Altro tassello da aggiungere al
" PENSIERINO di INIZIO 2012"
Tratto da Articolo tre
Mar Tirreno: Arriva la denuncia di Greenpeace: “Il santuario dei cetacei è inquinato”
Pubblichiamo un pezzo del giornalista Gianni Lannes comparso sul suo blog ”Su
la Testa”. Un’inchiesta sull’inquinamento di una delle oasi dei cetacei
più importante d’Italia che sarebbe purtroppo solo la “punta
dell’iceberg” .....di un numero impressionante di scandali.
- Gianni Lannes-
8 gennaio 2012- Rifiuti chimici, scorie radioattive, scarti
petroliferi, bombe inesplose, siluri attivi, ordigni Nato: nell’Alto
Tirreno – compreso l’omologo Basso, come nell’Adriatico e nello Jonio –
abbonda sui fondali l’armamentario proibito, vietato da leggi e
normative nazionali e comunitarie. I pescatori da tempo denunciano
inascoltati rischi e pericoli concreti, ma le autorità non muovono un
dito.....Continua....
Guerrieri dell’arcobaleno -
Il 12 ottobre 2011 una
decina di attivisti di Greenpeace sono entrati in azione al palazzo
della regione Liguria a Genova, sede simbolo del Santuario dei Cetacei,
per chiedere al Presidente Burlando di salvare il Santuario. Due attivisti travestiti da
balena, hanno portato i messaggi SOS SANTUARIO e CERCO CASA. Greenpeace
ha presentato il rapporto: “Veleni a galla. Fonti inquinanti nel
Santuario dei Cetacei” denunciando con nuovi dati la contaminazione da
sostanze chimiche pericolose delle coste liguri e toscane.
Diamo i
numeri. Oltre il 50 per cento dei campioni esaminati è risultato
positivo ai test di laboratorio. Tra le sostanze rinvenute, pericolose
per la salute dell’uomo e dell’ambiente: metalli pesanti, idrocarburi
policiclici aromatici (IPA) e composti organici volatili. Critica la
situazione in Liguria, con valori accertati oltre i limiti in quattro
delle cinque fonti inquinanti (hot spot) testate. Presso l’acciaieria
Ilva di Genova, ad esempio, cadmio e zinco superano la soglia di
riferimento così come il triclorometano e il tetracloroetilene, due
composti organici cancerogeni. Anche in Toscana i dati non sono positivi
con quattro hot spot su sei campionati oltre i limiti di riferimento.
«Dai dati di Greenpeace, anche se preliminari e parziali, emerge un
quadro molto grave che dovrebbe obbligare le amministrazioni locali e
nazionali a intervenire con urgenza per salvaguardare ambiente e salute –
commenta il Dottor Valerio Gennaro, medico oncologo ed epidemiologo che
lavora all’Istituto Tumori di Genova e membro di Medici per l’Ambiente
(ISDE-Italia) –
In tanti anni di ricerche è sempre più evidente il
legame fra la contaminazione dell’ambiente da sostanze chimiche
pericolose, l’insorgenza di malattie e gli enormi costi sociali ed
economici associati». Elevati i livelli di idrocarburi policiclici
presso le aree portuali.
Ad esempio, la concentrazione di benzo(a)pirene – una sostanza
cancerogena – riscontrata nel sedimento prelevato al porto di Piombino è
90 volte superiore al limite di riferimento. Anche nei pressi
dell’acciaieria di Piombino si rivela la presenza di IPA, di cui tre
composti in quantità doppia rispetto la soglia, e di alcuni metalli
pesanti, come arsenico e zinco. Gli stessi metalli insieme al
benzo(a)pirene (con valori due volte oltre la soglia) sono stati
rilevati a Vado Ligure, presso la foce del torrente Segno, all’Oasi dei
Germani, non lontano da una località balneare.
