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16 luglio 2011

1)Islanda, quando il popolo sconfigge l'economia globale2)COSI' VA IN ITALIA.......... PERICOLI IN AGGUATO SOTTO L'OMBRELLONE....

Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d'oggi? Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall'altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?

Tratto da IL CAMBIAMENTO

Islanda, quando il popolo sconfigge l'economia globale
Lontano dai riflettori : L'hanno definita una 'rivoluzione silenziosa' quella che ha portato l'Islanda alla riappropriazione dei propri diritti.
Sconfitti gli interessi economici
di Inghilterra ed Olanda e le pressioni dell'intero sistema finanziario internazionale, gli islandesi hanno nazionalizzato le banche e avviato un processo di democrazia diretta e partecipata che ha portato a stilare una nuova Costituzione.

di Andrea Degl'Innocenti - 13 Luglio 2011

Una rivoluzione silenziosa è quella che ha portato gli islandesi a ribellarsi ai meccanismi della finanza globale e a redigere un'altra costituzione

Oggi vogliamo raccontarvi una storia, il perché lo si capirà dopo. Di quelle storie che nessuno racconta a gran voce, che vengono piuttosto sussurrate di bocca in orecchio....... È la storia di una delle nazioni più ricche al mondo, che ha affrontato la crisi peggiore mai piombata addosso ad un paese industrializzato e ne è uscita nel migliore dei modi.

Consigliamo a tutti la lettura del molto istruttivo articolo su IL CAMBIAMENTO DI CUI RIPORTIAMO IL FINALE:

Ed eccoci così arrivati ad oggi. Con l'Islanda che si sta riprendendo dalla terribile crisi economica e lo sta facendo in modo del tutto opposto a quello che viene generalmente propagandato come inevitabile. Niente salvataggi da parte di Bce o Fmi, niente cessione della propria sovranità a nazioni straniere, ma piuttosto un percorso di riappropriazione dei diritti e della partecipazione.

Lo sappiano i cittadini greci, cui è stato detto che la svendita del settore pubblico era l'unica soluzione. E lo tengano a mente anche quelli portoghesi, spagnoli ed italiani. In Islanda è stato riaffermato un principio fondamentale: è la volontà del popolo sovrano a determinare le sorti di una nazione, e questa deve prevalere su qualsiasi accordo o pretesa internazionale.

Per questo nessuno racconta a gran voce la storia islandese.

Cosa accadrebbe se lo scoprissero tutti?


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COSI' VA INVECE IN ITALIA..........

PERICOLI IN AGGUATO SOTTO L'OMBRELLONE........
.....Sembra proprio che i cittadini debbano prendere atto che l'ambiente non può essere difeso dalle istituzioni. Dipende da loro pretenderlo, vigilare, organizzarsi e sostenersi in ogni parte del territorio.

Tratto da Peacelink

Norme estive anti-ambiente: questa volta a Porto Tolle ...

Il Governo reinterviene sul Decreto urgente sulla "stabilizzazione finanziaria” ed ecco il nuovo art. 35, che neutralizza una sentenza di annullamento e consente di utilizzare l'alimentazione a carbone nella centrale ENEL
14 luglio 2011 - Lidia Giannotti

Gli obblighi a tutela dell'ambiente sono un impaccio. Non hanno padre, e nessun interesse forte che ci speculi. Sono quindi destinati a una vita breve. Nessuno si ricorderà di loro e scompariranno in una notte d'estate.

ALLA RICERCA DI DIRETTIVE IN SCADENZA E MANOVRE FINANZIARIE URGENTI

Sembra che uno degli esercizi più frequenti, quando si tratta di "ritoccare" la legislazione sull'ambiente, sia quello di trovare una buona locomotiva che passi veloce, talmente veloce da nascondere quello che trasporta.

L'anno scorso è andata così per i limiti di una sostanza cancerogena come il benzo(a)pirene, in gran parte di origine industriale. Il limite già da anni era fissato in 1 nanogrammo, calcolandone la concentrazione in un metro cubo di aria. All'improvviso ne è stata sospesa l'applicazione. Lo si è fatto inserendo una norma in un testo di legge da approvare in fretta, poiché recepiva - a termini scaduti - una direttiva europea..

E quest'estate?

Possiamo trovare un buon esempio leggendo un articolo della manovra finanziaria appena approvata dal governo (in attesa di conversione in parlamento): i commi 8 e 9 dell'art. 35.....
Grazie alla modifica di un articolo in una legge del 2009 - il decreto-legge 5/2009 - viene meno un altro obbligo: quello di applicare, in determinate circostanze, alcune regole del procedimento di Valutazione d'impatto ambientale....
Sembra proprio che i cittadini debbano prendere atto che l'ambiente non può essere difeso dalle istituzioni.
Dipende da loro pretenderlo, vigilare, organizzarsi e sostenersi in ogni parte del territorio.

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LEGGI ANCHE SU PEACELINK
Comunicato stampa

La Regione Puglia ha accumulato 29 mesi di ritardo sul campionamento in continuo della diossina: perché? Quando partirà esattamente?

Non ci sembra di essere pretestuosi e intempestivi se chiediamo di applicare una legge della Regione dopo 29 mesi di ritardo. Ricordiamo che la decisione sul campionamento in continuo doveva essere presa dall'inizio del 2009
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Leggi su Peacelink

Regione Puglia: due regali all'Ilva

La Regione ha fatto finta di coinvolgere le associazioni ma poi ha gestito tutto da sola a porte chiuse con risultati pessimi
13 luglio 2011 - Alessandro Marescotti (Presidente Peacelink)

Cosa ha detto la Regione alla Conferenza dei Servizi del 5 luglio scorso sull'autorizzazione AIA dell'Ilva? Dopo essere rimasta inaccessibile per giorni finalmente oggi è scaricabile da Internet la delibera della Giunta Regionale pugliese che rappresenta la posizione della Regione in quella Conferenza dei Servizi.

La si può trovare su http://www.regione.puglia.it/index.php?page=delibere&opz=view&id=4124

Ma, adesso che se ne può finalmente leggere il testo, lo sconcerto è davvero grande. Vengono infatti offerti due "regali" all'Ilva.

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Tratto da Agenzia Radicale

Taranto, inquinamento a norma di legge
....Sono passati 194 giorni e Taranto resta la città più inquinata d'Italia, oggi messa completamente in ginocchio dal rinnovo dell'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), incassato dalla famiglia Riva con soddisfazione, ed un sospiro di sollievo. Si scrive Aia, si legge inquinamento a norma di legge (dati ufficiali classificati “segreto industriale” dalla stessa Ilva).
Le ultime torride settimane pugliesi hanno visto protagonisti molti attori che ruotano attorno al caso Ilva: in primis il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Taranto, che in una relazione del 24 giugno scorso ha chiesto esplicitamente alla procura di Taranto l'emissione di un provvedimento cautelare: il sequestro degli impianti Ilva.
Il 26 giugno la Procura annuncia di non aver accolto la richiesta dei Carabinieri, documentata da fotografie, dati, video sulle emissioni,
i quali tuttavia confermano le ipotesi di reato a carico dei titolari e dei dirigenti del polo tarantino: disastro colposo, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, avvelenamento di sostanze alimentari, danneggiamento aggravato di beni pubblici, riversamenti di sostanze pericolose ed inquinamento atmosferico.....

Il “premio” che le istituzioni hanno garantito ai Riva è stata l'Aia, l'Autorizzazione Integrata Ambientale, la certificazione dell'abbattimento delle emissioni inquinanti, ottenuta con firma del Ministro Prestigiacomo il 5 luglio scorso. Autorizzazione che la legge regionale potrebbe vanificare, si legge sul sito del Ministero, che lancia frecciate in pieno stile “scontro istituzionale”,
ma che in verità vede tutti d'amore e d'accordo sul permettere il perpetrare dell'avvelenamento certificato da più parti e continuamente ignorato dalle istituzioni.

......Un compromesso, quello tra le istituzioni e la proprietà, schiavo di un ricatto occupazionale da 13mila posti di lavoro, che tuttavia garantisce a Taranto, ed all'Ilva, la nomea di polo siderurgico più inquinante in Europa.
Un ricatto che tuttavia non si esaurisce con l'eventuale chiusura degli impianti: 137mila nanogrammi di benzoapirene respirati ogni giorno dagli operai, a fronte di un valore-soglia per persona di un nanogrammo, sono solo uno dei veleni di Taranto:
se il lavoro nobilita l'uomo, tutto questo nobilita la morte?

ANDREA SPINELLI BARRILE
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____________A CHI TOCCHERA' ORA !____________


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