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07 marzo 2011

1)IL PRESIDENTE "PELLEGRINO"2)Fumi dall’Ilva, filmato torna a lanciare allarme

Tratto da Uomini Liberi
IL PRESIDENTE "PELLEGRINO"
Sapevate che, dopo la rielezione, il leader della giunta regionale, ha visitato oltre 100 comuni della Liguria? Lo ha confermato lui stesso, dicendo che gli sembra un buon metodo per sentire "il polso" dei cittadini e verificare le problematiche locali. Grande intuizione, che lo ha visto, oggi, 4 marzo 2011, in quel di Sant’Olcese e di Sestri Levante, dove ha preso nota del dossier del territorio, con grande soddisfazione degli amministratori (non sappiamo se della cosiddetta "gente comune")…leggi..le uniche comunità che il sullodato si guarda bene dal visitare sono quelle di Vado Ligure e Quiliano, che non stanno in cima dei suoi pensieri
Anzi, l'ultima volta che lo videro in quelle plaghe fu per inaugurare, a Bossarino, la sede ufficiale della compagnia A.P. Maersk, quella che vorrebbe costruire il famoso ecomostro bocciato dal referendum. Quanto a Quiliano, la onlus "Uniti per la salute" gli chiede da tempo invano, un incontro, prima che prenda decisioni disastrose in ordine all'ampliamento a carbone. Questo ostinato silenzio la dice lunga, a detta di molti, dei suoi propositi: alcuni già oggi, sono pronti a scommettere che si accinga ad uno scandaloso compromesso al ribasso, magari con il pretesto dell'interesse nazionale! Quindi un tacere che sfiora l'omertà e confina col disprezzo di ogni regola di trasparenza e partecipazione!!!
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Leggete anche su Trucioli Savonesi
CONTROINFORMAZIONE E
DIFESA DEGLI INTERESSI
di Antonia Briuglia
E’ proprio la mancanza di politiche energetiche del Governo, ma anche della nostra Regione e della Provincia a lasciare spazi decisionali proprio alle lobby: quella del carbone.........
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Fumi dall’Ilva, filmato
torna a lanciare allarme
Guarda il video

TARANTO - "Sempre più operai mi riferiscono di storie vissute all’interno della fabbrica che riguardano problemi ambientali. Loro hanno a cuore il proprio lavoro, ma sentono un certo disagio e lo trasmettono. Perché hanno una forte sensibilità, ma è difficile ascoltare la loro voce". Un nuovo video sull’I l va dell’ambientalista Fabio Matacchiera fa il giro della rete e riapre le polemiche. «Ho ricevuto alcune segnalazioni dai lavoratori. Nella notte tra il 3 e il 4 marzo - spiega - è stato riattivata la linea “D” dell’agglomerato che sarebbe stata ferma alcuni giorni per manutenzione. Alle 23,30 mi sono appostato e grazie alla tecnologia ad infrarossi, con una speciale telecamera di tipologia militare, abbiamo ripreso l’a re a dall’esterno. Puntavamo a dimostrare che gli impianti di abbattimento fumi dell'Ilva di Taranto non sarebbero sufficienti a contenere le emissioni, specie durante la notte».

"Le segnalazioni arrivano. Gli operai, ripeto, vogliono difendere l’ambiente e la loro salute". A ottobre dello scorso anno Fabio Matacchiera, ecologista della prima ora, ha pubblicato in rete un altro video girato con una telecamera a infrarossi nel quale riprendeva, di notte, lo stabilimento siderurgico e l’emissione di fumi durante l’attività produttiva.

Il Gruppo Riva ha querelato Matacchiera per le dichiarazioni contenute in quel video. "Non sono preoccupato perché ho raccolto sufficiente documentazione in merito alla vicenda. Aspetto il momento giusto per spiegare la mia verità". Matacchiera, ha aperto insieme ad Alessandro Marescotti di Peacelink, un altro fronte caldo nei mesi scorsi, quello delle cozze alla diossina. La polemica è montata e oggi il presidente del Fondo anti-diossina rivendica "la cautela utilizzata per esporre il caso. Non per colpa mia l’emergenza è sfuggita di mano. Insisto: non abbiamo analizzato mitili di allevamento. Non era e non è nostra intenzione danneggiare i mitilicoltori. Bisogna però prendere in considerazione subito il problema. Il 2 aprile chiamo in piazza la città, partendo dalle mamme e dai bambini del quartiere Tamburi. È invitata tutta la cittadinanza e alla marcia parteciperà il giornalista Gianni Lannes da sempre in prima linea per quel che riguarda i problemi ambientali. Noi - conclude Matacchiera - vogliamo far sentire la voce del quartiere Tamburi perché prendano coscienza del problema inquinamento e scendano in strada a manifestare».

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