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15 ottobre 2011

1) Caso FENICE /ARPAB ......PIU' INQUIETANTE DEL MERCURIO E DELL' ARSENICO . 2)Prestigiacomo esulta: salvate le politiche ambientali 3) INDIA: non c'è più carbone per le centrali

Tratto da Radicali Italiani.it

Caso Fenice/Arpab, Bolognetti:Belisario più inquinante del mercurio e dell'Arsenico

Inceneritore Fenice
Evviva, abbiamo scoperto che fare analisi sulle matrici ambientali può essere tutt’altro che noioso: basta essere dei creativi, et voilà, ci si può divertire da morire a spese dei cittadini. Che mattacchioni quelli dell’Arpa, volevano divertirsi, hanno giocato con le analisi, ma solo - sia chiaro- per vedere se qualcuno riusciva a scoprire il trucco. Che bello sapere che oltre a vigilare sulla nostra salute hanno saputo coniugare la serietà del loro impegno con innocenti scherzi da osteria.
  Adesso che il bubbone è esploso, è legittimo porsi una domanda: se l’Arpab ha taroccato i dati relativi alle matrici ambientali del Vulture, se l’Agenzia per la protezione ambientale è assurta nel “Caso Fenice” al ruolo di protettore della multinazionale Edf -anziché tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini lucani- che fiducia possiamo avere nelle analisi effettuate dalla stessa Agenzia nella Valle dell’Agip, sul Pertusillo, sui siti di bonifica di disinteresse nazionale di Tito e della Val Basento? E ancora, in tutta questa vicenda che ruolo ha avuto quella ASP che afferma che non è dimostrato un riflesso dell’inceritore sulla salute umana, perché nessun cittadino nel ricoverarsi o recarsi dal proprio medico condotto ha dichiarato che i suoi malanni andavano ricondotti alla presenza del termodistruttore? Eppure, lo stesso registro tumori (sia pur fermo al 2006), uno studio condotto da un serio gruppo di ricercatori milanesi(intitolato “current cancer profiles of the italian regions”), i dati Istat, qualcosa raccontano. In Basilicata, l’incidenza delle malattie tumorali cresce più che nel resto della penisola. Anche se, ed è bene ricordarlo, inquinamento fa rima anche con malattie croniche ed infiammatorie.
Se qualcuno si prendesse il fastidio di andare sul sito della Commissione europea per la salute, si accorgerebbe che in Italia cresce sì l’aspettativa di vita, ma a partire dal 2003 crolla l’aspettativa di vita sana.....

Ancora una volta, ribadiamo ai signori del depistaggio e dei dati secretati, che tutti i cittadini sono in grado di ben comprendere e interpretare delle analisi ambientali, se li si mette nella condizione di farlo senza trucco e senza inganno.Leggi tutto
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Tratto da  Il Tempo

Prestigiacomo esulta: salvate le politiche ambientali

Il ministro dell'Economia, durante la seduta d'Aula per il voto di fiducia al governo, si è più volte appartato con i colleghi dell'esecutivo con cui, in questi giorni, c'erano state vere o presunte frizioni. Su tutti il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che giovedì sera aveva minacciato di non votare «una legge di stabilità che di fatto cancella il ministero dell'Ambiente». Ieri mattina il colloquio in Aula poi, nel pomeriggio, il Consiglio dei ministri dopo il quale la titolare dell'Ambiente ha commentato soddisfatta: «Oggi è stata evitata la sostanziale chiusura delle politiche ambientali grazie all'integrazione dei fondi decisa dal Consiglio dei Ministri per il Ministero dell'Ambiente». «È importante - ha aggiunto - che sia andata così ma non basta.

L'Ambiente non può essere un cespite da sfoltire, dev'essere una filiera su cui investire perché è l'unico settore che nella crisi attuale continua a crescere ed a creare occupazione. Nel decreto sviluppo dovranno essere inserite norme capaci di consolidare e rafforzare il trend positivo delle attività legate alla green economy. In questo campo non si deve più parlare di tagli ma di investimenti, non di limiti ma di incentivi. Il paese ha bisogno di sviluppo ed in Europa e nel mondo lo sviluppo si chiama green economy. 

L'hanno capito in molti paesi».  

 

Considerazioni di Uniti per La Salute

SPERIAMO........ DAVVERO CHE ABBIANO FINALMENTE PRESO ATTO  CHE......"L'Ambiente non può essere un cespite da sfoltire, dev'essere una filiera su cui investire perché è l'unico settore che nella crisi attuale continua a crescere ed a creare occupazione "e che deve essere rafforzata la  GREEN Economy DI CONSEGUENZA  L'ENERGIA ECOSOSTENIBILE .

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Tratto da WWWUnione sarda.it

India: non c'è più carbone per le centrali, aumentano i black-out

L'India rischia di rimanere al buio nelle prossime settimane a causa della mancanza di carbone per alimentare le centrali. Lo scrive oggi The Economic Times. Secondo il giornale "metà degli impianti sono scesi al livello critico delle scorte e sono in grado di funzionare solo per 4-5 giorni". La crisi energetica è stata causata dalla sospensione dell'attività estrattiva causata dalle inondazioni e dalle proteste del movimento indipendentista di Telangana, nello stato dell'Andhra Pradesh.



Coal crunch may trip power plants including those of NTPC

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