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12 maggio 2011

BREVI CENNI E ATTUALITA' DI POLITICA ENERGETICA:ESSERE RESPONSABILI,ESSERE PER LE ENERGIE PULITE E SICURE.

BREVI CENNI E ATTUALITA' DI POLITICA ENERGETICA
Tratto da Ticino libero
ESSERE RESPONSABILI,ESSERE PER ENERGIE PULITE E SICURE

Dire sì all’iniziativa popolare “Per un’AET senza carbone!” è una scelta di responsabilità. Responsabilità verso l’ambiente. Responsabilità verso la salute di chi vive nei pressi di una centrale a carbone e verso i lavoratori, spesso minorenni, che estraggono la materia prima dalle miniere dell’America latina. Responsabilità verso le generazioni future.

Non era però necessario arrivare a questo punto. Già un anno fa il Gran Consiglio avrebbe potuto opporsi all’investimento dell’Azienda elettrica ticinese (AET) nella centrale a carbone di Lünen. Non lo ha fatto....

Un no del Ticino, nel 2010, avrebbe potuto bloccare la costruzione della centrale di Lünen. Ora quelle stesse persone che hanno sostenuto la centrale nel 2010 ci dicono: “adesso è troppo tardi, la centrale verrà costruita con o senza AET.” Questo è vero, ma ciò non vuol dire che sono venute meno le nostre ragioni per dire di no, espresse già nel rapporto di minoranza della Commissione Energia che ho presentato nel febbraio 2010 assieme al collega Graziano Pestoni (PS):

  1. Dal profilo energetico, questa scelta si scontra con impegni che la Svizzera ha assunto nel contesto europeo e mondiale per la riduzione delle emissioni di CO2. È più ragionevole puntare sulle energie rinnovabili e il risparmio energetico. Ticino rinnovabile, un documento del PS elaborato nel 2009 da Rudolf Rechsteiner, un esperto in materia di energia, dimostra che l’approvvigionamento energetico del Cantone può essere assicurato senza far ricorso a fonti inquinanti come il carbone.
  2. Dal profilo ambientale, si tratta di essere solidali con la popolazione, specialmente bambini, che sarà direttamente colpita dalla nuova centrale a carbone a Lünen.
  3. Dal profilo sociale e etico, preoccupa il fatto che alcune ditte che fornirebbero la materia prima (carbone) avrebbero sfruttato il lavoro minorile, come lo dimostrano i rapporti di alcune organizzazioni non governative.
  4. Dal profilo finanziario, infine, la produzione di CO2 diventerà sempre più cara a causa dei certificati di emissione che si dovranno acquistare a partire dal 2013. La redditività dell’investimento di AET è quindi tutt’altro che sicura.

Perché diciamo di no al controprogetto? Primo, perché se passa il controprogetto il Ticino, attraverso AET, rimarrebbe con le mani nel carbone per almeno 25 anni e ciò è inaccettabile dal profilo ambientale, etico e sociale! Secondo, perché si tratta di un’operazione di facciata, di una farsa: nessuno ci garantisce che alla fine il controprogetto produrrà un beneficio netto per quanto riguarda la promozione di energie rinnovabili e di misure di risparmio energetico in Ticino. Dai rapporti d’attività annuali di AET si deduce infatti che già adesso l’azienda intende investire diversi milioni di franchi, nei prossimi anni, nel risparmio energetico e le energie rinnovabili. Ma nessuno la obbliga a farlo.

Perciò, se il controprogetto passerà in votazione popolare, la logica commerciale porterebbe AET a dedurre dagli investimenti previsti la parte che corrisponde a quanto essa dovrà versare al fondo cantonale per energie rinnovabili. Nel caso peggiore, AET potrebbe addirittura limitarsi a versare solo i contributi obbligatori, previsti dal controprogetto, e nulla di più.

Nenad Stojanovic
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Tratto da Green biz

Rinnovabili: entro il 2050 potrebbero coprire l'80% del fabbisogno energetico mondiale

Quasi l’80% del fabbisogno energetico mondiale potrebbe essere coperto dalle rinnovabili entro il 2050 se solo queste fonti fossero sostenute da politiche pubbliche adeguate. E’ quanto afferma lo Special Report on Renewable Energy Sources and Climate Change Mitigation”, presentato ad Abu Dhabi, dove si è riunito l’IPCC (Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici).

Come spiega una nota, si tratta dei risultati frutto dello studio di 120 ricercatori, che hanno collaborato con lo stesso IPCC e che hanno anche indicato che la crescita della penetrazione delle rinnovabili potrebbe portare ad un taglio di gas serra pari al risparmio di 220-560 miliardi di tonnellate di CO2 tra il 2010 e il 2050.

