Corteo organizzato dall’ Adasc, Associazione per la Difesa dell'Ambiente
"Durante la manifestazione è stato più volte affermato il comportamento silente di alcune istituzioni. Il territorio del Mela è devastato da uno sviluppo industriale selvaggio che necessita di adeguamento alle normative vigenti utilizzando le migliori tecnologie disponibili. "
Tratto da Il Corriere del Mezzogiorno
Milazzo va al funerale dell'aria pulita«Città uccisa dall'inquinamento»
Manifestazione di protesta contro i continui superamenti dei valori di Pm 10(polveri sottili)

MESSINA – Centinaia di persone hanno sfilato oggi in corteo per le vie di Milazzo (Messina), nonostante la pioggia battente, per chiedere alle istituzioni la difesa della salute e la salvaguardia dell'ambiente, dopo le notizie sugli ultimi dati registrati dall’Arpa Sicilia che evidenziano nella zona continui superamenti dei valori di Pm 10 e la presenza di inquinanti. Alla manifestazione hanno partecipato numerose associazioni ambientaliste, sindaci dei paesi del comprensorio della Valle del Mela, studenti e semplici cittadini. Il corteo è stato organizzato dall’ Adasc, Associazione per la Difesa dell'Ambiente e della Salute dei Cittadini.
Corteo anti smog a Milazzo
«IL COMUNE CHE FA?» - Il presidente dell’associazione, Peppe Maimone,
ha sottolineato l’assenza del sindaco di Milazzo, Carmelo Pino,
dichiarando: “Continuiamo ad esprimere il nostro dissenso per la
politica ambientale portata avanti fino ad ora dall’amministrazione
comunale che sembra non notare quello che sta accadendo. Dai rilievi
dell’Arpa è emersa sempre di più la presenza di sostanze inquinanti,
come l'anidride solforosa e idrocarburi non metanici. Inoltre, Milazzo è
invasa giornalmente da composti odorigeni pericolosi come idrosolfuri e
mercaptani. La presenza di queste sostanze crea conseguenze molto gravi
per la salute dei cittadini, tant’é che diverse persone si sono dovute
recare al pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo”.
I DATI ISPRA - “Il problema ambientale – prosegue Maimone – è stato evidenziato anche dall’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale,
che dopo le nostre sollecitazioni al Presidente della Repubblica e al
Presidente del Consiglio, ha fatto un’ispezione straordinaria alla
raffineria di Milazzo. Ha poi diffidato i dirigenti entro 30 giorni a
fare interventi per ridurre l’emissione di queste sostanze odorigine”.
“Molte persone - conclude Maimone - in questi anni sono morte o si sono
ammalate, questo scempio deve finire” .
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Partecipa al
corteo anche l’avvocato Maria Calderone che recentemente ha raccolto
insieme alle associazioni ambientaliste migliaia di firme per presentare
una petizione popolare al Parlamento europeo e una class action contro
chi inquina. “Stiamo preparando migliaia di cause - sottolinea
l’avvocato Calderone - per chiedere a questi colossi industriali il
risarcimento danni per la popolazione e per i lavoratori della
raffineria. Stiamo inoltre, definendo una petizione popolare da
presentare al Parlamento Europeo per ottenere subito piani di
risanamento e di bonifica ambientale. Vogliamo poi che vengano
commissariati gli organismi regionali, provinciali e locali che non si
adeguano alle normative europee per la salvaguarda dell’ambiente e
pretendiamo un maggiore monitoraggio con l’ampliamento delle centraline
di rilevamento”. “Chiediamo infine, di sapere – conclude l’avvocato -
dove sono finiti i fondi europei e nazionali per la bonifica dei siti
inquinati, perché si tratta di milioni di euro che sono andati persi.
MONITORAGGIO - Sulla questione è intervenuto anche il presidente della commissione d’indagine ambientale del Comune di Milazzo, Giuseppe Marano,
dichiarando: “Visto che qui non c’è un continuo monitoraggio, dopo
l’intervento dell’Ispra, chiediamo al ministero dell’Ambiente di
ritirare l'autorizzazione integrata ambientale che permette l'esercizio
di un impianto, rilasciata a tutti gli impianti della Raffineria di
Milazzo......
Gianluca Rossellini14 aprile 2012
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