Tratto da IVGTirreno Power, Idv: “Sbloccare la situazione, riducendo l’impatto ambientale”
Vado Ligure. Sulla vicenda Tirreno Power è necessario fare qualche passo in avanti, per coniugare lo sviluppo economico dell’ampliamento della centrale con il rigore, però, di limiti ambientali ancora più stretti, a tutela degli abitanti e del territorio. L’Italia dei Valori stila i presupposti per sbloccare una situazione di stallo che, a lungo termine, potrebbe determinare conseguenze ambientali ed economiche negative...
L’ipotesi di ampliamento della centrale termoelettrica di Vado Ligure, oggettivamente di grande rilevanza economica per il territorio, può essere valutato......
Tratto da Ivg
Quliano, Tirreno Power: il consigliere Idv Gozzi prende le distanze dal suo partito
Quiliano. Federico Gozzi, consigliere comunale di Quiliano, prende le distanze dal suo partito che con le dichiarazioni del segretario provinciale Rosario Tuvè e del consigliere regionale Stefano Quaini aveva aperto all’ipotesi di ampliamento della centrale termoelettrica di Vado Ligure “purchè le emissioni diminuiscano sensibilmente e scendano al di sotto dei limiti di legge…”.
Il consigliere comunale Gozzi, che fa parte della maggioranza consiliare per la lista “Impegno e Progresso per Quiliano” che sostiene il sindaco Ferrando, si dice stupefatto dalle affermazioni dell’Italia dei Valori e in una nota afferma: “Il dissenso al progetto di ampliamento a carbone della centrale termoelettrica, attraverso la costruzione di un nuovo gruppo alimentato a carbone, deve essere netto e totale”.
“Va attivata un’azione volta a perseguire subito e comunque i miglioramenti ambientali a prescindere dalla costruzione di un nuovo gruppo, in una Provincia, quale quella di Savona, in cui Tirreno Power produce già da sola, nel pieno centro abitato di Vado Ligure e Quiliano, il quintuplo del fabbisogno energetico della popolazione provinciale” aggiunge Gozzi.
“La rete di controllo sulla qualità dell’aria, i cui costi devono restare a carico di Tirreno Power, va gestita da un soggetto pubblico e continuamente adeguata nelle strumentazioni alle nuove normative. Ciò consentirebbe di implementare la rete di monitoraggio pubblica esistente, di avere una conoscenza più approfondita della qualità dell’aria nel comprensorio e, per la collocazione delle centraline, offrirebbe indicazioni attendibili sul contributo specifico della centrale termoelettrica all’inquinamento generale”.
Occorre modificare la dinamica e affrontare le cosiddette misure compensative indipendentemente da ogni nuovo progetto di ampliamento – prosegue ancora il consigliere comunale -, perchè in linea con un’esigenza nazionale e mondiale di riduzione delle emissioni. Non si tratta di concessioni, ma di iniziative con una vera e propria valenza economica e ambientale.
Misure come la copertura del parco carbone e l’utilizzo del metano nelle fasi di accensione dei gruppi a carbone sono prima di tutto un atto di civiltà”.
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Considerazioni di Uniti per la Salute
Non abbiamo parole per definire la pochezza di certa politica che sfortunatamente abbiamo già ripetutamente collaudato.
Ma dove possiamo andare con questa politica che disattende quanto promesso in propaganda elettorale e ciclicamente promuove il contrario di quanto promesso agli elettori?
RITENIAMO non molto distante ........
A TUTTI consigliamo di guardare bene la cartina della Liguria pubblicata sopra, prima di appoggiare scelte deleterie per il nostro territorio quale sarebbe un ulteriore potenziamento a carbone.Riteniamo che il nostro territorio in termini ambientali e sanitari ha già abbondantemente contribuito con oltre quarant'anni di combustione del carbone .
Ringraziamo Federico Gozzi che responsabilmente ha risposto adeguatamente al suo partito e ringraziamo anche i Sindaci Alberto Ferrando e Attilio Caviglia,rispettivamente di Quiliano e Vado Ligure , che si sono attivati per portare a Roma alla CONFERENZA DEI SERVIZI il 16 Dicembre la loro" ferma contrarietà " e soprattutto la ferma contrarietà del territorio ad un ulteriore potenziamento a carbone.
ABBIAMO SOLO UN GRANDE RAMMARICO....... PER IL GRANDE PRINCIPIO DI TRASPARENZA DELLE NOSTRE ISTITUZIONI A LIVELLO NAZIONALE.PRINCIPIO CHE VIENE MOLTO PROPAGANDATO MA SOLO ......A PAROLE.
