Tratto da Giornalettismo
Consumatori difettosi
La puntata di “Report”, in onda su Rai 3 domenica 12 dicembre alle 21.30, si parlera’ di come viaggia la nostra societa’.
Un’automobile che viaggia. A bordo c’e’ solo il tachimetro che segna la velocita’, e basta. Niente spie del carburante, dell’olio, nessun indicatore per segnalare una gomma bucata, un guasto del motore, uno sportello chiuso male. I passeggeri a bordo sono soddisfatti quando la velocita’ aumenta ma nessuno sapra’ mai che il viaggio finira’ perche’ il carburante sara’ esaurito o il motore si sara’ fuso senza piu’ olio.
La nostra societa’ viaggia allo stesso modo. Il Pil, il prodotto interno lordo, e’ l’unico indicatore che gli stati utilizzano per la contabilita’ nazionale. La ricchezza delle nazioni si misura calcolando solo tutte le attivita’ dove c’e’ scambio di danaro.
Tutto il resto non esiste: condivisione di saperi, volontariato, autoproduzione di beni.
Se le persone si organizzano e condividono le proprie automobili, coltivano orti, fanno il pane a casa, o utilizzano software liberi per far funzionare i computer che altre persone hanno sviluppato e messo gratuitamente a disposizione, il Pil tutto questo e altro ancora non lo vede.
Non fa niente che si sia prodotto benessere sociale, queste persone hanno consumato di meno e tanto basta per il calcolo del Pil. Queste famiglie vivono bene ma per il Pil non sono dei buoni consumatori e se l’indicatore non vede crescita delle merci e passaggi di danaro segnala che si sta diventando piu’ poveri.
Che l’attivita’ economica intacchi beni comuni come la qualita’ dell’aria, delle acque, il territorio, le fonti energetiche non rinnovabili, la salute delle persone, la coesione sociale, non importa perche’ si misura solo cio’ che cresce senza calcolare il magazzino che si esaurisce.
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Sicuramente e' molto utile a tutti questa sera vedere REPORT per conoscere e sapersi poi regolare da cittadini consapevoli che il futuro dipende anche da noi ......e da quanto lasciamo fare.......
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Tremonti contro Report: “Voglio il diritto di replica dalla Gabanelli”
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Giornalettismo
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Tratto da NoalCarbone Brindisi
Un oceano di silenzio...
Tratto da Il faro:Notizie da CivitavecchiaLegambiente contro la centrale a carbone
Il Faro on line - "10,3 milioni di tonnellate di anidride carbonica. È questo l'immenso quantitativo di CO2 che a regime sarà prodotto dalla centrale a carbone di TorreValdaliga Nord a Civitavecchia, per 1.980 MegaWatt di potenza e 6.500 ore di lavoro annue. Numeri che spiegano l'assurdità del ritorno al carbone che Legambiente torna a denunciare, con un nuovo dossier,mentre a Cancun si sta chiudendo il vertice ONU sui cambiamenti climatici. A Civitavecchia, nonostante referendum, manifestazioni e iniziative di cittadini e di molte istituzioni, non c'è stato niente da fare e si è conclusa nel 2009 la trasformazione a carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord,con mille problemi che rimangono aperti...
In questi giorni del vertice ONU sui cambiamenti climatici a Cancun bisogna raccogliere l'appello per la giustizia sociale e climatica, serve responsabilità nelle Regioni come la nostra dove si producono decine di milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Bisogna uscire dalla stagione dei combustibili fossili con politiche di risparmio energetico, efficienza e produzione da fonti rinnovabili e pulite".
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"Carbone ritorno al passato" c'è anche la Liguria nel dossier di Legambiente presentato in Calabria
I siti di produzione energetica di Vado Ligure, esercito da Tirreno Power, Genova e La Spezia, eserciti da Enel, contribuiscono in maniera determinante alle emissioni complessive di CO2, e se venisse autorizzato il nuovo gruppo a carbone della centrale termoelettrica di Vado Ligure, la Liguria contribuirebbe con un aumento di 2,4 Milioni di tonnellate di questo gas rispetto alla già drammatica situazione esistente.
Bisogna chiudere la centrale Enel di Genova ed andare al superamento del carbone a Vado Ligure, dove è di gran lunga preferibile – anche per ragioni sanitarie - la completa metanizzazione dell’impianto associato ad un depotenziamento dello stesso.
Alla Spezia, infine, il referendum popolare tenutosi nel 1990 e gli stessi impegni programmatici delle amministrazioni locali sono disattese da una centrale che continua a funzionare per metà a carbone – dichiara Stefano Sarti, presidente regionale di Legambiente.
"Carbone ritorno al passato" c'è anche la Liguria nel dossier di Legambiente presentato in Calabria
Alla Spezia, infine, il referendum popolare tenutosi nel 1990 e gli stessi impegni programmatici delle amministrazioni locali sono disattese da una centrale che continua a funzionare per metà a carbone – dichiara Stefano Sarti, presidente regionale di Legambiente.
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