Tratto da La Repubblica
"Un italiano muore ogni giorno
per colpa delle centrali a carbone"
Rapporto di Greenpeace sul costo sociale dell'energia prodotta con combustibile fossile. Ogni anno persi 1,7 miliardi di euro........
di ANTONIO CIANCIULLO
Un morto al giorno e 1,7 miliardi di euro all'anno. E' il prezzo che l'uso del carbone comporta per gli italiani. Lo ha calcolato Greenpeace sulle centrali Enel prendendo a modello uno studio dell'Agenzia europea per l'ambiente (Eea) che nel novembre scorso ha pubblicato un'analisi sugli impatti sanitari, ambientali ed economici prodotti, sotto forma di inquinamento atmosferico, dai principali impianti industriali europei.Nella classifica dei 20 impianti più inquinanti troviamo una sola presenza italiana: la centrale termoelettrica dell'Enel di Brindisi Sud.
Secondo le valutazioni dell'Agenzia europea per l'ambiente questo solo impianto, nel solo 2009, ha prodotto danni sanitari, economici e ambientali stimabili tra i 536 e i 707 milioni di euro.
Fin qui gli esperti europei. Greenpeace ha deciso di applicare gli stessi strumenti di analisi a tutte le centrali Enel alimentate a combustibili fossili in Italia. Obiettivo: calcolare il costo occulto del carbone, quello che fa lievitare voci di spesa non riconducibili alla bolletta elettrica (spese sanitarie, spese ospedaliere, giornate di lavoro perse, danni all'agricoltura).
Risultato: "Le morti premature associabili alle emissioni della produzione elettrica con fonti fossili di Enel in Italia per l'anno 2009 sono 460.I danni associati a queste emissioni sono stimabili come prossimi a 2,4 miliardi di euro", si legge nelle conclusioni della ricerca. E il carbone è il responsabile numero uno: "causa 366 morti e oltre 1,7 miliardi di euro".
Uno studio che l'Enel
Greenpeace infine sottolinea il fatto che la produzione di elettricità da carbone sia aumentata in Italia, tra il 2010 e il 2011, passando dal 34 al 41% del totale della produzione Enel. Se il progetto di riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle verrà completato, "la situazione peggiorerà ulteriormente perché il carbone ha un impatto 6 volte superiore a quello del gas".
(29 aprile 2012)
Leggi su Savona News
Greenpeace: La centrale di Vado Ligure farebbe un morto a settimana
La sola centrale di Vado Ligure (Tirreno Power - GDF Suez)
sarebbe responsabile di 54 morti premature l'anno, secondo la proiezione
della Fondazione Somo per Greenpeace Italia
Cinquantaquattro morti premature l'anno, più di una la settimana, è
il tragico dato pubblicato in uno studio di Greenpeace Italia
consultabile Qui.
Il Dato che riguarda Savona - Vado - Quiliano è a pag #9 (e riportato qui sotto)
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“Il carbone dell’Enel fa un morto al giorno e costa due miliardi l’anno”
Greenpeace
Italia anticipa al Fatto Quotidiano il suo rapporto su Enel, basato
sulle ricerche della fondazione olandese SOMO e della European
Environmental Agency (EEA).
Investimenti minimi nelle nuove rinnovabili,
sostegno anacronistico al carbone e nucleare all’estero
( Clicca qui)
“Lo
sviluppo delle fonti di energia rinnovabili unito alla perdurante
stagnazione della domanda di energia elettrica sta rendendo difficile la
copertura dei costi di produzione degli impianti convenzionali,
mettendo a rischio la possibilità di tali impianti di rimanere in
esercizio”. L’ha dichiarato un mese fa Paolo Colombo, presidente dell’Enel, seguito a ruota dall’amministratore delegato Fulvio Conti,
che ha chiesto di “correggere le forme di incentivi per le fonti
rinnovabili” calibrando meglio i sussidi nel prossimo decreto allo
studio del governo nazionale, per “dare impulso ad altre filiere”.
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