Tratto da "Greenreport"
Lettere da Fukushima. Le e-mail di un “liquidatore” della Tepco...
«Se ora siamo all'inferno, tutto quello che possiamo fare è arrampicarci verso il paradiso»
The Wall Street Journal pubblica un scambio di email tra un dipendente della Tokyo Electric Power Co (tepco) che lavora negli impianti della centrale nucleare di Fukushima Daiichi e un suo collega della sede di Tokyo che svelano lo stato d'animo dei "liquidatori" che stanno lottando, probabilmente a costo della loro vita, per impedire che il disastro nucleare si trasformi in qualcosa di peggiore di Chernobyl.
Le e-mail sono state inviate mercoledì scorso, quando la situazione non era (o non veniva fatta sembrare) ancora così grave come oggi, ad una lista e-mail privata e tradotte dal The Wall Street Journal in inglese (omettendo naturalmente i nomi dei lavoratori), la Tepco ha verificato le e-mail e ne ha confermato l'autenticità
E-mail n.1
.... Volevo solo far capire che ci sono molte persone che stanno combattendo in circostanze difficili nelle centrali nucleari. Questo è tutto ciò che voglio. Piangere è inutile. Se ora siamo all'inferno, tutto quello che possiamo fare è arrampicarci verso il paradiso. Per favore guardatevi dalla forza nascosta dell'energia nucleare. Fate in modo che possiamo riprenderci. Vorrei chiedervi di continuare a sostenerci. Grazie molto
Tratto da"La Voce dell'emergenza"
Fukushima, un’altra storia di corruzione: “Quel reattore era difettoso, mi pagarono per tacere”
Queste sono cose che non sembrano essere successe in Giappone. Sono storie che ti fanno pensare che tutto il mondo è paese, che tutti rubano alla stessa maniera. Una storia di coperture ad altissimi livelli, di corruzione, quasi. E che coinvolge una delle più grandi catastrofi della storia recente, sicuramente del paese del Sol Levante: il terremoto, poi tsunami, poi allarme nucleare nella centrale di Fukushima. E per un paese che ha fatto dell’indipendenza energetica fondata sull’atomo la sua bandiera, una notizia come quella che è venuta alla luce nelle ultime ore, anche nulla di ciò che è successo fosse emerso dopo un terremoto tragico come quello dell’11 di marzo, sarebbe stato un problema.
DANNEGGIATO – Il reattore nella quarta centrale di Fukushima era compromesso. Difettoso, malfunzionante. Lo si sapeva, lo si sapeva da molto tempo, e chi lo sapeva fu pagato per stare in silenzio. Per occultare, per accomodare in totale segretezza il danno. Gli ispettori della società che gestisce l’energia per Tokyo furono distratti con cene lussuose ed altre prebende. Tutto venne messo sotto silenzio, ed emerge ora, grazie ad uno scoop di Bloomberg, ripreso anche in Italia da alcuni blog.
TRATTO DA ECOBLOG
Fukushima Daiichi, Tepco chiede aiuto ai francesi per contenere la contaminazione da plutonio
Alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi a 17 giorni dal terremoto e dallo tsunami, la situazione è ben lontana dall’essere stabilizzata. TEPCO ha chiesto aiuto ai francesi di EDF, Areva e CEA Commissariat à l’énergie atomique. Dopo il balletto delle cifre di ieri, sui livelli di radioattività e la contaminazione dell’acqua di mare, si presenta oggi un nuovo e più complesso problema: è stato rilevato plutonio nel suolo su cui sorge il reattore Nr.2.
Secondo Tepco, però, il plutonio sarebbe presente in quantità infinitesimali il che non costituirebbe pericolo per la salute...........
Spiega Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace, attraverso un comunicato stampa:
La notizia del ritrovamento di Plutonio rilasciato dalla centrale di Fukushima è agghiacciante. Il plutonio è una sostanza tossica oltre che radioattiva che se inalata o ingerita può danneggiare gravemente gli organi interni, in particolare lo scheletro, i polmoni e il fegato. Il governo del Giappone ha accusato Greenpeace di fornire dati non accurati sulla contaminazione delle aree attorno a Fukushima, ma purtroppo i nostri dati (da 7 a 10 microSivert/ora a 40 km dalla centrale) non fanno che confermare quelli del Governo della Prefettura di Fukushima . Il 27 marzo scorso, infatti, nello stesso villaggio di Iitate dove Greenpeace ha misurato questi tassi inaccettabili di radiazioni, la Prefettura di Fukushima rilevava livelli di 8,2 microSievert/ora. Il 15 marzo i valori erano di ben 44,7 microSievert/ora (www.pref.fukushima.jp/j/20-30km18.pdf ).
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Tratto da Il SOLE24ore
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