Spett. Redazione de "La Stampa"
Leggiamo sul vostro quotidiano le dichiarazioni del sig. Verdino ”mentre continuiamo a discutere …Tirreno prosegue a produrre energia con vecchi gruppi colabrodo che inquinano più di quanto rendano…” Ricordiamo bene che anche il presidente della Regione aveva parlato di “ due gruppi a carbone vecchi di quarant’anni e molto inquinanti … quindi un danno ambientale colossale”
Tutti sanno che per legge e senza condizioni i gruppi a carbone dovevano già da anni (almeno dal 2007) essere adeguati alle migliori tecnologie. I gruppi continuano a funzionare nonostante siano privi di tali adeguamenti.
Rivolgiamo anche a lui le domande che abbiamo fatto al presidente della regione nella lettera aperta del 16 luglio 2010 ed a cui non ha ritenuto (o potuto)ancora rispondere:
- Chi ha la responsabilità di avere permesso che funzionassero in questo modo fino ad oggi?(E per quanti altri anni ancora?)
- Come Amministratori che cosa avete fatto in questo senso per pretendere quanto dovuto per la tutela della salute dei cittadini?
- Quali azioni avete prodotto affinchè i vecchi gruppi fossero adeguati secondo legge?
- Quali provvedimenti avete preso ,in tutti questi anni ,per ovviare a questa situazione quando apprendiamo dalle vostre stesse parole di ” gruppi molto inquinanti… danno ambientale colossale “ ?
- Quali azioni concrete in questi anni ha intrapreso il signor Verdino come Consigliere Provinciale ed esponente politico per impedire che “i vecchi gruppi colabrodo” inquinino “ più di quanto rendano”?
L’ordine dei medici , il Sindaco di Savona e moltissime prestigiose associazioni hanno chiesto la metanizzazione (salvaguardando quindi i posti di lavoro) a noi già questo sembrava un punto di mediazione (anche se con pesante sacrificio per il territorio).
A quanto pare il signor Verdino ritiene che il punto di mediazione per risolvere il problema sia concedere alla centrale ancora un ulteriore gruppo a carbone (ci perdoni ma in questo contesto ci sfugge la logica della parola mediazione)
Fortunatamente abbiamo appreso che in quello stesso partito si stanno evidenziando anche voci e posizioni di forte coerenza e chiara determinazione per la tutela della salute pubblica. ( Leggi :Una lettera sul forte dissenso in merito alla situazione del PD savonese)
Per buona memoria siamo andati a rivedere cosa affermava nel merito Sergio Verdino ...(e NON SOLO)...di seguito l'interessante resoconto: ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni...
Tratto da IVG
“No all’ampliamento di Tirreno Power”, campagna informativa del Pd
Savona. Lunedì 16 novembre alle ore 11, presso la sede provinciale del Partito Democratico in piazza Sisto IV 1/7 a Savona, si terrà la conferenza stampa di presentazione della campagna informativa dal titolo “NO all’ampliamento di Tirreno Power”. La campagna è organizzata dal Partito Democratico della provincia di Savona.Alla conferenza parteciperanno i consilieri provinciali Giovanni Lunardon, Marco Russo, Sergio Verdino e Maria Luisa Madini.
VADO Sul caso della centrale di Vado Ligure è intervenuto anche il consigliere provinciale del Pd, Sergio Verdino. Il suo commento a proposito dell'ampliamento è fermo e deciso: "Le necessità di Tirreno Power non possono essere barattabili con la salute. Non si può pensare di fare profitti anche ingenti andando però ad incidere pesantemente sulle condizioni di vita della gente. Per questo il mio giudizio sul potenziamento era e rimane assolutamente negativo. Oggi Tirreno sta provando a far passare la propria linea perché sa che in alcuni punti nevralgici e, tra questi la Provincia, ci sono amministratori che la pensano come loro". Gli fa eco Michele Boffa, consigliere regionale del Pd che ribadisce: "La mia posizione e quella del mio partito restano assolutamente contrarie a a questo piano".
AMBIENTE
SAVONA - Ottocento manifesti, trentamila volantini, 30 gazebo in
tutta la Provincia, più di tremila firme raccolte. Sono i numeri della
campagna che Il Pd di Savona ha avviato e sta portando avanti contro
l'ampliamento a carbone della centrale Tirreno Power di Vado Ligure.
