Tratto da Città della Spezia
Le risposte non arrivano e il comitato presenta l'esposto in Procura
'Spezia via dal carbone' chiede se siano state
rispettate le norme in materia di inquinamento,diritto alla salute e all'informazione.
La Spezia - Ieri il comitato 'Spezia
via dal carbone' ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica
della Spezia con il quale chiede di “verificare il rispetto delle
normative vigenti in materia di inquinamento ambientale e di diritto
alla salute e all’informazione”.
L'iniziativa del movimento di cittadini, che da mesi si batte per la chiusura del gruppo a carbone della centrale Enel di Vallegrande, fa seguito all'inoltro di un esposto alle istituzioni e alle autorità locali del 14 febbraio scorso con il quale venivano chiesti chiarimenti su alcune questioni.
"In assenza di un qualsivoglia riscontro alle reiterate richieste di chiarimento - fa sapere il comitato -, anche a seguito delle iniziative intraprese dall’Autorità portuale in collaborazione con Arpal e le amministrazioni locali, in seguito delle continue dispersioni di carbone da parte di Enel e del probabile avvio del monitoraggio annunciato abbiamo deciso di rivolgerci alla Procura".
Le motivazioni dell'esposto vanno dal presunto protrarsi di emissioni diffuse di polvere di carbone, che sarebbero state documentate con riprese foto e video nel corso della movimentazione della materia prima, di cui era peraltro stata richiesta la sospensione dall'Autorità portuale. "Tale circostanza - si legge nelle argomentazioni dell'esposto - oltre a determinare un danno continuo alla salute e alla qualità della vita dei cittadini residenti nei quartieri limitrofi alle zone di movimentazione del carbone, produce una violazione della normativa vigente in materia di limitazione delle emissioni diffuse".
Il comitato lamenta inoltre la mancata comunicazione dei dettagli del monitoraggio avviato da Arpal, nonostante le reiterate richieste e sospetta che in concomitanza con il posizionamento della centralina di rilevamento la ciminiera dell’Enel abbia smesso di emettere fumi, facendo ipotizzare l’interruzione o una forte riduzione delle attività.
QUI,su Città della Spezia per completezza di informazione, il testo integrale dell'esposto.
L'iniziativa del movimento di cittadini, che da mesi si batte per la chiusura del gruppo a carbone della centrale Enel di Vallegrande, fa seguito all'inoltro di un esposto alle istituzioni e alle autorità locali del 14 febbraio scorso con il quale venivano chiesti chiarimenti su alcune questioni.
"In assenza di un qualsivoglia riscontro alle reiterate richieste di chiarimento - fa sapere il comitato -, anche a seguito delle iniziative intraprese dall’Autorità portuale in collaborazione con Arpal e le amministrazioni locali, in seguito delle continue dispersioni di carbone da parte di Enel e del probabile avvio del monitoraggio annunciato abbiamo deciso di rivolgerci alla Procura".
Le motivazioni dell'esposto vanno dal presunto protrarsi di emissioni diffuse di polvere di carbone, che sarebbero state documentate con riprese foto e video nel corso della movimentazione della materia prima, di cui era peraltro stata richiesta la sospensione dall'Autorità portuale. "Tale circostanza - si legge nelle argomentazioni dell'esposto - oltre a determinare un danno continuo alla salute e alla qualità della vita dei cittadini residenti nei quartieri limitrofi alle zone di movimentazione del carbone, produce una violazione della normativa vigente in materia di limitazione delle emissioni diffuse".
Il comitato lamenta inoltre la mancata comunicazione dei dettagli del monitoraggio avviato da Arpal, nonostante le reiterate richieste e sospetta che in concomitanza con il posizionamento della centralina di rilevamento la ciminiera dell’Enel abbia smesso di emettere fumi, facendo ipotizzare l’interruzione o una forte riduzione delle attività.
QUI,su Città della Spezia per completezza di informazione, il testo integrale dell'esposto.
Venerdì 27 aprile 2012 alle 20:40:43
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