NOI CITTADINI NONOSTANTE LE NOSTRE REITERATE RICHIESTE FORMALI DI POTER ESSERE PRESENTI CON ALMENO DUE RAPPRESENTANTI ALLA CONFERENZA DEI SERVIZI DEL 16 DICEMBRE , COME PARTE ATTIVA ,POICHE' NOI QUESTO TERRITORIO LO VIVIAMO OGNI GIORNO E SUBIREMO OGNI GIORNO LE SCELTE......CHE VERRANNO FATTE,
AVREMMO VOLUTO IN QUELLA SEDE ESSERE UN VALIDO SUPPORTO ANCHE PER I NOSTRI SINDACI CHE SARANNO SICURAMENTE BEN MOTIVATI MA SOLI.......A PORTARE AVANTI LE RAGIONEVOLI ASPETTATIVE DI UN TERRITORIO CHE VUOLE GUARDARE CON "RAGIONEVOLE FIDUCIA AL FUTURO "E LO VOGLIONO IMBRIGLIARE INVECE NELLE SUBDOLE RETI DEL SOLITO VECCHIO ,PERNICIOSO E DELETERIO PER LA NOSTRA SALUTE......... CARBONE.
IL SEGUITO ...... SARA' SICURAMENTE NOTIZIA DEI PROSSIMI GIORNI
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Leggi anche
Riportiamo anche il Commento, pubblicato su Savona e Ponente ,
del Dottor Paolo Franceschi, alle dichiarazioni dell' Idv.
...Parlare di “limiti più restrittivi” rispetto a quelli finora fissati dal decreto di compatibilità ambientale non significa nulla, ma invece permetterebbe tranquillamento il funzionamento di tre o dieci o cento gruppi ultrasupercritici che inquinino si meno rispetto ai limiti, ma sempre però almeno 5 – 10 volte in più rispetto al gruppo a Turbogas, che dal punto di vista del rapporte fra inquinamento e rispetto dell’ ambiente e della salute al momento attuale, lo ribadiamo per l’ ennesima volta, rappresenta l’ unico compromesso accettabile a livello locale, in base agli studi condotti dall’ Ordine dei Medici della provincia di Savona.
Affermare che le emissioni/m3 dovranno essere inferiori, non quantifica neppure quale dovrà essere la potenza dei gruppi a carbone: intenderanno 2 gruppi da 330 MW?
Oppure 2 gruppi da 460 MW, come proposto da Di Tullio?
Oppure 2 gruppi da 330 + 1 gruppo da 460 Mw, come si può intendere in questo caso, non essendo stato specificato questo “insignificante dettaglio”, che determinerebbe addirittura un peggioramento della proposta dell’ IDV rispetto alla proposta del segretario PD Di Tullio?.
Un solo dato è chiaro: apertura al carbone, seppur condizionata.
Poi sappiampo benissimo che le condizioni ( prescrizioni ) si possono fare, si possono anche accettare per ottenere il richiesto, e si possono anche tranquillamente disattendere quando l’ ampliamento è stato ottenuto, così come è successo
per la mancata copertura del carbonile, il teleriscaldamento, l’ utilizzo dell’ acqua del depuratore, anzichè il milione di metri cubi di acqua potabile che attualmente vanno a depauperare la falda del nostro acquedotto, l’ abbattimento di una ciminiera, e così via.
Tutti questi precisi impegni presi in passato non sono stati rispettati.
Chi li imponeva faceva bella figura, riempiva le pagine dei giornali, prendeva i voti dei cittadini in buona fede, poi se ne dimenticava.
Non mi sembra il caso di continuare ...........
Paolo Franceschi
Medici per l’ Ambiente.
Leggi di Antonia Briglia su Trucioli Savonesi
Democrazia: il PD non abita più lì
Sono intervenuti: Alberto Ferrando, sindaco del Comune di Quiliano; Livio Di Tullio, segretario provinciale del Partito Democratico; Giovanni Lunardon, vice segretario regionale del Partito Democratico; Michele Boffa, vice presidente del Consiglio Regionale, ospite d’onore, Tiziano Treu, senatore della Repubblica.
L’incontro è stato organizzato per informare la popolazione sulla finanziaria e sui tagli agli Enti Locali, ma approfittando dell’occasione, molti elettori si sono recati all’appuntamento per poter finalmente avvicinare questi personaggi e chiedere loro informazioni di prima mano circa importanti decisioni che il partito sta sostenendo in questo periodo, di estremo interesse per il nostro territorio.
Peccato, infatti, che ultimamente da alcuni uomini politici di questo schieramento giungano voci contraddittorie, che a molti elettori non piacciono per nulla, soprattutto in materia di ambiente e tutela dello stesso.
Per cui, attendendo l’altalenante Di Tullio, fuori dai cancelli del teatro, gli ambientalisti avevano esposto, per schiarirgli la memoria, numerosi memorandum, chiari e non fraintendibili.
Troneggiavano numerosi cartelli con scritto in stampatello ed a grandi lettere, BASTA CARBONE:proprio in stampatello ed a grandi lettere, a esprimere l’ inequivocabile la volonta’ dei cittadini sulla questione carbone e inquinamento che ne deriva.
Vicino, un bel manifesto del PD pre-campagna elettorale (ricordo che in citta’ ed in provincia era affisso ovunque), NO ALL’AMPIAMENTO DELLA CENTRALE TIRRENO POWER DI VADO LIGURE, questa volta di un bel verde,
verde “speranza che la promessa elettorale non se la rimangi nessuno”, ne’ ai bassi livelli ne’ nelle alte sfere, che resti ben impressa nei programmi politici di tutti, come e’ stata uno dei vessilli della campagna elettorale, sicuramente una delle motivazioni che ha permesso al PD di vincere le elezioni.
Con i venti forti di questi giorni, che sbalestrano anche i piu’ saldi, meglio ricordare a tutti le posizioni prese in precedenza, gli accordi d’onore stipulati con l’elettorato… che siano inamovibili… non si sa mai.
Il terzo poster appeso rappresentava il musetto infreddolito di Burlando, in aperta campagna, con un microfono di un giornalista puntato contro, che concedeva una intervista sotto il cartellone di Uniti Per La Salute. Una bella reclame, quel cartellone, una bella posizione, chiara e netta…. che evidentemente il Presidente condivideva, se ci si e’ appostato bellamente sotto: 7000 FIRME CONTRO IL CARBONE.
Sapevate, cari lettori, che questa associazione apartitica di cittadini, che lotta per la tutela delle pubblica salute, come previsto dall’articolo 9 della Costituzione Italiana, ha raccolto ben settemila firme contro il carbone?
Immaginate a raccoglierle! Che fatica! Che lavorone! Casa per casa, banchetto per banchetto, piazza per piazza, fiera per fiera!!!
Dover spiegare a tutti (molti sanno, ci vivono, ci convivono con le ciminiere, altri sono meno sensibili e meno informati) la storia delle emissioni, del danno alla salute, dei controlli mancanti o autocertificati, delle centraline obsolete e non a norma di legge…ecc ecc.
Un lavoro encomiabile. Settemila ne ha raccolte Uniti per la Salute e cinquemila, un po’ di tempo dopo, lo stesso PD, mobilitando prima della campagna elettorale delle ultime regionali, tutte le cellule della Provincia in questo grande appello alla mobilitazione popolare.In tutto fanno dodicimila…
La sala e’ piena, e’ accorsa molta gente, fa sempre un gran piacere vedere i volti noti delle grandi lotte, dei tempi dei grandi ideali.
Una bella parte di intervenuti sono gli ambientalisti, che hanno preparato per Di Tullio e company domande scomode, richieste di chiarimenti sui recenti voltafaccia, sulla parola data dal PD e rimangiata dal segretario provinciale.
Dicevamo: la sala e’ gremita, ma buon parte sono gli ambientalisti. Siedono nelle prime file, ansiosi di porre le domande che li attanagliano. L’auditorium e’ cosi’ pieno proprio grazie a loro, che vogliono sentire, che vogliono capire, che si sentono traditi….
Nonostante la decorazione, allegra e patriottica, sul palco, tra gli oratori, regna il gelo: facce tristi, fredde, imbarazzate, sorrisi tirati….. che sia il clima polare fuori a ingrigire gli animi degli amministratori???
Debutta di Tullio, presenta un panorama generale del governo B. e del suo squallore, forse la ministra XY ha una storia con il Senatore JZ, lo sperpero dei soldi pubblici, l’Italia che sta perdendo credibilita’ all’estero grazie a chi ci rappresenta…
Alla fine del discorso Di Tullio lascia il palco, come annoiato, o forse gia’ stanco da cotanto sforzo. Va a farsi un giro, due telefonatine; quando tornera’, si siedera’ in platea con i comuni mortali.
Il Sindaco di Quiliano, Ferrando, parla con cognizione di causa dei tagli al Comune, delle difficolta’ pratiche di mandare avanti i progetti, di aiutare le famiglie di disabili, di trovare finanziamenti per i progetti gia’ approvati (in cuor nostro si accende una flebile speranza, che parli delle tanto auspicate rinnovabili in zona, eolico e fotovoltaico, e magari perche’ no? Un viaggetto in Scozia a vedere come funzionano le centrali a moto ondoso?). Priorità avranno i servizi ai bambini ed agli anziani, ma bisogna fare i salti mortali con il bilancio, 173.000 euro di tagli solo ai finanziamenti al suo Comune…..a far tornare i conti sara’ un miracolo.