La campagna si chiuderà il prossimo 4 dicembre alle 21 con una grande manifestazione indetta dal partito presso la sala mostre della Provincia di Savona. Sono stati invitati a prendervi parte, sindaci, amministratori, ambientalisti e associazioni come Uniti per la Salute. "La Provincia - ha sottolineato il segretario provinciale del Pd Giovanni Lunardon - ha commesso un grave errore nel rompere il fronte dei Comuni contro l'ampliamento.Si presenterà a Tirreno Power con una posizione debole e di retroguardia. Noi invece ricordiamo al presidente della Provincia Angelo Vaccarezza che , nei primi anni Novanta, quando l'Enel, allora proprietaria della centrale, aveva chiesto che vi fosse una produzione solo a carbone con un potenziamento energetico fu la mobilitazione di amministrazioni e popolazione dell'epoca ed un ricorso a fermare quel progetto e a porre le basi per l'attuale ciclo combinato a metano e per l'ambientalizzazione dei gruppi a carbone". L'ex assessore del Comune di Vado, Sergio Verdino, ha aggiunto: " Questo decreto di VIA che crediamo Vaccarezza non abbia forse neppure letto con molta attenzione, è un vero e proprio lodo Prestigiacomo. Un ministro che a Vado non è mai stato e che ha deciso di calare dall'alto una iniziativa senza neppure consultare i destinatari, ovvero i savonesi......
La campagna si chiuderà il prossimo 4 dicembre alle 21 con una grande manifestazione indetta dal partito presso la sala mostre della Provincia di Savona. Sono stati invitati a prendervi parte, sindaci, amministratori, ambientalisti e associazioni come Uniti per la Salute. "La Provincia - ha sottolineato il segretario provinciale del Pd Giovanni Lunardon - ha commesso un grave errore nel rompere il fronte dei Comuni contro l'ampliamento.Si presenterà a Tirreno Power con una posizione debole e di retroguardia. Noi invece ricordiamo al presidente della Provincia Angelo Vaccarezza che , nei primi anni Novanta, quando l'Enel, allora proprietaria della centrale, aveva chiesto che vi fosse una produzione solo a carbone con un potenziamento energetico fu la mobilitazione di amministrazioni e popolazione dell'epoca ed un ricorso a fermare quel progetto e a porre le basi per l'attuale ciclo combinato a metano e per l'ambientalizzazione dei gruppi a carbone". L'ex assessore del Comune di Vado, Sergio Verdino, ha aggiunto: " Questo decreto di VIA che crediamo Vaccarezza non abbia forse neppure letto con molta attenzione, è un vero e proprio lodo Prestigiacomo. Un ministro che a Vado non è mai stato e che ha deciso di calare dall'alto una iniziativa senza neppure consultare i destinatari, ovvero i savonesi......
«Su Tirreno Power il centrosinistra ha la stessa posizione da sempre e
cioè di rifiuto totale dell’ipotesi di ampliamento - ha detto il
segretario provinciale Giovanni Lunardon affiancata dai colleghi
consiglieri Di Fabio, Verdino, Madini e Russo - chi ha cambiato idea e
posizione è Vaccarezza che insieme al ministro Scajola sembrano gli
ultimi due giapponesi nella giungla: non si sono accorti che la guerra è
finita e insistono su una strada che nessuno percorre più. La strada è
quella ambientale: oggi saremmo gli unici ad aprire le porte ad una
centrale a carbone in anni in cui tutti vanno verso le nuove energie
verdi, solo Vaccarezza e Scajola non se ne sono accorti e insistono.
Come gruppo consigliare chiediamo che il presidente e il consiglio
deliberino l’assoluta contrarietà della Provincia alla nuova unità a
carbone e che la stessa Provincia si attivi con le amministrazioni
comunali di Vado e Quiliano e con la Regione Liguria per concordare una
linea d’azione comune. Diciamo “no” alla nuova unità alimentata a
carbone da 460 Mw ......Leggi tutto
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Fortunatamente abbiamo appreso che in quello stesso partito si stanno evidenziando anche voci e posizioni di forte coerenza e chiara determinazione per la tutela della salute pubblica. ( Leggi :Una lettera sul forte dissenso in merito alla situazione del PD savonese)
Riportiamo per concludere un nostro recentissimo Post
FERRANDO E ALTRI TRE ESPONENTI QUILIANESI DEL PD SI AUTOSOSPENDONO DAL PARTITO: "NON E' UNA COLPA TENER FEDE AL PROGRAMMA"
Una decisione forte e clamorosa sul fronte ampliamento Tirreno Power da parte del PD quilianese: a seguito delle ben note dichiarazioni del segretario provinciale del partito Livio Di Tullio (che criticavano le amministrazioni di Quiliano e Vado per la loro contrarietà al progetto di potenziamento della centrale), il sindaco Alberto Ferrando, il consigliere provinciale Mara Giusto, il vice sindaco Antonio Tallarico e anche il coordinatore locale del Pd Massimiliano Sanna, hanno deciso, nel tardo pomeriggio di ieri, di autosospendersi dal partito replicando con fermezza all'intevento di Di Tullio.
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