare l'ambiente e promuovere uno sviluppo sostenibile occorre crederci e scommetterci"

I disastri ambientali colpa non solo dei cambiamenti climatici ma anche dell'uomo

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il Ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo sono intervenuti al Quirinale alla cerimonia di consegna dei premi 'Immagini per la Terra'

Roma, 9 nov. (Adnkronos) - "Servono messaggi di forte coscienza e sensibilità ambientalista".

E' quanto auspica il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenendo al Quirinale alla cerimonia di consegna dei premi 'Immagini per la Terra' alla presenza del ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo.

"E' vero che c'è in atto un cambiamento climatico, che i fenomeni sono più violenti di una volta e che quelli estremi sono più frequenti -premette il capo dello Stato- ma il fatto che se piove un po' di più crolli parte del grande patrimonio di Pompei, ricevuto dalla nostra Storia e che dovremmo essere capaci di tutelare; o che il centro di Vicenza veda invase botteghe e negozi e si perdano vite umane, ci dice che dobbiamo preoccuparci per quella incuria umana, terribile, che porta al dissesto idrogeologico dei nostri territori".

Il presidente Napolitano esorta: "Bisogna preoccuparci dell'oggi e del domani insieme", stigmatizzando il fatto che "gli uomini pensino più a quel che fa comodo fare al momento e non pensano alle conseguenze per il futuro. Bisogna rispettare e far rispettare le regole, pensare bene alle conseguenze di quel che si fa o non si fa".

Il capo dello Stato lamenta che "parecchi principi non vengono purtroppo rispettati e, talvolta, non paga neanche chi fa cose gravissime, come la criminalità". In particolare, cita un esempio significativo: "In provincia di Caserta -si chiede- quante discariche abusive sono state fatte per il guadagno della Camorra? La lotta contro la criminalità ambientale impegna molto i magistrati e le forze dell'ordine ma occorre anche il sostegno dei cittadini: guai se si guarda con sospetto a chi fa rispettare le leggi".

Quanto al cambiamento climatico, Napolitano osserva: "Abbiamo un'idea giusta ma che contiene elementi pericolosi, quella per al quale o si agisce tutti insieme o non si può fare nulla. Lo sforzo per accordi globali che vedano l'impegno in primis di potenze come gli Usa o la Cina non devono impedire all'Europa o all'Italia di dare l'esempio, senza stare a rimorchio in attesa che avvenga il miracolo".

"Non si scommette sul domani, sul nostro futuro, sacrificando l'ambiente. Non lo si può fare tagliando in maniera indiscriminata, soprattutto tagliando oltre il 60% delle risorse, per altro già esigue". E' quanto tiene a ribadire il ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo, intervenendo alla cerimonia al Quirinale.

Prestigiacomo sottolinea che "l'ambiente rappresenta un volano per lo sviluppo e l'occupazione, una forte spinta per quella che nel mondo viene chiamata 'green economy'. Questa è già una realtà, nel mondo e anche nel nostro Paese".

Ma avverte il ministro: "per tutelare l'ambiente e promuovere uno sviluppo sostenibile occorre crederci e scommetterci.

Se si tagliano le risorse, questo si traduce in una scommessa persa in partenza"..

Leggi l'articolo integrale

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Tratto da Corriere .it


Napolitano: «I disastri ambientali sono causati da regole non rispettate

Il presidente della Repubblica agli studenti: spero che voi cresciate con la convinzione che le leggi vanno seguite

ROMA - Il mancato rispetto delle regole è alla radice di molti disastri ambientali. A sostenerlo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante un incontro al Quirinale con i ragazzi vincitori del concorso «Immagini per la terra».«SERVONO LE LEGGI» - Spiega Napolitano, rispondendo a una domanda di uno dei giovani studenti: «Purtroppo agli uomini a volte piace concentrarsi su quello di cui hanno bisogno nell'immediato. E così non rispettano le regole: c'è chi costruisce casa senza pensare se reggerà in caso di alluvione. Dunque ci vogliono le leggi che dicano cosa fare e cosa no. E una volta che sono state fatte bisogna che vengano rispettate. Spero che voi - conclude rivolgendosi ai ragazzi - cresciate con questa convinzione». (Fonte: Ansa)

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