“Il report mostra come il vero argomento chiave non è tanto la disponibilità delle risorse, quanto le politiche pubbliche che decideranno se ridurre o lasciare espandere il potenziale delle rinnovabili nei prossimi decenni. I Paesi in via di sviluppo hanno un ruolo fondamentale in questo scenario futuro, basti pensare ai luoghi in cui 1,4 miliardi di persone non hanno ancora accesso all’elettricità, anche se ci sarebbero le condizioni migliori per lo sviluppo delle rinnovabili”.
Leggi l'artcolo integrale
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Tratto da Rinnovabili.it

Il lato green del post Fukushima

Giappone, sull’energia si ricomincia dalle rinnovabili

Il primo ministro Naoto Kan ha rivelato che il governo metterà a punto una nuova politica ponendo maggiormente l’accento sullo sviluppo delle fonti rinnovabili come l’energia solare e quella eolica...
il Governo intende promuovere le energie rinnovabili e creare una società dell’energia più efficiente. Sono i due nuovi pilastri per la nostra politica energetica, ha detto il premier citando l’eolica, il solare e le biomasse come le alternative da percorrere. D’altra parte le fonti rinnovabili, e per la precisione l’eolico, ha dato una grande dimostrazione durante la catastrofe sismica. Terremoto e tsunami non hanno infatti intaccato gli aerogeneratori del paese, neppure l’impianto semi-offshore di Kamisu, localizzato a 300 km dall’epicentro del sisma.
Leggi l'articolo integrale
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Rapporto della Commissione Etica istituita dalla Merkel
Roma, 11 maggio - La Germania può e deve chiudere tutti i suoi reattori nucleari entro il 2011. E' la conclusione della Commissione Etica incaricata dal cancelliere Angela Merkel di valutare i pro e i contro dell'energia atomica, che presenterà il suo rapporto definitivo a fine mese (QE 3/5).
Indiscrezioni riportate oggi dai quotidiani Frankfurter Allgemeine e Spiegel Online rivelano che la Ethikkommission avrebbe già deciso il pollice verso per l'atomo nei prossimi 10 anni


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E IN LIGURIA......


"LIGURIA: BURLANDO, DOBBIAMO PUNTARE SU RINNOVABILI"

“Inoltre – ha concluso Burlando – la Regione ha intenzione di dare un ulteriore impulso al fotovoltaico, per fare in modo che la Liguria, dove non manca il sole e il vento, possa costruire una massa critica sul fronte delle energie pulite”.

Le linee di sviluppo per i prossimi anni saranno tre: come consumare meno e meglio, come produrre energia in modo pulito e come cambiare il quadro normativo. La stessa comunità europea sostiene l'importanza di raggiungere, entro il 2020, il 20% di risparmio energetico, il 20% in più di energie rinnovabili e 20% in meno di emissioni in atmosfera.

L'occasione di trasformare la Liguria in esempio nazionale non sfugge al presidente Claudio Burlando.... In Liguria il sole c'è, il vento non manca, le intelligenze neppure: possiamo davvero provare a fare qualcosa".(tratto da Regione Liguria)

Considerazione di Uniti per la Salute

In Liguria il sole c'è, il vento non manca, le intelligenze neppure: possiamo davvero provare a fare qualcosa"ma per cortesia PARLATE BENE MA AGITE DI CONSEGUENZA:
BASTA CARBONE .

Non potete pensare di produrre energia pulita e poi AUTORIZZARE UN ULTERIORE AMPLIAMENTO A CARBONE


SE DAVVERO VOLETE ESSERE ALL'AVANGUARDIAe diventare un esempio in positivo NON INCATENATECI AD ALTRI 40 ANNI DI CARBONE.


COME BEN SAPETE LE ALTERNATIVE ESISTONO E SONO ALLA NOSTRA PORTATA!!!!!BASTA SOLO METTERE DAVVERO IN PRATICA E NON SOLO NEGLI INTENTI......
Se si fosse realmente voluto costituire una massa massa critica sul fronte delle energie pulite si sarebbe necessariamente dovuto mantenere fede agli impegni presi con i cittadini e mantenere la delibera contraria all' ampliamento a carbone della centrale TIRRENO POWER .
LA STRADA ERA TRACCIATA.

ANCHE SUL NOSTRO TERRITORIO ESSERE RESPONSABILI E', ORA PIU' CHE MAI , ESSERE DAVVERO PER LE ENERGIE PULITE E SICURE E CHIUDERE DEFINITIVAMENTE LE PORTE AD ALTRO CARBONE.

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