COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

15 maggio 2011

1)Anomalie congenite: altro primato negativo di Brindisi. Di Maurizio Portaluri 2) No al Carbone:Convenzioni,montagna che partorisce il topolino

DUE IMPORTANTI CONTRIBUTI DA BRINDISI dove OPERA LA "FEDERICO II " UNA GRANDE CENTRALE A CARBONE" .
Tratto da Brundisium
Salute » 14/05/2011

Anomalie congenite: altro primato negativo di Brindisi.
Di Maurizio Portaluri

“Le anomalie congenite e la loro prevenzione primaria, per mezzo del controllo dei fattori di rischio ambientale, rappresentano un importante tema di salute pubblica”.
Così esordisce lo studio condotto da 11 ricercatori dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Lecce e di Pisa, del Reparto di Neonatologia del Perrino e della ASL di Brindisi dal titolo “Anomalie congenite totali e cardiologiche a Brindisi. Un legame con l'inquinamento ambientale?” che è stato presentato in questi giorni in un congresso medico proprio nella nostra città.
Si tratta di uno studio assolutamente nuovo nel panorama degli studi epidemiologici condotti in questa area e purtroppo conferma un primato negativo già riscontrato con gli altri tipi di ricerche sulla diffusione delle malattie (mortalità, incidenza tumorale) finora disponibili.

Si sà, le malformazioni congenite sono una spia molto precoce e molto sensibile di sostanze nocive nell'ambiente e negli organismi animali. Per questo, opportunamente e meritoriamente, i ricercatori che si sono impegnati nello studio hanno voluto far luce sulla situazione a Brindisi.

L'analisi ha riguardato le diagnosi di anomalie congenite in nati da madri residenti a Brindisi che abbiano partorito in qualunque ospedale italiano dal 2001 al 2009, nell'età da 0 a 28 giorni di vita.
Il risultato è stato confrontato con i dati della rete di sorveglianza europea sulle anomalie congenite (EUROCAT).
I risultati hanno evidenziato 176 anomalie congenite su 7644 nati vivi con una prevalenza di 230 casi su 10.000 nati vivi, maggiore di 1,18 volte rispetto al dato del registro EUROCAT (cioè il 18% in più di anomalie totali).
Per le anomalie cardiache l'eccesso rispetto al registro europeo è del 67%.

I ricercatori, nel discutere i risultati, sono ben consapevoli dei limiti del loro lavoro, tuttavia ritengono di aver dimostrato che le denunce di malformazioni congenite sono uno strumento affidabile per lo studio del fenomeno.
Inoltre prendono in considerazione gli studi disponibili in tutto il mondo sull'argomento e le correlazioni dimostrate tra diversi inquinanti (molti presenti anche a Brindisi) e le malformazioni congenite.
Infine suggeriscono misure di prevenzione primaria, “necessarie sia a livello indivisuale (consigliando alla donna prima che diventi incinta) ed a livello di popolazione (regolando le esposizioni domestiche, occupazionali e di comunità) per proteggere la donna che non sa ancora di essere incinta e condurre l'esposizione sotto il controllo degli individui”.

Non sarebbe il caso che le autorità sanitarie (Regione, ASL) istituissero un registro delle malformazioni congenite in modo da approfondire il fenomeno ed individuare precise cause su cui poter agire preventivamente?

Maurizio Portaluri
____________________
Tratto da Brundisium
Brindisi, 14/05/2011

Convenzioni, No al Carbone: "centrodestra montagna che partorisce il topolino"

La maggioranza di centrodestra sulle convenzioni con l’Enel dopo due anni di silenzi, di consigli comunali monotematici andati deserti, ha come la Montagna partorito ieri il classico topolino, ovvero un documento sulle convenzioni con l’Enel che è una resa incondizionata della classe politica che amministra da ben 7 anni il Comune di Brindisi , agli interessi dell’Enel.
In questo documento si chiede timidamente una riduzione del 10% del carbone rispetto ai valori di massimo utilizzo dello stesso, in pratica si dà oggi ad Enel la possibilità di incrementare i quantitativi di carbone rispetto al 2010. Inoltre si apre la porta alla combustione dei rifiuti a Cerano.
Tutto qui per il resto niente, parole vuote, proclami ai quali in Città nessuno ormai crede più.
Una città morente che assiste da mesi al balletto indecente delle firme sulla mozione di sfiducia chiesta dal Sindaco Mennitti per il Presidente del Consiglio Pennetta. Mentre la crisi avanza i disoccupati aumentano insieme al degrado ambientale basti pensare al disastro della Costa Nord, alle torce del petrolchimico, alle indagini sulle acque reflue della SFIR, al sequestro dell’area Micorosa.
Il documento della maggioranza nella sua pochezza è offensivo per la città che ha bisogno di ben altre proposte e a questo punto di ben altra classe politica
Come movimento No al Carbone ribadiamo le nostre proposte costruite sui bisogni di un territorio massacrato dagli interessi della grande industria chimico energetica e che oggi paga un prezzo altissimo in termini di disoccupazione, degrado ambientale e salute pubblica.
Riduzione del 30% del carbone a Cerano rispetto ai valori riportati in sede di domanda AIA quindi quantità non superiori a 4 milioni di tonnellate;
No al CDR a Cerano e No ai Termovalorizzatori; Si alla raccolta differenziata al riuso e riciclo come impostazione per il ciclo dei rifiuti;
Riconversione a Gas della Centrale Edipower o sua chiusura;
Recupero di Costa Morena e realizzazione del molo carbonifero nel porto esterno;
Indagine Epidemiologica a Brindisi e Provincia per conoscere e monitorare lo stato di salute della popolazione;
Ricadute economiche dalla presenza dell’Enel quantificabili in 20 milioni di euro all’anno da destinare a politiche sociali;
Apertura di un tavolo di convenzioni con Enipower

Questi sono i principali punti con i quali avvieremo un confronto con tutti i cittadini i movimenti e le associazioni.

COMUNICATO MOVIMENTO NO AL CARBONE - BRINDISI

Nessun commento: