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07 maggio 2012

1)Proviamo a pensare in grande......Il paese che non paga l'Imu Grazie all'eolico.2)Presidente Monti, un taglio indolore per vedere le stelle

 Pubblichiamo due interessanti articoli 

Tratto da Notiziario Italiano

Il paese che non paga l'Imu Grazie all'eolico

Il sindaco: «Dal vento 400 mila euro all'anno. Investiti tutti nel sociale e nell'ambiente». E ora si pensa al solare termico
Il campo eolico di Sa Turrina Manna a Tula
MILANO - Molto vento e poche tasse, almeno sulla casa. Grazie alle entrate che il Comune di Tula ricava dal suo parco eolico, la giunta guidata dal sindaco Andrea Becca, ha esentato i 1.600 residenti del piccolo centro sardo – nel nord dell’isola in provincia di Sassari - dal pagamento dell’Imu. «Tula ha accettato una scommessa: credere nelle energie rinnovabili. Già la giunta precedente aveva dato il via al parco eolico, che oggi rappresenta il 12-13% dei proventi comunali», spiega il sindaco 42enne eletto con una lista civica.
NIENTE IMU - «Dall’eolico incassiamo 400 mila euro all'anno, su un bilancio di 3.200.000. Quelle entrate le abbiamo investite tutte in politiche sociali e ambientali», prosegue Becca. «Ma quest’anno ci siamo guardati in faccia e abbiamo ragionato su come far risparmiare le famiglie. Visto che la legge ce lo consentiva, dopo aver dato un’occhiata alle rendite catastali, abbiamo ridotto l’aliquota dal 4 al 2 per mille e contemporaneamente aumentato la detrazione sull'Imu da 200 a 400 euro da aggiungere alle detrazioni per i figli a carico per 50 euro per ciascun figlio. In questo modo abbiamo neutralizzato l’Imu», spiega il sindaco. «Non facciamo una battaglia fiscale come la Lega: abbiamo creato un’entrata grazie alle rinnovabili e razionalizzato le spese.
EOLICO - Il parco eolico di Sa Turrina Manna (che in lingua sarda significa La torretta grande) ha una capacità di 90 MW sufficienti a soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di circa 65 mila famiglie. Attualmente è al massimo della sua capacità.  Ma l’anima verde di Tula è, comunque, in espansione. Adesso il Comune punta sul solare termico. «Diamo un contributo del 45% a chi installa pannelli solari per scaldare l’acqua di casa: spendi 5 mila euro? Il Comune te ne dà 2.250», conclude il sindaco. «Il nostro Comune è piccolo, ma proviamo a pensare in grande. A Roma quante case potrebbero avere l’acqua calda scaldata con l’energia solare?».


Fonte Corriere

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Tratto da La Stampa

Presidente Monti, un taglio indolore per vedere le stelle

Piero Bianucci
In risposta all’appello del governo Monti che chiede ai cittadini di segnalare possibili tagli alla spesa pubblica, il 2 maggio alle ore 9,07 è arrivato alla Presidenza del Consiglio un suggerimento che può far risparmiare alcune centinaia di milioni di euro l’anno migliorando per di più la qualità della vita. Si tratta di fare ciò che ciascuno di noi fa in casa propria: spegnere la luce quando non serve. La proposta viene dall’Associazione CieloBuio, che da molti anni si batte contro quell’inquinamento luminoso che ci impedisce di vedere le stelle (foto), cioè il paesaggio della notte e l’universo nel quale viviamo.

Oggi in Italia la spesa energetica per la sola illuminazione pubblica tocca il miliardo di euro. Rispetto agli altri paesi europei, la nostra situazione è paradossale. Benché sia quasi priva di fonti proprie per la generazione di energia elettrica, l’Italia si classifica tra i paesi più spreconi, seconda sola alla Spagna.

CieloBuio ( www.cielobuio.org ) suggerisce al governo di adottare queste semplici misure di buon senso:
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