Ozono: è l'Italia lo Stato più inquinato secondo l'EEA
Ozono, un male che uccide ogni anno 21 mila persone e causa 14 mila ricoveri legati a problemi respiratori. Silenzioso e letale, l'inquinamento che lo provoca è più dannoso di qualunque chiacchierato batterio killer. Ancor più in Italia, dove i livelli di inquinamento raggiunti negli ultimi anni hanno destato l'allarme dell'Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA).Se infatti questo gas è così prezioso per proteggere la Terra e il suo buco è uno delle questioni ambientali più dibbattute, se disperso nell'atmosfera provoca danni alla salute dell'uomo, come ogni anno avverte anche la campagna di Legambiente "Ozono ti tengo d'occhio". E anche per l'EEA l'ozono è un sorvegliato speciale. Per questo l'agenzia europea ha di recente pubblicato un rapporto da cui emerge che tutti i Paesi europei hanno oltrepassato i limiti imposti, con una media giornaliera di circa 120 microgrammi di ozono per metro cubo di aria.
L'Agenzia per l'Ambiente ha inoltre messo a disposizione di tutti la mappa online per controllare i livelli di ozono in tutta Europa, anche la propria città.
In Europa. Nel periodo compreso fra il 24 giugno e il 22 luglio dello scorso anno, nessuno degli Stati dell’Unione Europea è riuscito a rispettare i limiti alle emissioni previsti. Soprattutto le aree mediterranee, dunque Italia, seguita da Spagna, Portogallo, Grecia e Francia hanno fatto registrare massicci aumenti.
Tra questi, il nostro paese è in testa per il numero di giorni di sforamento del limite.
In Italia. Come spesso accade, otteniamo primati ben poco lodevoli.
Noi italiani infatti nel 2010, siamo stati l'unico paese ad aver superato la soglia limite per oltre 50 giorni (54 giorni). La situazione più allarmante è stata registrata nella provincia di Lecco, a Valmadera, dove il record è stato di 240 microgrammi per metro cubo ottenuto per 4 giorni.In particolare, i dati hanno assegnato la maglia nera all’Italia. In generale, dunque, la maglia nera va alle città del Nord, tra cui Milano, Monza, Novara, Bergamo e Padova, seguite da quelle del centro come Perugia e Terni e al sud da Siracusa.
Visti i dati davvero allarmanti, da parte dell'EEA è giunto un invito ai paesi europei ed all'Italia in particolare per cercare di arginare la situazione, riducendo l’inquinamento. Ognuno può fare la sua parte. Come? Leggi qui
Francesca Mancuso
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E I Valori dell' OZONO: A QUILIANO AUMENTANO CON LA CALURA...
Noi a Quiliano gravitanti sotto una GRANDE CENTRALE A CARBONE abbiamo in estate ,DEI RAGGUARDEVOLI VALORI DI OZONO .
del Piano di risanamento della qualità dell’aria;
Restiamo in attesa di opportuni provvedimenti a tutela della nostra salute e del nostro ambiente ed inoltre CI SEMBRA INDISPENSABILE CHE LA POPOLAZIONE SIA CORRETTAMENTE INFORMATA SECONDO LE NORME DI LEGGE IN VIGORE.
Secondo noi cittadini,si "sarebbe dovuto e potuto" tutelare MAGGIORMENTE il nostro FONDAMENTALE diritto alla salute NON AUTORIZZANDO L' ULTERIORE POTENZIAMENTO A CARBONE.
Tratto da Ambiente in Liguria ACCESSO AGLI INDICATORI STATISTICI GIORNALIERI DI QUALITA' DELL'ARIA: ricerca avanzata
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Ecco alcuni valori della centralina di Quiliano relativi al 26 giugno
26/06/2011 11:00 | 26/06/2011 12:00 | 130 | ||
26/06/2011 12:00 | 26/06/2011 13:00 | 135 | ||
26/06/2011 13:00 | 26/06/2011 14:00 | 149 | ||
26/06/2011 14:00 | 26/06/2011 15:00 | 152 | ||
26/06/2011 15:00 | 26/06/2011 16:00 | 157 | ||
26/06/2011 16:00 | 26/06/2011 17:00 | 162 | ||
26/06/2011 17:00 | 26/06/2011 18:00 | 162 | ||
26/06/2011 18:00 | 26/06/2011 19:00 | 160 | ||
26/06/2011 19:00 | 26/06/2011 20:00 | 137 |
27/06/2011 11:00 | 27/06/2011 12:00 | 138 | ||
27/06/2011 12:00 | 27/06/2011 13:00 | 154 | ||
27/06/2011 13:00 | 27/06/2011 14:00 | 158 | ||
27/06/2011 14:00 | 27/06/2011 15:00 | 151 | ||
27/06/2011 15:00 | 27/06/2011 16:00 | 157 | ||
27/06/2011 16:00 | 27/06/2011 17:00 | 156 | ||
27/06/2011 17:00 | 27/06/2011 18:00 | 146 | ||
27/06/2011 18:00 | 27/06/2011 19:00 | 150 | ||
27/06/2011 19:00 | 27/06/2011 20:00 | 122 |
Altro che rinnovabili...Nel delta del Po si torna all'Ottocento
Incredibile, anziché andare avanti qui torniamo indietro...Tanto indietro da risalire ai tempi della prima rivoluzione industriale: a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, alle porte della nostra "civile" Emilia-Romagna, Enel intende riconvertire la sua centrale ad olio combustibile in una centrale a carbone da 1960 MW! È un segnale sconfortante di come nel campo dell'energia si continui a guardare al passato anziché al futuro. Ma, ovviamente, la preoccupazione è grande anche per le pesantissime ripercussioni sulla qualità dell'aria nella zona. Sappiamo tutti che la Pianura Padana è già oggi una delle zone più inquinate d'Europa, senza bisogno di una nuova fonte di smog.
Anche se la centrale sorge su territorio della Regione Veneto, certo non possiamo sperare che i fumi inquinanti si fermino sulle sponde del Po. Per questo sollecitiamo un intervento del Presidente Vasco Errani, che è anche Presidente della Conferenza Stato-Regioni, perché si faccia portatore di una richiesta lungimirante di investimenti nel Parco del Delta del Po che siano orientati allo sviluppo del turismo, dell'agricoltura e della pesca nel massimo rispetto dell'ecosistema della zona e della sostenibilità delle attività.
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