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27 febbraio 2011

Le energie alternative esistono...ECCOME!!! 2)Obama vuole tagliare i sussidi alle fonti fossili per darli alle rinnovabili

Le alternative al carbone esistono.Eccome!!!!!
Venerdì 18 febbraio 2011 al teatro Chiabrera di Savona l'ingegner Paolo Forzano è stato invitato da UNITI PER LA SALUTE per parlare di energie “pulite”.
ESISTONO ALTERNATIVE? Al carbone ovviamente!L' ingegner Forzano ci ha parlato del progetto Rubbia, dell’Enea e dell’Enel, nonchè ci dato informazioni dettagliate sui progetti Desertec, Mena e Transgreen.
L’enorme quantità di energia solare che si riversa sulle aree desertiche è una fonte inesauribile, pulità e GRATIS! Germania Spagna e Francia sono molto inserite in questi progetti di generazione da solare e trasferimento di energia (Trasgreen).
Chi volesse vedere tutte le 125 diapositive proiettate il 18 febbraio, le può vedere,riportate su Facebook a cura dell'Ing. Paolo Forzano cliccando sul seguente link: Le energie alternative esistono.
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STRATEGIE AMERICANE.....
TRATTO DA ENERGIA 24 CLUB

Obama vuole tagliare i sussidi alle fonti fossili per darli alle rinnovabili
La Casa Bianca ha proposto un budget di 29,5 miliardi di dollari per il Dipartimento dell'energia nel 2012
Tagliare i sussidi alle fonti fossili e aumentare quelli per le rinnovabili. Questa la ricetta dell'amministrazione Obama, che ha proposto di destinare 29,5 miliardi di dollari al Dipartimento dell'energia come budget del 2012 (+4,2% rispetto a quello previsto per il 2011 e +12% in confronto al 2010). Circa otto miliardi di dollari andranno a nuovi progetti delle rinnovabili, come eolico, solare e auto elettrica. Per coprire queste spese della green economy, Obama vorrebbe ridurre sensibilmente gli aiuti alle industrie del petrolio, del carbone e del gas: 3,6 miliardi l'anno in meno è la richiesta della Casa Bianca al Congresso. I sussidi alle fonti tradizionali potrebbero quindi perdere oltre 40 miliardi in un decennio; meno fondi anche per l'esplorazione di giacimenti di gas e petrolio e per lo sviluppo dell'idrogeno. Il Dipartimento dell'energia dovrebbe invece promuovere i settori emergenti dell'economia verde, tra cui la mobilità sostenibile. Ricordiamo che l'obiettivo di Obama è vedere un milione di automobili elettriche sulle strade americane entro il 2015. Difatti la proposta dell'amministrazione assegna 588 milioni di dollari ai trasporti ecologici, quasi il doppio (+88%) rispetto al livello attuale. Tra le tecnologie che l'amministrazione Obama considera di primaria importanza, ci sono le reti intelligenti (smart grids) per potenziare le infrastrutture elettriche, gli accumulatori d'energia e le batterie per i veicoli a zero emissioni. La palla passerà ora al Congresso; il passaggio più difficile sarà alla Camera, dove l'opposizione repubblicana detiene la maggioranza e potrebbe bloccare le iniziative di Obama. Intanto il segretario dell'Energia Steven Chu ha annunciato nei giorni scorsi un finanziamento da 50 milioni di dollari per una rete elettrica dedicata ai futuri impianti eolici offshore. La strategia nazionale è installare dieci Gw di eolico marino entro il 2020 per poi arrivare a 54 nel 2030. Oltre alle turbine in mare, sarà indispensabile realizzare una maxi rete per assorbire l'energia prodotta e trasportarla verso le principali metropoli costiere

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E........IN ITALIA?

