La scoperta nasce dalla richiesta, avanzata lo scorso 12 marzo dall’ISPRA, d’intensificare i monitoraggi atmosferici per controllare i livelli di radioattività in seguito agli eventi che stanno coinvolgendo la centrale nucleare di Fukushima in Giappone.
I dati rilevati dalle agenzie Arpa di Piemonte, Valle d’Aosta, Bolzano e Lombardia, tra il 23 ed il 27 marzo, hanno permesso di riscontrare, in determinati campioni analizzati, la presenza di iodio 131 nell’ordine del decimillesimo o centomillesimo di Bq/m3. Valori simili a quelli riscontrati in Francia dall’Istituto di Radioprotezione e Sicurezza Nucleare tra il 24 ed il 26.
L’entità delle concentrazioni dell’isotopo radioattivo non è però tale da creare problemi essendo, secondo lo stesso ISPRA, irrilevanti dal punto di vista radiologico. Una tesi sostenuta anche dall’assessore all’Ambiente dell’Emilia Romagna, Sabrina Freda, che in seguito alle tracce di iodio 131 riscontrate nel fine settimana dalla sezione Arpa di Piacenza, ha deciso di convocare oggi un tavolo tecnico al quale hanno partecipato i rappresentanti oltre che degli assessorati regionali all’Ambiente ed alla Sanità, anche di Arpa.
“Le tracce rilevate – ha evidenziato Freda – non costituiscono nessuna preoccupazione per l’ambiente e la salute umana. Peraltro si tratta di dati in linea con quanto viene rilevato in queste stesse ore in Italia e in Europa”.
L’assessore emiliano ha inoltre assicurato che si continuerà a “monitorare la situazione quotidianamente”.
Angelo Fischetti
Ecco i valori su Ispra ambiente.gov
Tratto da Firenze.Repubblica.it
E' arrivata la nube di Fukushima:tracce radioattive anche nel terreno
Quantità minime, l'Arpat assicura: non c'è alcun pericolo. Rilevata nell'aria da sabato la presenza di iodio 131 derivato da fissione nucleare..........E la pioggia ha anche portato a terra lo iodio, il fallout è arrivato a 22 Becquerel a metro quadro, a occhio molto di più che nell’aria.
Leggi l'articolo integraleTratto da TM news
Aumenta il livello di radioattività nel mare davanti a Fukushima
Tasso di iodio radioattivo 3.355 volte superiore
alla norma. Il governo pensa di coprire con
tetti speciali i reattori
Roma, 30 mar. (TMNews) - Un tasso di iodio radioattivo 3.355 volte superiore alla norma è stato rilevato nell'acqua di mare prelevata a 300 metri a sud della centrale nucleare di Fukushima, nel nord-est del Giappone. Lo ha annunciato oggi l'azienda che gestisce l'impianto, Tepco, confermando i timori sulla contaminazione. E intanto il governo valuta una soluzione per scongiurare la catastrofe.
Si tratta del livello più alto di iodio 131 rilevato dall'inizio dell'emergenza, scattata l'11 marzo scorso dopo il sisma e lo tsunami che hanno colpito il Giappone, danneggiando l'impianto nucleare. Domenica scorsa, era stato annunciato un tasso di iodio radioattivo 1.850 volte superiore alla norma nell'acqua prelevata ad alcune centinaia di metri da Fukushima.
Tokyo, intanto, sta valutando di coprire i tre reattori danneggiati della centrale nucleare di Fukushima, per ridurre le emissioni radioattive, e di utilizzare un'autocisterna per eliminare l'acqua contaminata presente nell'impianto. Stando a quanto riferito dal quotidiano nipponico Asahi Shimbunun, il governo potrebbe ricorrere a delle coperture speciali per i tetti e le pareti degli edifici esterni dei reattori 1, 3 e 4, con l'impiego di strumenti di aerazione per scongiurare accumulo di gas e nuove esplosioni. Un altro progetto riferito dal giornale prevede di ancorare un'autocisterna nell'Oceano Pacifico, vicino ai reattori 1 e 4, per eliminare l'acqua radioattiva trovata nelle sala macchine e in un tunnel situato vicino al reattore 2, che porta all'esterno dell'edificio....
Kan ha ammesso ieri che la situazione alla centrale di Fukushima è "imprevedibile" e ha assicurato che il governo è in stato di "massimo allarme" per scongiurare una catastrofe ecologica, dopo la scoperta di plutonio nel suolo e di radioattività nell'acqua di mare.
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