Tratto da "La Voce dell'Emergenza"
Fukushima: livello iodio 131 in mare 7,5 milioni oltre limite. Tepco scarica altra acqua radioattiva
La concentrazione di radiazioni è stata rilevata su un campione di acqua prelevato prima che la società che gestisce la centrale riversasse tonnellate di acqua radioattiva nell’Oceano Pacifico. Nuovo allarme nelle zone colpite: c’è rischio di un’epidemia di tifo fluviale
Ancora allarme per le radiazioni della centrale di Fukushima. Stando a quanto riporta la stampa nipponica, lo iodio radioattivo trovato nell’acqua marina dinanzi al reattore numero 2 dell’impianto atomico è 7,5 milioni di volte superiore al limite legale. Intanto la Tokyo Electric Power Co. (Tepco,), società che gestisce la centrale, pagherà un primo risarcimento provvisorio alla popolazione dell’area attorno all’impianto.Leggi l'articolo integrale
Tratto da Ecologiae
Tratto da "La Voce dell'Emergenza"
Fukushima: livello iodio 131 in mare 7,5 milioni oltre limite. Tepco scarica altra acqua radioattiva
La concentrazione di radiazioni è stata rilevata su un campione di acqua prelevato prima che la società che gestisce la centrale riversasse tonnellate di acqua radioattiva nell’Oceano Pacifico. Nuovo allarme nelle zone colpite: c’è rischio di un’epidemia di tifo fluviale
Ancora allarme per le radiazioni della centrale di Fukushima. Stando a quanto riporta la stampa nipponica, lo iodio radioattivo trovato nell’acqua marina dinanzi al reattore numero 2 dell’impianto atomico è 7,5 milioni di volte superiore al limite legale. Intanto la Tokyo Electric Power Co. (Tepco,), società che gestisce la centrale, pagherà un primo risarcimento provvisorio alla popolazione dell’area attorno all’impianto.Leggi l'articolo integrale
Giappone, acqua radioattiva finirà in mare
Piani a dir poco pericolosi quelli della Tepco per gestire la crisi. La stessa azienda definisce una soluzione estrema quella di scaricare l’acqua radioattiva in mare a partire da domani.
Che effetti avrà sulla catena alimentare? I danni potrebbero essere immensi e anche l’idea di circoscrivere il braccio di mare che ospiterà i liquidi sporchi, è proprio il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti.
Nell’Oceano Pacifico, fa sapere la Tepco, verrebbero riversate circa 15.000 tonnellate di acqua radioattiva. La soglia di concentrazione di radiazioni che supera questo caricotossico è allarmante, pari a 100 volte il limite consentito, ovvero tollerato per la salute, che è ben diverso da innocuo, attenzione! Per la compagnia il livello è basso, ma le dichiarazioni della Tepco, la fiducia nei vertici aziendali, è crollata da tempo. E i clamorosi errori nelle rilevazioni di livelli tossici nella carne dei giorni scorsi fanno apparire la società un dilettante allo sbaraglio.
Riguardo all’inquinamento radioattivo di proposito del mare come àncora di salvezza (paradossale!), la Tepco spiega che
Acqua radioattiva è stata accumulata presso l’edificio turbine a Fukushima Daiichi, specialmente al reattore 2. C’è bisogno di rilasciare l’acqua accumulata per poter accogliere l’acqua addizionale che si sta raccogliendo. Il rilascio volontario di acqua radioattiva rientra nel tentativo di accelerare i lavori per riportare la centrale sotto controllo. Lo scarico in mare, ad ogni modo, è un piano estremo.
Piano estremo confermato da Yukio Edano, portavoce del governo nipponico........
Tratto da IL PANE E LE ROSE
La Tepco riversa in mare acqua radioattiva. Gli esperti: 'una tragedia'.
Marco Santopadre, Radio Città Aperta
04-04-2011/17:31 --- 'Il rilascio dell'acqua contaminata della centrale nucleare di Fukushima direttamente in mare é stato autorizzato alla Tepco come misura eccezionale e per i bassi livelli di radioattività''. L’asciutta e rassicurante dichiarazione è arrivata a fine mattinata – in Giappone era già sera – dal portavoce dell'Agenzia la sicurezza nucleare di Tokio, Hidehiko Nishiyama. Proprio mentre i tecnici della criticatissima Tepco – il colosso dell’energia giapponese che gestisce la centrale colpita dal sisma dell’11 marzo – cominciavano a riversare in mare circa 10.000 tonnellate di liquido radioattivo che in questi giorni ha riempito le vasche di 3 reattori ancora fuori controllo. La compagnia avrebbe deciso di svuotare le vasche in mare per riempirle poi di acqua ancora più radioattiva, proveniente da altre parti della centrale a diretto contatto con i reattori rimasti scoperti. Secondo la compagnia l’acqua gettata nel Pacifico contiene un basso livello di contaminazione, pari alla dose che può essere assorbita senza conseguenze negative dagli adulti in un anno. Ma come fidarsi di un’impresa che ha sottovalutato i rischi per anni, nascosto rapporti e studi compromettenti, evitato di pagare polizze assicurative e manutenzione ritenute troppo costose, falsificato documenti ufficiali?