Sentir parlare Lunardon e’ una meraviglia, semplice, forbito, curato, chiaro, interessante….peccato che siano tristi gli argomenti che tratta, decadenza, crisi e corruzione della destra, altre amenita’ simili.
Rossello, presente a rappresentare la CGIL, non ha preso posto sul palco: siede invece a meta’ sala, dal lato sinistro – bonta’ sua. Pare piu’ interessato a inviare SMS dal suo cellulare che a quello che viene riferito dagli oratori.
Boffa, serioso, impenetrabile, nonostante i ripetuti appelli pervenutigli in passato dagli ambientalisti, resta sul vago: anzi, come un buon maestro di scuola elementare dei vecchi tempi, che argina l’irruenza troppo fastidiosa dei giovani allievi con pugno di ferro, ricorda agli astanti che l’assemblea e’ stata indetta per parlare di Finanziaria e di tagli agli Enti pubblici, e che si dovra’ restare in tema…
Un brusio percorre le file degli ambientalisti, sorrisetti tristi e ironici spuntano ai lati delle labbra serrate….”nu ne lascian parla’” pensano i piu’, delusi, traducendo le sue parole in una profezia che tra pochi istanti si avverera’…..ma non ci possono credere e restano, caparbiamente, seduti ai posti ad ascoltare la prosecuzione dell’interessante carrellata sulle miserie d’Italia.
Treu e’ un grande, la sua relazione e’ molto interessante. Parla di disagio crescente per strati sempre piu’ vasti di popolazione, di Sindaci di ogni colore e partito che si lamentano dei tagli.
Avverte di non cadere nella tentazione di voler andare alle elezioni, perche’ economicamente l’Italia non potrebbe reggere 5-6 mesi di campagna elettorale: è davvero una situazione pesante, molto, e fortemente sottovalutata..........
Treu passa ad accennare a temi che ci stanno molto a cuore, in verita’ siamo venuti per sentire parlare di questo: il valore della protesta giovanile in un’Italia che pare ormai sopita, la strategia rifiuti zero per risolvere il problema dei rifiuti, lo sviluppo sostenibile, al quale il Partito deve mirare, ma da cui siamo ancora lontani, molto lontani……
Musica per le orecchie ambientaliste, i cui cervelli piu’ fervidi stanno gia’ producendo una scaletta mentale di domande da porre al grande Tiziano della politica italiana, al politico che ci sta regalando, in una sì vasta palude di sabbie mobili, un vago senso di speranza e di possibile rinascita.
Perché, se la tendenza nazionale è quella, qui a Savona e provincia si ostinano a farci aggrovigliare nel carbone, proponendolo come l’unico sistema di sviluppo del territorio, incuranti delle osservazioni di grandi studiosi ambientalisti e della letteratura scientifica mondiale sui danni che procura all’ambiente, alla salute ed alle casse dell’Asl in quanto causa un altissimo numero di malattie tumorali e cardiovascolari altrimenti evitabili?
Treu conclude con buoni auspici: ridistribuzione dei benefici, piu’ equa distribuzione della ricchezza, perché se la ricchezza resta concentrata nelle mani di pochi, si autodistrugge.
Lunghi applausi finali, davvero bello, davvero interessante.
Siamo agli sgoccioli, gli ambientalisti scaldano le corde vocali, pronti ad intervenire, preparano le mani da alzare, come studentelli diligenti pronti a farsi interrogare, ma sbuca dalla platea una graziosa signora bionda, invitandoci tutti alla manifestazione di sabato 11 a Roma: si faranno i pullman, come ai vecchi tempi.
Poi la accattivante, austera fatina ci comunica che il DIBATTITO E’ CHIUSO.
Bene, penso io, tutto interessante: ma ora è giunto il momento delle domande imbarazzanti, di chiarire i dubbi…
Invece no, ci viene detto che Treu deve scappare, è molto tardi,, arrivederci e grazie, è stato un piacere ma non c’è posto per le domande, non c’è spazio per il parere degli elettori, non verrà data voce ai tanti intervenuti a criticare Di Tullio e le sue recenti prese di posizione filo-carboniste.
Finito.
Grazie, andate pure a casa. SGOMBERATE.
Treu è un po’ imbarazzato, vede gli ambientalisti in piedi, che boccheggiano come i pesci: le domande premono, ma niente, non c’è tempo, non c’è spazio, non c’è volontà di ascoltare le voci fuori dal coro, la gente che gli ha dato fiducia col mandato elettorale.
Loro sono il PD, ma la democrazia non abita piu’ lì.
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