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03 agosto 2011

1)La modifica della governance ambientale in un mondo che cambia.2)"CARBONE SEMPRE PIU' SPORCO..":I VELENI DELLA FEDERICO II TRA GLI AGRUMETI CALABRI.

Tratto da Arpat

I cambiamenti climatici, la crescita dei consumi e l’urbanizzazione, uso sempre maggiore di risorse e nuovi rischi per la salute sono solo alcune delle pressioni globali che il mondo dovrà affrontare nel 21 ° secolo. Questi sono i risultati della valutazione svolta dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) sulle tendenze globali.

La modifica della governance ambientale in un mondo che cambia.

Cambiare la politica ambientale

Le pressioni sull'ambiente sono sempre più interconnesse e globalizzate, e richiedono un nuovo tipo di governance ambientale. L'EEA ha pubblicato un rapporto a supporto di una la valutazione globale dei Megatrends.
Esso descrive come gli attori non statali come le società multinazionali (MNC), le organizzazioni non governative (ONG) e le organizzazioni scientifiche sono sempre più coinvolti nella governance globale.
Questi attori relativamente nuovi prendono e parte alla definizione, negoziazione e attuazione della politica a livello locale, regionale e globale.

Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'EEA, ha dichiarato:......
"Tutti i tipi di organizzazioni dovrebbero essere coinvolte nella protezione dell'ambiente, in particolare quando i problemi ambientali diventano più complessi e interconnessi. Tuttavia, questo cambiamento nella natura della governance porta anche nuove sfide, per quanto riguarda le fonti di prova utilizzate nel processo decisionale. "
Nuove sfide all'orizzonte
Il rapporto mette in evidenza alcune sfide globali:
  • Carenze di risorse - l'Unione europea ha identificato 14 materiali che possono essere critici nei prossimi 10 anni: ne comprendono diverse che sono essenziali per l'hi-tech, come il gallio (usati nel settore fotovoltaico e microchip), tantalio (microelettronica condensatori), germanio (cavi in fibra di vetro) e il neodimio (magneti ad alte prestazioni) . Un altro elemento critico è il fosforo, che è necessario per la produzione di fertilizzanti. Molti di questi materiali si trovano solo in pochi paesi.
  • Capitale umano e qualità della vita - Nella maggior parte dei paesi l’età media della popolazione aumenterà in maniera significativa nei prossimi anni, ciò comporterà la necessità di cambiamenti strutturali, ad esempio in termini di organizzazione dei servizi sociali. Tuttavia, in molti paesi in via di sviluppo si avranno nel breve periodo forti incrementi di giovani. Queste differenze demografiche in tutto il mondo, in combinazione con le crescenti disparità economiche, saranno causa di crescenti correnti migratorie.
  • La tecnologia sta cambiando a un ritmo esponenziale. L'innovazione è di fondamentale importanza per l'ambiente, ma i rischi ambientali e sanitari devono essere regolamentati e gestiti in modo appropriato. Un esempio di questo cambiamento si riflette nel numero crescente di brevetti nelle economie emergenti. Inoltre, si verifica l'adozione di massa delle nuove tecnologie in tempi sempre più rapidi. Il telefono è stato inventato e dopo 35 anni è stato adottato da un quarto della popolazione degli Stati Uniti. Iil CD ha ottenuto la stessa diffusione in 12 anni, e Internet solo in sette anni.
  • L'inquinamento non è più una questione locale o regionale. Recentemente una nube di materia ricca di particelle di inquinamento è stato rilevata in Europa, dopo aver viaggiato in Asia attraverso il Pacifico, Nord America e del Nord Atlantico in soli 10 giorni. Si prevede un aumento di queste 'Brown Clouds' atmosferiche, in particolare in Asia.
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Tratto da NOALCARBONE BRINDISI

Per la Serie "CARBONE SEMPRE PIU' SPORCO........"



I VELENI DELLA FEDERICO II TRA GLI AGRUMETI CALABRI.

Si sono concluse nei giorni scorsi le indagini della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, riguardanti l'operazione "Poison". Sei lunghi anni di rapporti commerciali tra Enel e l'azienda calabrese Fornace Tranquilla, indagata per aver interrato illecitamente fanghi ad alto potenziale inquinante e cancerogeno provenienti dalla centrale brindisina.
Un rapporto, finalizzato allo smaltimento illecito, immutato e ininterrotto a partire dall'anno 2000 fino al 2008. Per il periodo 2000-2006 è avvenuto l'occultamento di
127 mila tonnellate di rifiuti pericolosi nel sito dell'azienda Fornace Tranquilla.
A seguire, negli anni 2006-2008, l'occultamento di 100 mila tonnellate di rifiuti pericolosi nella cava della ditta Caserta in località Giammassaro di Lazzaro, agro del comune di Motta San Giovanni. In entrambi i casi veniva rappresentato falsamente il recupero dei fanghi incriminati in una fabbrica di laterizi.
Oltre 127 mila tonnellate di rifiuti pericolosi spacciati per innoqui. Le analisi chimiche sui veleni sepolti portano alla luce pericolosi inquinanti fra cui una miscela esplosiva di stagno, vanadio, nichel, solfati, fluoruri e selenio provenienti per la quasi totalità dalla centrale termoelettrica Federico II, e sversati nelle viscere della terra di Calabria, in prossimità di pescheti e aranceti.
Oltre 127 mila tonnellate di rifiuti pericolosi che se fossero stati smaltiti in discariche autorizzate avrebbero comportato per Enel un costo di oltre 22 milioni di euro.
Ai 18 indagati (manager e responsabili Enel e titolari di aziende) vengono contestati, a vario titolo e in concorso, i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico e all’illecito smaltimento di rifiuti pericolosi, disastro ambientale con conseguente pericolo per l’incolumità pubblica, avvelenamento di acque e di sostanze alimentari, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, e gestione non autorizzata dei rifiuti.
Adesso gli indagati aspettano la parola del pm Mario Spagnulo titolare dell'inchiesta.

(fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia - www.calabrianotizie.it)
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Tratto da Strilli.it

UN COMUNICATO DALLA CALABRIA: 135 mila tonnellate di rifiuti tossici, duro attacco del CNNC

Nel 2009 l'operazione "Leucopetra" aveva smascherato un'associazione a delinquere che aveva interrato in provincia di Reggio Calabria più di centomila tonnellate di fanghi tossici provenienti dalla centrale a carbone di Brindisi "Federico II", quella che Enel definisce d'avanguardia e con cui finanzia concerti, squadre di basket e......

Quando qualche settimana fa la Guardia di Finanzia informava dello smaltimento illegale in Calabria di 135 mila tonnellate di rifiuti tossici, prodotti da una "azienda leader del settore energetico", nessuno lo ha detto ma sembrava un film già visto. Oggi scopriamo, per niente sorpresi, che nelle campagne di Vibo Valentia sono state sepolte 127 mila tonnellate di sostanze tossiche e pericolosissime prodotte ancora una volta dalla centrale a carbone di Brindisi, contenenti Nichel, Vanadio, Stagno, Selenio, Floruri e Solfati: stiamo parlando di veleno per il nostro organismo.

Aldilà della verità giudiziaria che richiederà tempo ed è sempre incerta, è palese ancora una volta un'impietosa verità politica: il carbone è fonte inesauribile di veleni per l'aria, l'acqua e la terra, e viene utilizzata e proposta solo per il profitto di Enel Spa o altri speculatori energetici.
Queste sostanze, quando sono smaltite in discariche autorizzate, non sono assolutamente innocue, in quanto le attuali tecniche permettono solo di limitare l'impatto che queste hanno per la salute e l'ambiente.
Ma queste tecniche sono comunque costose, ed evidentemente qualcuno preferisce gettare i fanghi tossici direttamente nelle campagne della Calabria............

Grazie a questo sistema Enel avrebbe risparmiato, dal 2000 al 2006, circa 22 milioni di euro, mentre la nostra gente si ammala di tumori e malattie respiratorie, inconsapevole di tutta la schifezza che gli speculatori ci fanno mangiare, bere e respirare solo per gonfiare il proprio conto in banca.

Non è un caso che la Direzione Investigativa Antimafia abbia individuato nei progetti di centrali a carbone in Calabria gli interessi della 'Ndrangheta (Rapporto 2010, pag. 109).
E mentre Enel risparmia milioni e milioni di euro, chi pagherà per la nostra salute e la nostra economia agricola e turistica devastata?


Stiamo pagando amaramente il prezzo del carbone pur senza avere centrali sul territorio. Coloro che sostengono che il carbone è pulito si vergognino, ma soprattutto sappiano che mai permetteremo che altri veleni vengano prodotti sul nostro territorio, anzi, è il momento che ..... paghino per il danno che hanno prodotto.

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