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04 dicembre 2010

1)TARANTO:via alla class action per le vittime dell' Ilva 2) SAVONA:Ora vogliamo il Registro Tumori

Tratto da "La Repubblica Bari.it"

Verdi, via alla class action
per le vittime dell'Ilva

Un pool di avvocati per presentare richieste di risarcimento danni, che il partito mette a disposizione dei cittadini di Taranto

di MARIO DILIBERTO
Prove di class action contro l'Ilva di Taranto. Con l'obiettivo di intentare un'azione volta a ottenere un risarcimento record per i danni addebitati alle polveri e ai fumi rovesciate sulla città dalle ciminiere del gigantesco impianto siderurgico. L'iniziativa è stata lanciata a Taranto dal presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli. La strada indicata è quella dei procedimenti già avviati dalla procura per accertare l'inquinamento provocato dal colosso dell'acciaio, accomodato a due passi dal centro del capoluogo pugliese.

"Il disastro ambientale che c'è qui a Taranto è di fronte agli occhi, alla storia, al dolore delle famiglie che hanno visto morire i propri cari. In questa città c'è una mortalità per malattie provocate dall'inquinamento tra le più alte d'Italia" - ha detto il presidente nazionale dei Verdi.

A disposizione dei tarantini c'è un pool di legali guidato dall'avvocato Valentina Stefutti, già impegnata nel processo Eternit di Torino. Saranno le associazioni di ambientalisti a fare da tramite con tutti coloro che si sentono di partecipare all'azione risarcitoria. Le pre-adesioni saranno accolte con appositi moduli destinati a semplici cittadini ma anche alle aziende che hanno subito danni dall'attività dell'Ilva. In prima fila, ovviamente, gli allevatori che hanno dovuto assistere agli abbattimenti di migliaia di pecore e capre contaminate dalla diossina.

L'intenzione del pool di professionisti indicato dai Verdi è quello di costituirsi parte civile nei procedimenti contro l'azienda. Ci si muove sulla base di una richiesta di risarcimento stimata in tre miliardi di euro. Durante la conferenza stampa tenuta a Taranto Bonelli ha anche attaccato duramente il presidente della Regione Nichi Vendola per il silenzio con il quale ha risposto alla richiesta di una indagine epidemiologica per i cittadini di Taranto.
"Gli esiti di una indagine di questo tipo - ha sottolineato Bonelli - potrebbero costituire la prova del reato, uno strumento importante per i cittadini che chiedono giustizia, ambientale e sociale".
__________________________________Tratto da Savona e Ponente

Ora vogliamo il Registro Tumori

In considerazione del fatto che a Savona risulta impossibile capire quanti e quali siano i cittadini colpiti da patologie neoplastiche, in assenza di un Registro Tumori, il Consigliere Renzo Briano (IV Circoscrizione) ha proposto alla sua Circoscrizione un Ordine del Giorno al fine di richiedere al Sindaco Berruti un intervento urgente sul tema.

di cui riportiamo il finale

Visto e considerato che in un recente intervista su Rai 3, il Prof. Gennaro dell’IST ammetteva pubblicamente che l’esame epidemiologico espletato in provincia di Savona non teneva conto in maniera specifica dell’inquinamento della centrale Tirreno Power ed analoga affermazione fu data anche dalla D.ssa Vercelli dell’IST nella medesima trasmissione e riportata dall’intervistatore della trasmissione;

Visto e considerato che l’ASL n. 2 del Savonese non ha una facoltà ma l’obbligo della tutela della salute pubblica, peraltro analogo obbligo da parte di ogni Sindaco, e che a Savona NON esiste il registro tumori obbligatorio per Legge;

CHIEDO che VENGA DISCUSSO e DELIBERATO in VIA di URGENZA:

Un immediato intervento da parte del Sindaco Federico Berruti nei riguardi dell’ASL n. 2 del Savonese al fine che sia avvii l’iter per la realizzazione di un registro tumori obbligatorio, tuttora mancante e che sia sanata in tempi strettissimi questa rilevante e grave carenza.

Il Consigliere IV Circoscrizione del Comune di Savona
Renzo Briano

Nota di Uniti per la Salute

Se si accede al Sito di Airtium ASSOCIAZIONE ITALIANO REGISTRO TUMORI

si legge

Mappa dei registri tumori di popolazione

In Italia più di 19 milioni di cittadini (pari al 33,8% della popolazione totale) vivono in aree coperte dall’attività dei Registri tumori accreditati dall'AIRTUM.

La popolazione coperta da un Registro varia da dimensioni regionali (Umbria) o quasi (Veneto) a dimensioni provinciali o corrispondenti a una singola città (Torino). Attraverso la mappa delle zone attualmente coperte dai Registri si può accedere alle schede di ogni singolo registro. Nel cartogramma vengono indicati i periodi di registrazione e il numero di casi forniti alla banca dati nazionale (al 30 giugno 2010). Se ti interessa vedere l'elenco dei registri clicca qua.

Registro tumori Regione Liguria

Se si clicca Liguria si troverà che la sola area coperta in Liguria è a Genova:

Provincia di Genova

(popolazione 960.000 abitanti)

Responsabile

prof.ssa Marina Vercelli

NEI.....PROGETTI

"Monitoraggio sanitario delle aree a rischio ambientale in Regione Liguria."

A QUANDO LA REALIZZAZIONE EFFETTIVA,CONCRETA ED ATTENDIBILE DI TALE PROGETTO?

SIAMO ORMAI IN DISPERATA...... ATTESA

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