COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

30 gennaio 2012

DALLA PUGLIA......L’ILVA INQUINA: LE CONCLUSIONI DEI PERITI CHIMICI 2Dopo la Chimica e il Carbone arriva un’altra fregatura: bruciare Spazzatura)

Tratto da Noalcarbone Brindisi

L’ILVA INQUINA: LE CONCLUSIONI DEI PERITI CHIMICI 

Taranto, 28 gennaio 2012: il verdetto inequivocabile dei periti chimici della procura. L’Ilva inquina e rappresenta un pericolo, non solo a causa delle diossine. Ed ora la difesa Ilva.




Taranto, 3 Dicembre 2010: inizia l’incidente probatorio , con il sopralluogo nello stabilimento dell’ILVA, per accertare se le emissioni del siderurgico più grande d’Europa siano nocive alla salute della popolazione; dopo più di un anno di indagini,  i primi risultati vedono luce nelle conclusioni da parte dei periti chimici, che mostrano il “quadro clinico” della situazione, da qui si evince la pericolosità delle emissioni, analizzando  i dati delle rilevazioni, che verranno incrociati con quelli della popolazione per stabilire il nesso tra le emissioni e vari tipi di patologie.


Dunque è scientificamente evidente che il principio di precauzione debba essere applicato in via definitiva, per risolvere completamente il problema.


Il 17 febbraio, alle ore 12.00, ci sarà la prima udienza del processo, mentre  i periti epidemiologi hanno chiesto una proroga (di un mese) per completare il loro operato attraverso un’indagine specifica sulla popolazione.

  
Relazione conclusiva dei periti chimici. Pdf    DOWNLOAD 
 http://legamionicicontroinquinamento.wordpress.com
 _______________
Leggi sempre su Noalcarbone

Dopo la Chimica e il Carbone arriva un’altra fregatura: bruciare Spazzatura

In questi giorni, in città, si è diffusa la notizia che la Centrale Edipower di Costa Morena non ha rinnovato le commesse per la fornitura di Carbone e, pertanto, se ne è paventata una sua prossima chiusura.


Il capo degli industriali locali: Marinò, ha colto la palla al balzo per lanciare l’idea di una conversione della Centrale a Carbone in Inceneritore con recupero energetico (Termovalorizzatore),  di rifiuti sia pure trattati (CDR). ......Anzi, ha fatto di più proponendo di bruciare in questo “futuro” impianto, oltre ai rifiuti nostri anche quelli di Napoli che oggi vengono trasportati ad Amsterdam.

Poiché un inceneritore per essere economicamente sostenibile deve bruciare a regime 200 mila tonnellate di rifiuti, nel caso di Brindisi, dopo aver bruciato le 40 mila circa  prodotte in città si passerebbe a bruciare i rifiuti degli altri con gran guadagno economico di chi gestirà questo lucroso business.


Quindi tutto bene!! E invece NO.


Purtroppo, si sottace che nel processo di combustione vengono prodotti: gas, diossine, metalli pesanti e polveri sottili altamente dannosi per l’uomo perchè inquinano aria, acqua, terreni.

Studi epidemiologici, anche recentissimi, condotti in Paesi sviluppati e basati su campioni di popolazione molto vasti, evidenziano una correlazione forte tra patologie tumorali (sarcoma) e l’esposizione a diossine derivanti da inceneritori e attività industriali.

Non a caso, in Italia, nell’art. 216 del testo unico delle leggi sanitarie, gli Inceneritori sono classificati come fabbriche insalubri di prima classe e come tali “Debbono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni” (D.M. 5/9/94 –Elenco delle industrie insalubri;  R.D. 1265/1934 Testo unico delle leggi sanitarie).Leggi tutto


Nessun commento: