Tratto da Ansa.it
Tirreno Power: conferenza servizi, nulla di fatto a Roma
Incontro rinviato a dopo le feste per decisione su ampliamento
(ANSA) - VADO LIGURE (SAVONA), 16 DIC - Nulla di fatto al ministero dell'Ambiente a Roma, dove questa mattina era stata indetta la conferenza dei servizi in sede deliberante per dare il via libera alla realizzazione del gruppo a carbone da 460 MW della centrale Tirreno Power di Vado Ligure.
Tutto e' rinviato a dopo le feste di Natale, forse tra tre o quattro settimane, quando si incontreranno nuovamente il ministero e la Regione. Tirreno Power infatti si e' detta disponibile, fermo restando il potenziamento, a mettere mano ai gruppi 3 e 4 esistenti, ristrutturandoli completamente in modo da ridurre in modo drastico le emissioni. (ANSA).
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Tratto da IvgTirreno Power, il sindaco di Quiliano: “La volontà popolare è per un chiaro no, la Provincia non ci rappresenta”
Quiliano. Su posizione prudente e ferma il sindaco di Quiliano, Alberto Ferrando, sugli aspetti dell’inontro per Tirreno Power appena conclusosi a Roma. “E’ inaccettabile che ancora oggi non si abbia la certezza che siano state rispettate tutte le prescrizioni sulla tutela della salute, dalla mancanza della certificazione di VIA al gruppo ciclocombinato”.
Il monitoraggio delle emissioni inquinanti resta un punto centrale. “Siamo nel 2010 – sostiene il primo cittadino quilianese – e ancora oggi non abbiamo la certezza che queste condizioni siano state rispettate. Cosa dobbiamo attenderci dal futuro? I Comuni interessati sono per un chiaro no all’ampliamento”.
Non manca la sferrata polemica per raggelare gli entusiasmi del presidente provincale Vaccarezza: “La Provincia continua a non tenere conto della volontà popolare. Possibile che un ente deputato a rappresentarci tutti non ci prenda in considerazione minimanente?”. Si attende ora la reazione del comprensorio al nuovo progetto che dovrebbe prevedere una diminuzione sensibilmente ulteriore delle emissioni.
Tutto e' rinviato a dopo le feste di Natale, forse tra tre o quattro settimane, quando si incontreranno nuovamente il ministero e la Regione. Tirreno Power infatti si e' detta disponibile, fermo restando il potenziamento, a mettere mano ai gruppi 3 e 4 esistenti, ristrutturandoli completamente in modo da ridurre in modo drastico le emissioni. (ANSA).
Quiliano. Su posizione prudente e ferma il sindaco di Quiliano, Alberto Ferrando, sugli aspetti dell’inontro per Tirreno Power appena conclusosi a Roma. “E’ inaccettabile che ancora oggi non si abbia la certezza che siano state rispettate tutte le prescrizioni sulla tutela della salute, dalla mancanza della certificazione di VIA al gruppo ciclocombinato”.
Il monitoraggio delle emissioni inquinanti resta un punto centrale. “Siamo nel 2010 – sostiene il primo cittadino quilianese – e ancora oggi non abbiamo la certezza che queste condizioni siano state rispettate. Cosa dobbiamo attenderci dal futuro? I Comuni interessati sono per un chiaro no all’ampliamento”.
Non manca la sferrata polemica per raggelare gli entusiasmi del presidente provincale Vaccarezza: “La Provincia continua a non tenere conto della volontà popolare. Possibile che un ente deputato a rappresentarci tutti non ci prenda in considerazione minimanente?”. Si attende ora la reazione del comprensorio al nuovo progetto che dovrebbe prevedere una diminuzione sensibilmente ulteriore delle emissioni.
Tratto da Savona e ponente
Conferenza dei servizi su Tirreno Power: nulla di fatto
di VALERIA ROSSI – Notizie da Roma, a pochi minuti dalla conclusione della Conferenza dei Servizi sull’ampliamento della centrale Tirreno Power che era stata presentata come “definitiva” quando in realtà non poteva esserlo, dato che non c’è ancora stato un pronunciamento sull’autorizzazione AIA per il vecchio impianto e che non è stata presentata alcuna domanda per l’ipotetico nuovo. ampliamento (condizione indispensabile per poter dare un’autorizzazione).
