Terna, Enel e l’inutile Porto Tolle
Come era prevedibile il governo ha scelto di prendere tempo, senza sciogliere il nodo che sta alimentando da alcune settimane a questa parte un durissimo scontro tra Terna, il gestore nazionale delle rete elettrica e l’Enel, il principale produttore......
Sull’argomento è intervenuta oggi anche l’Enel, tornando a ribadire per bocca dell’amministratore delegato Fulvio Conti che ha poi aggiunto: “In Italia abbiamo fatto molti investimenti e c’è un eccesso di capacità disponibile per far fronte a ogni emergenza e c’è una forte crescita delle rinnovabili che con una migliore e più ampia tagliatura di rete si potrà portare a fruizione di tutti i consumatori”. “Quindi – ha concluso il numero uno di Enel – si facciano le reti quando sono necessarie
perché c’è un’abbondanza di riserve e di capacità a disposizione su tutto il sistema”.
Affermazioni sorprendenti, se si pensa che appena pochi giorni fa, commentando lo stop alla centrale a carbone di Porto Tolle decisa dal Consiglio Stato, l’Enel aveva reagito lamentando il rischio di gravi problemi di approvvigionamento per la rete nazionale e denunciando danni gravissimi per il sistema energetico del Paese.
“Le parole di Conte – commenta Edoardo Zanchini di Legambiente – sono la conferma che Porto Tolle non serve al Paese, i ripetuti pianti di Enel sulla presenuta arretratezza del nostro sistema di produzione sono smentiti dal suo stesso amministratore delegato”. “Riconvertire Porto Tolle a carbone – conclude Zanchini – è negli interessi dell’Enel, non del sistema”.
Leggi l'articolo integrale su La Repubblica
Leggi anche su La Repubblica
Terna-Enel, scontro sulle rinnovabili
________________
Tratto da GreenreportWorld Energy Outlook 2010 dell'Iea: «Emissioni di CO2 record»
Heddegaard: «Il mondo è molto lontano dal raggiungere l'obiettivo di un aumento massimo di più di 2 gradi»Crescono le emissioni nei Paesi emergenti, ma quelle pro-capite Ocse sono ancora molto più alte che in Cina ed India
La Commissaria europea per l'azione climatica, Connie Heddegaard, è molto preoccupata per le cattive notizie che arrivano sul fronte delle emissioni di gas serra dal World Energy Outlook 2010 dell'Iea: «Le emissioni di carbonio sono ai massimi livelli nella storia, secondo le ultime stime dell'Intenational energy agency.
Queste cifre significano che il mondo è molto lontano dal raggiungere l'obiettivo di prevenire un aumento della temperatura di più di 2 gradi Celsius. Viene da chiedersi di quante altre preoccupanti cifre il modo abbia bisogno. Le promesse fatte dai leader del mondo a Copenhagen e Cancun di rimanere sotto dei 2 gradi di riscaldamento bisogna siano urgentemente seguite da ulteriori azioni.
....L'Europa si è impegnata ad un ambizioso programma di azione per il clima. Ci aspettiamo che i nostri partner facciano altrettanto».
Ma è proprio quello che sembra stiano facendo secondo il comunicato dell'Iea non a caso intitolato "La prospettiva di limitare l'aumento globale della temperatura a 2° C è sempre più fosca». Secondo l'agenzia nel 2010 le emissioni di CO2 hanno raggiunto un livello record: l'80% delle emissioni previste nel 2020 con gli impiantio di produzione di energia già costruiti. «Le emissioni di CO2 connesse al consumo energetico, nel 2010 sono state le più alte della storia».
Infatti, dopo un calo nel 2009, dovuto alla crisi finanziaria globale, le emissioni sarebbero arrivate al record di 30,6 gigatonnellate (Gt), con un aumento del 5% rispetto al precedente anno record: il 2008, quando si raggiunsero le 29,3 Gt....
Insomma, siamo in guai grossi, come spiega Birol: «Le nostre stime più recenti sono un altro campanello d'allarme. Il mondo è incredibilmente vicino al confine del livello di emissioni che non dovrebbe essere raggiunto entro il 2020, se vogliamo raggiungere il target dei 2° C. Data la contrazione dei margini di manovra nel 2020, a meno che decisioni coraggiose e decisive non siano prese molto presto, sarà estremamente difficile riuscire a raggiungere questo obiettivo globale concordato a Cancun».