(nota:leggi anche sul Nostro BLOG Com’è profondo il (livello di inquinamento) del Nostro mare Ligure con i valori alla foce del Torrente Quiliano; nella sottostante immagine il valore degli IPA)
(nota:leggi anche sul Nostro BLOG Com’è profondo il (livello di inquinamento) del Nostro mare Ligure con i valori alla foce del Torrente Quiliano; nella sottostante immagine il valore degli IPA)
Da anni Greenpeace monitora lo stato di salute del Santuario denunciandone il crescente degrado.Dopo l’allarme “Sogliole tossiche nel Santuario dei Cetacei: non ingerire”, lanciato ad agosto 2010, il rapporto “Veleni a galla” conferma l’inattività delle Regioni e del Ministero dell’Ambiente. «Quasi due anni fa, dal Salone Nautico di Genova, abbiamo chiesto alle Regioni di intervenire per salvare il Santuario – ricorda Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace – Se Liguria, Toscana e Sardegna vogliono davvero tutelare il Santuario, devono smetterla di rimpallare la responsabilità al Ministero dell’Ambiente e impegnarsi subito a definire entro giugno 2012 piani di monitoraggio e misure restrittive per mitigare e, laddove possibile, eliminare le cause principali di degrado, come l’inquinamento. Altrimenti dovremo pensare che non sono interessate a proteggere le balene, né la salute e l’economia dei propri cittadini».
Pesci tossici - Le sogliole che nuotano nel
Santuario dei Cetacei sono tossiche. Contengono metalli pesanti,
idrocarburi policiclici aromatici e Bisfenolo A. Tutte sostanze
pericolose per la salute. Il Santuario dei Cetacei, o
Santuario Pelagos, è nato circa 12 anni fa per proteggere un ecosistema
particolare dove vivono numerosi mammiferi marini come balenottere,
capodogli, stenelle e tursiopi (della famiglia dei delfini), ma si è
subito rivelato una creatura fragile, una riserva “sulla carta” che in
realtà è funestata da inquinamento e traffico marino.
Ora si è voluto vedere cosa accade ai pesci. Si sono scelte
le sogliole per vari motivi. Innanzitutto conducono una vita stanziale, a
contatto con i fondali marini fangosi e quindi sono un ottimo
bioindicatore, ovvero permettono di valutare la qualità dell’ambiente in
cui vivono. In secondo luogo, sono un importante anello della catena
alimentare. Di sogliole si nutrono i cetacei, ma anche noi, esseri
umani, ne apprezziamo la carne delicata, tanto che la sogliola è tra i
pesci che vengono consigliati per lo svezzamento dei bambini. Da giugno a
luglio scorsi sono stati prelevati 31 campioni di questo pesce in 5
aree: Viareggio, Livorno, Lerici, Genova e Civitavecchia. Le prime
quattro si trovano all’interno del Santuario, l’ultima invece si trova
poco fuori del margine meridionale dell’area. Le sogliole sono state poi
inviate per l’analisi al dipartimento di scienze ambientali
dell’università di Siena. Tutti i campioni sono contaminati da metalli
pesanti, idrocarburi policiclici aromatici e Bisfenolo A. In alcuni
casi, metalli e idrocarburi hanno raggiunto concentrazioni al di sopra
dei limiti di legge. Ma di quali sostanze stiamo parlando? Gli
idrocarburi policicli aromatici (IPA) si trovano naturalmente nel carbon
fossile e nel petrolio, ma si possono anche produrre ad esempio
bruciando combustibile fossile, legname, rifiuti.... Gli IPA sono tanti, ma 16 di essi sono stati inseriti
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra i principali inquinanti
dell’ambiente.
Tra questi, ce ne sono alcuni che lo Iarc (International Agency for
Research on Cancer) ha classificato come “probabili cancerogeni per
l’uomo”, mentre uno, il benzo(a)pirene, è stato riconosciuto come
sicuramente cancerogeno per l’uomo. Il Bisfenolo A (BPA) è usato per la
produzione di plastiche. Molti studi hanno dimostrato che ha effetti
cancerogeni e effetti neurotossici, tanto che alcune industrie lo hanno
eliminato dai prodotti, soprattutto quelli destinati ai bambini. Infine,
i metalli pesanti. Nelle sogliole analizzate ne sono stati trovati tre:
piombo, cromo e mercurio. Il piombo è tossico per il sistema nervoso.
Il cromo è in grado di causare diversi effetti sulla salute umana, da
reazioni allergiche a problemi respiratori, fino a indurre cancro ai
polmoni. Il mercurio è dannoso sia per il sistema nervoso centrale che
per i reni. Sicuramente il campione di sogliole preso in esame dalla
ricerca di Greenpeace è piccolo, ma ci dà comunque un’indicazione
importante. Soprattutto perché quei pesci provengono da un’area che
dovrebbe essere protetta. Il Santuario dei cetacei è nato da un accordo
tra Italia, Francia e Principato di Monaco per preservare questo
ecosistema e gli animali che lo abitano. Ma secondo le recenti stime
dell’Istituto Thetis, la mortalità dei cetacei è in aumento.......
Leggi l’articolo completo su http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/
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