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23 marzo 2011

Putignano presenta i dati corretti sul fotovoltaico ed esempi di disinformazione.

Tratto da Putignano informatissimo.net

Putignano presenta i dati corretti sul fotovoltaico ed esempi di disinformazione...

Putignano (Ba) - Carissimi lettori questi sono dati reali del fotovoltaico attuale.

Li evidenziamo per controbattere la campagna Ecoergmediatica degli ultimi mesi condotta contro le fonti rinnovabili, e il fotovoltaico in particolare, con lo scopo di screditare l’affidabilità tecnica e le potenzialità economiche delle fonti rinnovabili e per giustificare così il ritorno all’energia nucleare.

Le reti televisive, omettono tutto quello che concerne la tecnologia solare, infatti dalle rimostranze degli addetti al fotovoltaico colpiti dal blocco improvviso del 3° Conto Energia che comporta il fermo delle attività di circa 150.000 posti di lavoro,le reti sopra menzionate non hanno mai accennato...

All’interno della Direttiva Europea 2009/28/CE, emanata per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, sono stati inseriti dal Ministro Romani dei commi che ne hanno snaturato il contenuto, andando di fatto a colpire gli investimenti del settore fotovoltaico ed eolico.

Contro questo intervento legislativo si sono mobilitate moltissime organizzazioni di categoria e ambientaliste: Aper, Assosolare, Gifi, Asso Energie Future, Legambiente, WWF, Greenpeace, Kyoto Club, Rete Imprese Italia (associazione che comprende Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), CGIL, Cisl, Uil e molte altre hanno preso posizione chiedendo al Governo di rivedere la sua decisione.

A sostenere l’intervento del Governo è la lobby del nucleare, con ENEL in testa, che ha preferito gettare discredito sulle rinnovabili diffondendo una serie di informazioni non corrette e tendenziose invece di avviare un serio confronto sulle fonti energetiche.

Ci sembra quindi opportuno fare chiarezza

OCCUPAZIONE DI TERRENO AGRICOLO

Nel decreto in questione viene inserito il limite di 1 MW per gli impianti su terreno agricolo: proposta favorevolmente accolta dalle associazioni. E’ bene però precisare che il territorio fino ad oggi occupato dal fotovoltaico è poco. .....

MAGGIORI ONERI NELLE BOLLETTE

APER è andata a fare un calcolo preciso degli impatti in bolletta delle sovvenzioni alle rinnovabili.

Considerando una bolletta media di 425 €/anno si può vedere come 31 € siano destinati alle voci A3, A2 e MCT. Dietro queste sigle si nascondono varie spese che nulla hanno a che vedere con le fonti rinnovabili:

- 5,2 € sono destinati allo smantellamento delle centrali nucleari. Considerato che le 3 centrali italiane sono state “spente” nel lontano 1987, si può facilmente intuire quale sia l’enorme spreco di denaro anno dopo anno per la messa in sicurezza e la gestione (impossibile) del problema scorie;

- 2,8 € vengono regalati alla grandi imprese energivore, come cementifici e acciaierie, per fornire loro energia a basso prezzo. L’Unione Europea ha già multato varie volte il nostro Paese perché questa è una pratica di concorrenza sleale;

- 8,4 € vengono destinati alle cosiddette “assimilabili” ovvero all’energia prodotta bruciando i rifiuti (inceneritori) e gli scarti dei processi di raffinazione del petrolio. In 9 anni sono stati spesi 33 Miliardi di € per sovvenzionare questa energia, altamente inquinante e fonte di gravissime patologie.

- Rimangono quindi meno di 15 € all’anno, pari a 1.25 €/mese, di fondi realmente spesi per le rinnovabili e solo parte di questi fondi vanno al fotovoltaico.

Poniamoci questa domanda:

Siamo disposti ad investire un caffè al mese per avere energia pulita, distribuita ovunque, scalabile e senza nessun impatto sull’ambiente e sull’uomo?

E’ bene ricordare che i costi esterni legati all’uso delle fonti fossili sono enormi: come detto, il problema delle scorie nucleari è tuttora irrisolto e vengono spesi circa 200 Milioni di euro all’anno solo per “andare avanti” in attesa di una soluzione, mentre d’altro canto i danni ambientali delle centrali termoelettriche a carbone sono enormi e si scaricano sul sistema sanitario nazionale.


In Italia non ci sono numeri precisi ma, secondo uno studio dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, sono stimabili spese di circa 12 Miliardi di euro all’anno per la cura di patologie legate agli inquinanti emessi da centrali termoelettriche
.

Se nei prossimi mesi la bolletta sarà più pesante non sarà certo per colpa del fotovoltaico ma dell’andamento del prezzo del petrolio al quale il prezzo dell’energia è strettamente legato: di contro se avessimo avuto una maggiore potenza installata da fonti rinnovabili, tale dipendenza sarebbe molto ridotta. Si dimentica poi di ricordare che il settore fotovoltaico produce gettito per le casse dello Stato e allo stesso tempo la distribuzione di incentivi ad impianti medi e piccoli significa tenere la ricchezza sul territorio.

Leggetevi direttamente sull'articolo integrale:ESEMPI DI DISINFORMAZIONE

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