Tratto da Ansa.it

Protesta ambientalisti, no decreto 'blocca-solare'

Le associazioni pro ambiente temono uno stop della marcia dell'Italia verso la crescita delle energie rinnovabili

27 febbraio,
ROMA - Gli ambientalisti ed aziende delle energie rinnovabili temono uno stop della marcia dell'Italia verso la crescita di queste fonti. Domani manifesteranno di fronte al ministero dello Sviluppo economico, tentando di fermare quello che ritengono un decreto 'blocca-solare', le cui norme dovrebbero giungere sul tavolo del pre-consiglio dei ministri di martedì prossimo. Secondo le associazioni - tra cui Legambiente, Wwf Italia, Kyoto club, Fondazione per lo sviluppo sostenibile, insieme con le aziende del settore - in questo modo non sarebbe possibile offrire un 'eco-futuro' all'energia italiana. La richiesta sarà pertanto di fermare questo decreto legislativo (che arriva anche in attuazione della direttiva 2009/28/CE). Leggi l'articolo integrale

STRATEGIE tutte....... ITALIANE
Tratto da Terra
Diego Carmignani
ENERGIA. Le indiscrezioni sul decreto Rinnovabili, che sarà approvato la prossima settimana, condannano a morte il settore. Il tetto incentivabile massimo di 8000 Mw è il colpo di grazia.

Le campagne pro-nucleare e anti-rinnovabili che da qualche tempo imperversano, in maniera sempre meno sottile e sempre più eclatante su ogni tipo di media, non lasciano dubbi sulla precisa direzione in cui stanno andando le politiche energetiche del Governo.
Scelte che si manifestano ancora più brutalmente nel decreto Rinnovabili che recepisce la direttiva comunitaria sulle fonti pulite e che, secondo ultime indiscrezioni, è destinato a rivelarsi come il colpo di grazia a un settore centrale per l’approvvigionamento: il fotovoltaico. La mazzata tra capo e collo sugli incentivi, che con tutta probabilità arriverà sul tavolo del pre-Consiglio dei ministri il prossimo primo marzo, prevede una serie di inattese novità. Ad esempio, il coefficiente a 0,70 per la formula del prezzo di ritiro dei Certificati verdi dal Gestore dei servizi energetici per gli impianti esistenti, le aste a partire dai 5 Mw per quelli nuovi e l’assegnazione degli appalti con aste al ribasso che riducono la tutela contro il malaffare. E poi, il tetto incentivabile massimo di 8000 Mw totali per il fotovoltaico standard (limite al 2020 più di 6 volte inferiore a quello della Germania) e vincoli restrittivi per il fotovoltaico a terra.

Disposizioni che, se confermate, lasciano interdetti, soprattutto perché in contrasto rispetto all’iter legislativo finora attraversato dal decreto, approvato dalle commissioni competenti di Senato e Camera, e forte del via libera in Senato, con l’aggiunta di alcune condizioni, come il mantenimento dei meccanismi incentivanti per un anno. ...Una misura che significa solo una cosa: è finita. Inoltre, con la mano sinistra, si permette lo scandalo per cui, ad un impianto idroelettrico già ammortizzato, basta cambiare una turbina per garantirsi altri incentivi, regalati per lo più ai soliti noti, Enel eccetera. C’è grandissima preoccupazione».

Intanto, ieri, ai microfoni di Radio Anch’io, il Ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani è tornato a ribadire il peso delle rinnovabili sulle nostre bollette, anticipando l’urgenza di un cambio di rotta. Senza ricordare come il sistema Cip6 abbia regalato, negli ultimi vent’anni, circa 40-50 miliardi ai petrolieri. Insomma, l’energia verde è da dipingere come uno spauracchio e a farne immediatamente le spese saranno anche i circa 120mila lavoratori impiegati direttamente e indirettamente nel fotovoltaico, oltre a 160mila famiglie italiane che non potranno diventare indipendenti sul piano energetico.

«Era difficile fare tanti danni in un solo decreto – commenta incredulo il presidente Massimo Sapienza, presidente dell’associazione Asso Energie Future -. Sembra che il governo consideri le rinnovabili un male necessario: un settore positivo per l’economia è trasformato da questo decreto in una cosa negativa.......Vai all'articolo integrale su
Terra


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