Il rapporto evidenzia che il 44% delle emissioni di CO2 stimate nel 2010 provengono dal da carbone, il 36% dal petrolio e il 20% dal gas.
Leggi l'articolo integrale su Greenreport
Leggi anche su EcologiaeInquinamento: 2010 anno record per emissioni CO2
Ci eravamo illusi lo scorso anno che le emissioni avessero cominciato a calare, ed invece ciò era dovuto soltanto alla crisi economica. Ora che la produzione industriale è (lentamente) ripartita, le emissioni riprendono la loro corsa ad un ritmo se possibile ancora superiore a quello del passato, facendo registrare nel 2010 il record di inquinamento: 30,6 miliardi di tonnellate di CO2 emesse in un solo anno solare.Leggi l'articolo integrale
Un breve aggiornamento sulla Centrale Tirreno Power........
Sabato 21 maggio,dopo circa 4 mesi di inattività , è ripartito il gruppo a carbone che era fermo dal 14 gennaio .
Per cui per nel breve periodo dal 21 maggio al 28 hanno funzionato contemporaneamente sia i due gruppi a carbone che il turbogas.
Domenica 29 è stato spento l'altro gruppo a carbone,quello a destra nell'immagine, ed è tuttora spento .
Tratto da Savona News
Il neosindaco di Napoli sostenne le 10 domande a De Benedetti che aveva come avvocato Pisapia: se il vento è cambiato davvero Ingegnere, ora tolga sta roba da Vado
Giuliano Pisapia, neosindaco di Milano e Nicky Vendola, leader di Sinistra ECOLOGIA e Libertà, convinceranno l'Ingegnere a rispondere alle 10 domande, e soprattutto a compiere
un passo di Civiltà su Vado Ligure?
La nostra provincia dall'Ing. De Benedetti - tessera nr.1 del PD, garbato ma sostanzioso sostenitore di SEL, e cliente dell'Avvocato Giuliano Pisapia - attende tuttora la risposta alle 10 domande sul carbone a Vado Ligure.
"Il vento cambia davvero" è lo slogan (bello) col quale Pisapia ha stravinto nella capita le morale del nostro Paese. Vorremmo che cambiasse davvero, col suo carico di inquinamento a carbone, anche nella nostra provincia. Giusto per coerenza.
Giusto per coerenza. De Magistris: In Italia vi sono, purtroppo, tante, troppe realtà simili a quella di Savona, dove i cittadini sono puntualmente estromessi, mortificati e posti di fronte al falso ricatto di dover scegliere tra il sacrosanto diritto a vivere in ambiente sano e il progresso e lo sviluppo economico della loro regione...
Il Nuovo sindaco di Napoli,De Magistris così scrisse su Tirreno Power
"Unisco con convinzione la mia voce a quella di tanti uomini e donne, associazioni, movimenti, rappresentanti del mondo medico e scientifico e consigli comunali , mobilitati in questa vostra "battaglia di civiltà e per la vita" che da oggi diventa anche mia"
Con queste parole in risposta e a sostegno delle 10 domande rivolte dalla Libreria Ubik e da qualche organo di informazione all'ing. Carlo De Benedetti, a proposito del progetto di ampliamento a carbone della centrale di Vado Ligure
"In Italia vi sono, purtroppo, tante, troppe realtà simili a quella di Savona, dove i cittadini sono puntualmente estromessi, mortificati e posti di fronte al falso ricatto di dover scegliere tra il sacrosanto diritto a vivere in ambiente sano e il progresso e lo sviluppo economico della loro regione.
Dobbiamo spezzare questa ignobile propaganda: un’alternativa è possibile.
Dobbiamo opporci a questa arida logica del profitto, che non credo possa essere attribuita alla volontà di un solo uomo, ma ad un intero, complesso sistema che fa del dio denaro l’unico parametro di valutazione e non si ferma neanche di fronte ad agghiaccianti cifre di morte…
Dobbiamo, tutti insieme, rimpadronirci della Politica, quella vera:ridiventare protagonisti, opporci a situazioni che non sono ineluttabili, ma decidere noi in quale mondo vogliamo che vivano i nostri figli !"
Luigi De Magistris
Nessun commento:
Posta un commento