Enel/AIA - Informazione negata ai Cittadini, altro che partecipazione!
Il Comitato di Cittadini SpeziaViaDalCarbone invita i Cittadini al palazzo della provincia della Spezia :
CONVOCAZIONE delle COMMISSIONI AMBIENTE (2^) e TERRITORIO (3^) della Provincia della Spezia.
OGGI 22 Settembre 2011 ore 15 presso la sala multimediale della provincia al 4° piano
Ordine del giorno: Autorizzazione Integrata Ambientale riguardante l'impianto ENEL di Vallegrande.
Questo invito avrebbe dovuto farlo la Provincia della Spezia.!
Il Comitato SpeziaViaDalCarbone denuncia pubblicamente lo scarso interesse delle Istituzioni ad informare i Cittadini, quando non la determinazione a “non informare”, sul complesso e controverso procedimento del rilascio dell’AIA ad Enel: sul sito della Provincia non c’è cenno di convocazioni; non ci sono comunicati stampa al proposito mentre i media sono pieni di innumerevoli piccoli annunci di altrettanto piccole, quando non fantomatiche, iniziative.
Il Comitato SpeziaViaDalCarbone ha chiesto formalmente di essere audito dalle Commissioni Ambiente di Provincia e Comune su AIA/Enel, al momento senza esito alcuno;
Il Comitato SpeziaViaDalCarbone ha invitato formalmente gli amministratori ad intervenire all’Assemblea prevista il 24 Settembre alle 17.00 alla Sala Dante, senza esito alcuno.
Si sono chiesti gli amministratori se “i Comitati che nascono come funghi” non derivino forse dalla necessità dei Cittadini di conoscere le decisioni che sono prese quotidianamente a loro insaputa?
Non sarà la “cattiva politica” la mamma di tutti i Comitati?
Si badi bene, i Cittadini si organizzano per pretendere di conoscere le decisioni che via via vengono assunte dalla politica: molto lontani dalla partecipazione, che prevederebbe la partecipazione dei Cittadini alla formulazione delle decisioni, a partire dalla definizione dei problemi, dobbiamo impegnare tutto il nostro tempo e le nostre energie all’unico scopo di conoscere cosa stanno facendo i nostri Rappresentanti. A nostro nome.
Anche domani, Venerdì 23 Settembre, alle 21.00, nella sala polivalente di Ponte di Arcola, un nuovo incontro su “Enel e l’Autorizzazione Integrata Ambientale: i rischi per la salute derivanti dalla combustione del carbone.”
I Cittadini sono invitati a partecipare.
SpeziaViaDalCarbone – Comitato di Cittadini
Volantino Assemblea 24/9/2011
Volantino Assemblea 24/9/2011 (A4 colore fronte retro - A4 b/n fronte retro)
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Dal prossimo gennaio le centrali a carbone cinesi dovranno adeguarsi ad una normativa ambientale più severa e ridurre le proprie emissioni di anidride solforosa, ossido di azoto e fuliggine
(Rinnovabili.it) – Nuovi limiti di emissione per le centrali termoelettriche cinesi. Il Gigante asiatico ha deciso di intervenire sulla sua principale fonte di inquinamento atmosferico imponendo standard più rigidi agli impianti a carbone presenti sul territorio. L’annuncio arriva dal Vice Ministro della Protezione Ambientale, Wu Xiaoqing, che attraverso una relazione sul sito governativo spiega le novità che attendono il comparto energetico. Le nuove norme, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2012, sostituiranno a tutti gli effetti la vecchia legislazione (anno 2003) e serviranno per ridurre le quote emissive di anidride solforosa, ossido di azoto e di fuliggine attualmente concesse agli impianti termoelettrici. Il provvedimento, inoltre, introdurrà un’importante novità, limitando per la prima volta anche gli scarichi di mercurio ottenuto dalla combustione del carbone e le emissioni delle caldaie a gas. Secondo il Ministero della Protezione Ambientale, la normativa richiederà circa 260 miliardi di yuan (40.740 milioni dollari) di nuovi investimenti per le aziende energetiche che si troveranno a doversi adeguare ai nuovi requisisti ma permetterà al Paese di ridurre, entro il 2015, di 5,8 milioni di tonnellate le emissioni di ossidi di azoto e di 6,18 milioni di tonnellate quelle di anidride solforosa.
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Dal prossimo gennaio le centrali a carbone cinesi dovranno adeguarsi ad una normativa ambientale più severa e ridurre le proprie emissioni di anidride solforosa, ossido di azoto e fuliggine
(Rinnovabili.it) – Nuovi limiti di emissione per le centrali termoelettriche cinesi. Il Gigante asiatico ha deciso di intervenire sulla sua principale fonte di inquinamento atmosferico imponendo standard più rigidi agli impianti a carbone presenti sul territorio. L’annuncio arriva dal Vice Ministro della Protezione Ambientale, Wu Xiaoqing, che attraverso una relazione sul sito governativo spiega le novità che attendono il comparto energetico. Le nuove norme, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2012, sostituiranno a tutti gli effetti la vecchia legislazione (anno 2003) e serviranno per ridurre le quote emissive di anidride solforosa, ossido di azoto e di fuliggine attualmente concesse agli impianti termoelettrici. Il provvedimento, inoltre, introdurrà un’importante novità, limitando per la prima volta anche gli scarichi di mercurio ottenuto dalla combustione del carbone e le emissioni delle caldaie a gas. Secondo il Ministero della Protezione Ambientale, la normativa richiederà circa 260 miliardi di yuan (40.740 milioni dollari) di nuovi investimenti per le aziende energetiche che si troveranno a doversi adeguare ai nuovi requisisti ma permetterà al Paese di ridurre, entro il 2015, di 5,8 milioni di tonnellate le emissioni di ossidi di azoto e di 6,18 milioni di tonnellate quelle di anidride solforosa.
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