Decisione del Cdm Executive Board
Centrali a carbone - Stop ai crediti di CO2
«Le
 centrali a carbone, non solo rappresentano un grave danno per il clima,
 ma minacciano la salute delle comunità locali che non da ultimo 
falliscono nel conseguire uno sviluppo sostenibile» 
Valentina Zammarano, Freereporter
 Il Comitato esecutivo del meccanismo per lo Sviluppo Pulito delle Nazioni Unite (Cdm)
 ha fatto un passo in avanti contro l'industria del carbone. In una 
riunione del Cdm Executive Board ha chiesto un nuovo giro di controllo 
delle regole che permettono alle centrali a carbone in India e Cina, di 
ricevere crediti CO2.
Questa decisione sottolinea chiaramente la natura controversa delle 
concessioni di crediti per il combustibile a più alto impatto di 
diossido di carbonio del pianeta. Il Sierra Club e Cdm sostengono 
fortemente la decisione del Consiglio di Amministrazione.
«Le centrali a carbone, non solo rappresentano un grave danno per il 
clima, ma minacciano la salute delle comunità locali che non da ultimo 
falliscono nel conseguire uno sviluppo sostenibile».  
Sono le parole di 
Eva Filzmoser, direttore di Watch Cdm:
  «Ci complimentiamo con la 
decisione del consiglio, che segna in sostanza la fine dei crediti di CO2 per le centrali elettriche a carbone.
Questa decisione implica che qualsiasi futura approvazione di 
progetti che facciano uso della metodologia a carbone, arriverà troppo 
tardi perché i progetti possano ottenere la registrazione entro la fine 
di quest'anno.
A partire dal prossimo anno i progetti potranno beneficiare solo del 
sistema comunitario di scambio delle quote di emissione (Eu Ets), e solo
 se provengono dai paesi più poveri del mondo. Questo escluderebbe di 
fatto i progetti per le centrali a carbone in India e in Cina.
L'anno scorso, il Cdm Executive Board ha sospeso il regolamento degli
 accrediti dei progetti per le centrali a carbone, che a causa della 
preoccupazione per l'integrità ambientale continuano ad essere sospesi. 
Una nuova serie di regole sarà discussa nella prossima riunione del 
consiglio di amministrazione, nel mese di settembre a Bangkok.

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