Come ci era stato detto precedentemente da un membro della commissione, “una conferenza dei servizi non si nega a nessuno”e quella di oggi è stata quindi una conferenza interlocutoria, a cui seguirà un tavolo (previsto per gennaio) durante il quale Tirreno Power dovrà presentare una proposta concreta di diminuizione reale (e non presunta) delle emissioni.
Sul risultato della Conferenza dei servizi arriveranno comunicazioni più complete tra qualche ora: intanto, però, a noi interessa rimarcare il trattamento ricevuto da una delegazione di Uniti per la Salute Onlus, che dopo aver chiesto ufficialmente di essere invitata alla Conferenza (risposta negativa) ha inviato un fax chiedendo semplicemente di poter “assistere” e stamattina, dopo essere partita da Vado alle ore 3.30, si è diretta a Roma.
Arrivata al Ministero, la delegazione è stata fermata sulla porta, con la scusa che “la prassi” non permetteva a persone non invitate di assistere alla conferenza. Le “prassi”, però, potrebbero anche essere modificate, visto che non esistono REGOLE che, in una civiltà democratica, possano impedire ad un cittadino di assistere educatamente ad una riunione della pubblica amministrazione.
Uniti per la Salute ha chiesto di poter fare un intervento di CINQUE MINUTI (che sicuramente non avrebbe cambiato la vita dei partecipanti) e di poter consegnare alla commissione alcune note informative, da esaminare con tutta calma: si è deciso allora di mettere la proposta ai voti (!?!), e ancora una volta la risposta è stata NEGATIVA, nonostante i sindaci di Quiliano e di Vado avessero appoggiato calorosamente la mozione dei cittadini e li volessero al tavolo.
Tutti gli altri hanno votato contro. Perché?
QUANTA PAURA PUO’ FARE, e a chi, una piccola delegazione civile ed educata di cittadini che vivono sul territorio interessato, e che quindi sono i principali interessati dall’inquinamento atmosferico?
Quale democrazia può lasciar fuori dalla porta i principali interessati, appunto, quando si tratta di salute pubblica e quando queste persone hanno chiarito già da diversi giorni i loro intenti assolutamente pacifici e rispettosi e il tempo limitatissimo di cui avrebbero bisogno per esporre le proprie tesi?
Questa è una prevaricazione al di là della ridicolaggine di “mettere ai voti” la proposta (perché ai voti? In base a quale legge? A queli regole? A quale PRASSI?): almeno per rispetto dell’alzataccia, delle sei ore di treno, delle spese sostenute…ma soprattutto del fatto che – lo ribadiamo – queste fossero persone che ABITANO su quel territorio e che RESPIRANO l’aria di cui si stava parlando, crediamo proprio che dovessero avere diritto ad un breve intervento di natura esclusivamente informativa… specie considerando il fatto che recenti dichiarazioni dei nostri politici locali (sindaci esclusi, stavolta) hanno fatto capire chiaramente che nessuno conosce davvero a fondo il problema sanitario.
Chi ha votato contro, evidentemente, vuole continuare a non conoscerlo e a decidere – da ignorante, nel senso che ignora – su temi che riguadano la salute pubblica.
COMPLIMENTI VIVISSIMI.
Non siamo in grado di dire con precisione chi abbia impedito l’ingresso della delegazione. Sappiamo però che erano presenti alla riunione l’assessore all’ambiente della Regione Liguria Briano; il Presidente della Provincia Vaccarezza; l’Assessore all’Ambiente della provincia, Marson. Oltre, ovviamente, ai rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico.
Una nota deve andare quantomeno a favore del Presidente della Commissione, Saralli, che non sappiamo come abbia votato, ma che è stato gentile e disponibile, DOPO la riunione, con i membri di Uniti per la Salute, fermandosi a scambiare qualche parola con loro ed accettando la documentazione che essi intendevano presentare al tavolo.
Restiamo ora in attesa del comunicato ufficiale di Uniti per la Salute, oltre a quelli che arriveranno da Provincia, Regione e Comuni: ma per questi dobbiamo dare a tutti il tempo di rientrare da Roma.
Per ora, le notizie sono quelle che vi abbiamo riferito.
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