Pubblichiamo un interessante articolo tratto da Noalcarbone Brindisi in cui si parla di "Industrie a Rischio di Incidente Rilevante” e della “NORMATIVA SEVESO II” , che impone ai Sindaci dei comuni ove sono localizzate tali industrie a rischio precisi obblighi e competenze.
Tratto da Noalcarbone
06 giugno 2012
Come salvarsi dall’esplosione del Petrolchimico in 2 mosse.
Da oltre una settimana, dicevamo, qualcosa brucia senza sosta
in quella torcia e a noi viene da chiederci se magari non sia il caso di
preoccuparsi.
Quante e quali sostanze bruciano in
quella torcia? Le
emissioni sono dannose alla salute? Qualcuno le sta misurando? Come
dovremmo comportarci nel caso in cui malauguratamente esplodesse il più
grande polo petrolchimico d’Europa?
Allarmismo ambientalista? Eco-fantascienza?
Beh, direi proprio di no visto che nella zona industriale di
Brindisi operano almeno 5 aziende definite
“Soggetti a Rischio di Incidente Rilevante”, cioè “industrie che possono
causare eventi di grande entità, (emissioni in atmosfera, incendi , esplosioni)
dovuti a sviluppi incontrollati, che possono dar luogo a pericolo grave,
immediato o differito nel tempo, per la salute umana e per l’ambiente, sia
all’interno che all’esterno dell’industria” (Decreto Legislativo 334/1999 -Legge
Seveso- ).
Come facciamo ,quindi, a metterci in salvo in caso di
incidente?
Semplice!
Nel 2007 Il comune di Brindisi ha prodotto
e diffuso un piccolo opuscolo sulla gestione del
rischio industriale dal titolo rassicurante: -Manuale
d’informazione ai cittadini.-
Quindi la mossa n.1 per sopravvivere in caso di esplosione
del Petrolchimico, è andarsi a cercare l’opuscoletto.
Non disperate. Se non lo avete mai ricevuto , è possibile scaricarlo dal sito del Comune.
Ad introdurre il manualetto è una premessa che tende a
precisare, che tale pubblicazione non è iniziativa spontanea del comune ma
bensì il decreto legislativo 334/99
“NORMATIVA SEVESO II” , impone ai Sindaci dei comuni ove sono localizzate le
industrie a rischio precisi obblighi e competenze.
Il Comune deve portare a conoscenza della popolazione che
può essere colpita da un incidente rilevante le informazioni fornite dal
gestore ed inoltre informare gli stessi delle misure di sicurezza da adottare e
delle norme di comportamento da osservare.
Bene! Quindi il
sindaco ha il dovere per legge di informarci
sui pericoli e sulle misure di sicurezza.
Continuiamo a sfogliare, ci sarà sicuramente un modo per
salvarsi.
L’opuscolo contiene un Piano di emergenza in caso di
incidente rilevante con allegata una cartina
della mappa topografica dei siti
industriali a rischio.
Praticamente una lista degli impianti e delle sostanze che
possono causare incidenti......
Seguono brevemente le tipologie di eventi incidentali, cioè
incendio, esplosione e nube tossica e gli effetti che potrebbero arrecare all’essere
umano.
Ma come facciamo a metterci al riparo da una nube tossica?
Ancora
non riusciamo a trovare le risposte.......
Semplice: non c’è alcun bisogno di salvarsi!
Il manuale non prevede nessun allarme in caso di nube
tossica e sapete perché?
Perché “In questo
caso i gestori degli impianti hanno dichiarato che rimarrebbe circoscritta
all’interno dello stabilimento “. Praticamente le aziende con una semplice
dichiarazione hanno dato la garanzia che le loro nubi tossiche resteranno ferme nel cielo
sopra le ciminiere.
Chissà che popò di studi scientifici avranno portato per
dimostrare ciò!
La mossa n.2 per
sopravvivere in caso di esplosione del Petrolchimico è non scoraggiarsi e proseguire
nella nella lettura della seconda e
ultima parte del manuale.
-Sistemi di allarme.-
Il Comune di Brindisi sta realizzando un impianto di allertamento
acustico alla popolazione per il rischio industriale. Il sistema di allarme
prevede l’installazione, all’esterno degli stabilimenti, di sirene acustiche di
elevata potenza in grado di allertare, in caso di incidente, le persone
insediate nelle aree che possono essere interessate dall’accadimento.
1 SEGNALE CONTINUO DI SIRENA in caso di ALLARME, 3 SEGNALI
DI SIRENA INTERVALLATI DA BREVI PAUSE segnale di ALLARME CESSATO.
Viene da chiedersi: ma
il sistema di sirene negli stabilimenti,
non fa parte già del piano di sicurezza che ciascuna azienda ha l’obbligo di
possedere? Il comune di Brindisi ha
veramente realizzato un secondo sistema di allarme?
Leggi l'articolo integrale
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Approfondimenti
Considerazione di Uniti per la Salute
Anche sul nostro territorio di Vado Ligure - Quiliano vi sono alcune "Industrie a Rischio di Incidente Rilevante” assogettate alla
“NORMATIVA SEVESO II”,precisamente sono quattro:
La Sarpom ,l' Infineum , la Petrolig e la Zinox.
Savona: Atto di diffida formale di Associazioni e Partiti sul carbone di Tirreno Power dell' 8 luglio 2011.
5) Sia verificata la applicabilità della ed. Legge Seveso 3 sulla centrale in oggetto, poiché, se da un lato non risulterebbe presente nell'elenco degli stabilimenti a rischio rilevante, viceversa dal documento allegato, scaricato dal sito nazionale dei Vigli del Fuoco, la stessa Centrale è stata chiaramente indicata a rischio incidente rilevante appunto con la lettera b (in a.r.i.r. art 8).
In ogni caso anche se la centrale, a seguito di verifica, non dovesse risultare soggetta alla citata Legge Seveso. ricordando che a meno di 100 metri è presente un sito industriale a rischio di incidente rilevante e ricordando il cosiddetto "effetto domino" risulta necessaria una verifica sugli art 12 e 13 ed in particolare dell'art. 14 della citata legge laddove si parla di "requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione territoriale, con riferimento alla destinazione e utilizzazione dei suoli che tengano conto della necessità di mantenere le opportune distanze tra stabilimenti e zone residenziali nonché degli obbiettivi di prevenire gli incidenti rilevanti o di limitarne le conseguenze, per:
a) insediamenti di stabilimenti nuovi;
b) modifiche degli stabilimenti di cui all'articolo 10, comma 1;
c)
nuovi insediamenti o infrastrutture attorno agli stabilimenti
esistenti, quali ad esempio, vie di comunicazione, luoghi frequentati
dal pubblico, zone residenziali, qualora l'ubicazione l'insediamento o
l'infrastruttura possono aggravare il rìschio o le conseguenze di un
incidente rilevante".
Per quanto
sopra il progettato ampliamento della centrale (che si trova
praticamente adiacente ad un impianto a rischio di incidente rilevante)
va preventivamente verificato con assoluta certezza alla luce della
citata legge.
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