Secondo molti esperti, infatti, il rilascio di acqua radioattiva nell'oceano rischia di essere una vera tragedia per l'ecosistema marino, soprattutto per le mutazioni genetiche che possono colpire i pesci per poi ripercuotersi su tutta la catena alimentare, umani compresi. Secondo molti analisti, contrariamente a quanto afferma la Tepco, la capacità del mare di diluire le radiazioni potrebbe venir meno in caso di rilascio per lunghi periodi di tempo. "Questa - afferma ad esempio il biologo marino Silvio Greco - é una vera e propria catastrofe, perché i radionuclidi agiscono sul Dna, quindi oltre alla mortalità immediata ci sono effetti a lungo termine. Quantificare il danno é molto difficile, perché gli unici studi scientifici sono stati fatti dopo i test nucleari degli anni '50, e i risultati sono segreti, ma sulla base degli effetti sull'uomo si possono ipotizzare scenari tragici". Come è noto, le radiazioni interferiscono negativamente con la riproduzione: "Il contatto con le sostanze radioattive può provocare delle 'mutazioni bizzarre' nella progenie dei pesci - spiega al National Geographic Joseph Rachlin, director of Lehman College's Laboratory for Marine and Estuarine Research di New York - che si riflettono nella loro capacità di riprodursi”.
Intanto Greenpeace ha inviato in Giappone una seconda squadra di esperti in radioprotezione per indagare sul fallout radioattivo nelle aree circostanti la centrale di Fukushima. Oltre alla contaminazione ambientale, saranno effettuati test su latte e prodotti agricoli. ''A tre settimane dal disastro ci sono ancora risposte scarse e contraddittorie da parte delle autorità: la gente é confusa e corre un reale pericolo - denuncia Rianne Teule, esperta di radiazioni per Greenpeace International - Il nostro obiettivo é fornire dati indipendenti per impedire che la verità venga nascosta''. Il Comitato Europeo per i Rischi da Radiazioni (ECRR), ricorda Greenpeace, ''ha rilasciato ieri le sue prime valutazioni: nei prossimi 50 anni la contaminazione da Fukushima potrebbe causare fino a 200.000 casi di cancro nei tre milioni di persone che vivono a meno di 100 chilometri dalla centrale. Queste stime sono comunque difficili anche perché la crisi é tutt'altro che terminata. Dopo tre settimane la TEPCO non ha ancora il controllo della centrale di Fukushima, in particolare dei reattori 2 e 3, e non è riuscita a identificare con certezza l'origine delle perdite di acqua pericolosamente radioattiva''. Ieri la Tepco aveva tentato invano di tappare una falla nel reattore con del cemento, ma oggi ha dovuto ammettere di non esserci riuscita. E che quindi materiale altamente radioattivo si sta riversando nel terreno e nelle falde acquifere.
LEGGI:Fukushima: milioni di giapponesi esposti alla radioattività. Scalia: “più vittime da radiazioni che per lo tsunami”
Fukushima, il disastro che rilancia le rinnovabili
L'impatto ambientale ed economico che il disastro di Fukushima avrà sul Giappone e i suoi abitanti è ancora difficile da valutare, le dimensioni del danno saranno chiare probabilmente solo ad anni o decenni di distanza. Quel che invece si sta manifestando già ora sono le conseguenze dell'incidente sulla politica energetica di molti paesi e sulla green economy mondiale. Conseguenze in questo caso, fortunatamente, positive.
Lo stesso Giappone ha annunciato che punterà più sulle rinnovabili, solare in primis, e meno sull'atomo. La Cina parla di ridimensionare decisamente il suo obiettivo sul nucleare e di raddoppiare quello sul fotovoltaico e ha bloccato l'approvazione dei progetti per le nuove centrali. La Germania ha frenato bruscamente sul prolungamento della vita dei propri impianti nucleari; ne ha spenti 7 provvisoriamente e accelererà con ogni probabilità sulle rinnovabili.....
Sembra lampante che parte del vuoto lasciato dal nucleare sarà colmato con rinnovabili ed efficienza energetica, e le scelte di cui abbiamo parlato riguardano proprio i mercati energetici più importanti del mondo.
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