Riceviamo dalla Dottoressa Patrizia Gentilini
Medico ISDE Italia questa toccante email con
la preghiera della massima diffusione.
ai contributi statali - quindi
preghiamo tutti voi di aiutarci a diffondere.
Carissimi,
scusate, ma vi scrivo per una cosa che mi stringe davvero il cuore: Simonetta Gabrielli, ( detta Simo) una carissima amica di Trento,
ha iniziato un digiuno a oltranza il 5 dicembre contro il
costruendo inceneritore di Trento. Simo ora è in ritiro presso
alcune suore di clausura, qui la sua Lettera digiuno a oltranza ; vi
mando inoltre questa sua poesia , da cui capirete ancor meglio chi è Simo e perchè si è votata a questo gesto che tanto preoccupa la sua famiglia ed i suoi amici.
Per capire chi c'è dietro l'inceneritore di Trento andate su http://www.ecceterra.org/images/articoli/nt/iniz.ve/ince.nudo.web_08dic10.pdf
Grazie se potrete diffondere ai vostri contatti questa notizia:
che almeno si sappia cosa si sta consumando!
Un abbraccio
Patrizia
Poesia di Simo
Chi può dire "questa terra è mia"?
Chi può dire "possiedo l'aria"
o "il fiume mi appartiene"?
E chi può dire, ancora, "questo frutto è mio"?
A chi appartiene il seme che ha generato il frutto?
E poi, chi può dire "questo figlio mi appartiene"?
Ché forse quel figlio non è della terra su cui vive?
E cosa sarà di questa terra e di questi figli domani,
quando l'aria sarà avvelenata più di oggi,
quando il fiume sarà consumato dalla cupidigia,
quando la terra sarà satura di veleno e avara di vita?
Questo è il tempo del cambiamento,
fermiamo ora la cecità del potere che abusa.
Per amore della terra e dei figli che l'abiteranno:
ora, quando sennò?
Simonetta Gabrielli
Lettera digiuno a oltranza
Trento, 1° dicembre 2010
Gentili interlocutori,
da tempo proponiamo vari tipi di approfondimenti sulla questione rifiuti.
In questo 1°
dicembre, giornata mondiale contro
l’incenerimento,
presentiamo
un ulteriore
approfondimento - “L’inceneritore è nudo”- che potremmo definire l’anello
mancante di
particolare chiusura
del cerchio dei rifiuti.
Si tratta delle
valutazioni economiche e
finanziarie sugli svariati costi che si vorrebbero accollare ai cittadini
dell’intero Trentino se
quest’opera fosse realizzata.
Ritengo che questa terra meriti altri comportamenti, scelte e risposte
tanto più se
guardiamo alla portata e al significato storico-politico
dell’autonomia, sia da parte della
politica che dell’economia.
Ora facciamo nuovamente nostre, e mie in questa particolare circostanza,
alcune
richieste per una reale e innovativa svolta al problema rifiuti,
facendomi carico di un
digiuno a oltranza che, a partire da domenica
5 dicembre, mi vedrà affiancata ad altri
amici nella catena del digiuno,
riavviatasi lo scorso 21 febbraio in occasione della lettera a
San Francesco, patrono dell’Italia e dell’ecologia.
Trascorrerò la prima settimana in ritiro presso un convento di suore
di clausura in
Trentino, quale momento propedeutico alla prosecuzione
ad oltranza del digiuno.
Ringrazio pubblicamente le Sorelle per la gioia con cui hanno condiviso
la mia iniziativa.
Ringrazio inoltre i dottori Stefano Gasperi e Elio D’Annunzio che mi
seguiranno durante
questo digiuno.
Sabato 11 dicembre invieremo il comunicato stampa ai media,
alla politica e ad alcuni
dei soggetti economici ai quali illustreremo
le nostre richieste.
Cordialmente Simonetta Gabrielli
Presidente Nimby trentino onlus
Nelle pagine che seguono dimostriamo come un inceneritore,
come quello che il Comune di Trento ha intenzione di far
costruire e gestire a Ischia
Podetti, registrerebbe ogni anno
una perdita di
1,8 milioni di euro
ma
ne farebbe guadagnare
più di 500 mila
ai suoi gestori privati
grazie
soldi dei contribuenti - che in questo caso si chiamano
Certificati verdi.
Se finora alcune cose non sono state dette, ora è tempo di farlo;
non nell’interesse dei privilegiati giocatori di questa partita,
ma per il benessere e la tutela, ebbene sì, del nostro giardino
Trentino.
e per CAPIRE
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