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20 giugno 2012

ALTRO CHE RIO + 20 IN BRASILE !!!La Centrale a Carbone di Saline Joniche si farà. Regione Calabria permettendo.


ALTRO CHE RIO + 20 IN BRASILE !!! ALTRO CHE RIFLETTERE SULLO SVILUPPO  SOSTENIBILE!!!

...La Conferenza Rio+20 rappresenta ............un'occasione per riflettere sullo sviluppo sostenibile, con particolare riguardo ai temi dell'economia verde e della governance, non solo a livello internazionale ma anche a livello nazionale.

 Inoltre, la Conferenza può contribuire a facilitare in Italia la transizione verso modelli di consumo e produzione sostenibili perseguendo l'obiettivo di una crescita economica più attenta alle istanze sociali e ambientali. .........


E dopo tante belle parole  (un'occasione per riflettere sullo sviluppo sosenibile...... sull'economia verde- una crescita economica più attenta alle istanze sociali e ambientali...)

  Parole ,parole ,parole   ma ecco  aldilà  delle parole e dei buoni propositi (che non durano neanche il tempo della  conferenza Rio+20 ) la cruda realtà......continua a farsi strada

IN  ITALIA " IL GOVERNO DEI TECNICI"CI VORREBBE   RIPORTARE A LUNGHE FALCATE IN PIENO PALEOLITICO DEL CARBONE.

MONTAGNE DI CARBONE INCOMBERANNO ANCORA  SUL NOSTRO FUTURO?SULLA SALUTE DEI CITTADINI ESPOSTI A TALI  INSOSTENIBILI ECOMOSTRI?


  ......Il carbone rappresenta la più grande fonte di inquinamento da CO2, e l’UE si è impegnata a ridurre" entro il 2020" le emissioni di gas serra del 30% e  l’OMS ha  rimarcato più volte che “le centrali a carbone sono una delle cause principali dell’emissione delle polveri sottili che ogni anno nel mondo causano la morte di 2 milioni di persone”.

 NONOSTANTE CIO ' IN ITALIA(che ci risulta sia ancora  nella  UE  )    AVREMO ANCORA  PIU' ........ENERGIA DAL CARBONE?CI VORREBBERO LEGARE A DOPPIO FILO ALLA SUA PREISTORIA ENERGETICA?

Il governo Monti e il ministero all’Ambiente dicono di “sì” alla centrale a carbone di Saline Joniche (Rc)

La Centrale a Carbone di Saline Joniche si farà. Regione Calabria permettendo. Intanto  il governo guidato dal premier Mario Monti oggi pomeriggio ha dato l’ok al progetto che ha ottenuto il Decreto VIA......

Il parere favorevole del Ministero dell’Ambiente è parte integrante di un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, firmato dal Presidente Mario Monti, il quale sancisce, proprio alla luce del parere emesso dal Ministero dell’Ambiente, “la compatibilità ambientale e l’autorizzazione al successivo esercizio relativamente al progetto proposto dalla società SEI Spa”. 

Il lungo iter di approvazione del progetto della centrale a carbone di Saline, a questo punto, si sposta dal livello nazionale a quello locale. Adesso, infatti, la palla passa alla Regione Calabria che possiede, addirittura, diritto di veto sul decreto VIA. Sostanzialmente da oggi, il futuro della centrale di Saline è tutto in mano alla Regione.(Leggi Qui)

Benché il Ministero dell’Ambiente, la Regione Calabria, le Soprintendenze Regionali e i comuni dell’Area Grecanica, abbiano dato un parere negativo, SALINE JONICHE è stata prescelta per attuare il PROGETTO SEI, una nuova Centrale a Carbone, che renderebbe vani i programmi di sviluppo locale basati sul turismo sostenibile, sul rispetto dell’ambiente e sulla valorizzazione del patrimonio culturale dei Greci di Calabria......


Il Ministero dell’Ambiente ha quindi già cambiato parere! E LA REGIONE CALABRIA COSA FARA'? 
 Il Presidente  della Calabria Scopelliti  farà  come 
il "Nostro  Presidente della Liguria  Burlando" che ha preso i voti "contro il potenziamento a carbone della centrale"  per poi firmare ,ad elezioni avvenute, per il potenziamento..........?

 Tratto da Rinnovabili .it

ONU: “integrare i diritti umani alla tutela ambientale”

  il Programma Ambientale delle Nazioni Unite hanno presentato oggi, nella cornice di Rio+20, un nuovo rapporto dal titolo Human Rights and the Environment”. Il documento sostiene che integrare i due temi a livello normativo potrebbe favorire lo sviluppo sostenibile e un’economia più verde che riconosca che gli ecosistemi sani sono il presupposto necessario per la riduzione della povertà. 

 Questo rapporto descrive come i diritti umani e l’ambiente possano svolgere un ruolo integrato e indivisibile nella realizzazione dello sviluppo sostenibile e nell’accesso equo ai beni primari, dimostrando come ambiente e politiche dei diritti dell’uomo si influenzino a vicenda”, ha spiegato il sotto segretario Onu e direttore esecutivo dell’Unep Achim Steiner. 

 Secondo il rapporto, questo approccio è in grado di far una maggiore chiarezza sugli impatti base di varie attività economiche e di aumentare la legittimità di attività, programmi e politiche, integrando preoccupazioni sociali con obiettivi ambientali. 

Potrebbe inoltre costituire uno strumento efficace per garantire la responsabilità dei governi e del settore privato per ciò che concerne l’impatto delle loro attività sull’ambiente e i diritti umani.

 

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