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31 luglio 2012

Ilva di Taranto:Il Codacons denuncia Ministri Ambiente e Salute.

Tratto da Agi

Ilva Taranto: Codacons denuncia Ministri Ambiente e Salute

AGI) - Roma, 30 lug. - Il Codacons, in merito alla vicenda dell'Ilva, ha presentato oggi alla Procura di Taranto la propria nomina di parte offesa in qualita' di associazione ambientalista e un esposto in cui si chiede di estendere le indagini anche nei confronti dei Ministeri dell'ambiente e della salute, nelle persone dei ministri che si sono succeduti negli anni, e degli enti locali territorialmente competenti.

"La gravissima omissione delle istituzioni italiane, centrali e locali - scrive il Codacons nella denuncia - consistita nel non aver dato alcun allarme ufficiale ma soprattutto il mancato seguito da parte delle Autorita' competenti, di un'adeguata campagna di informazione rivolta ai cittadini coinvolti e le azioni e gli interventi previsti nonche' la violazione del principio di precauzione ripetutamente connessa al principio di informazione a favore della popolazione, appare indice di negligenza grave considerato che solo la conoscenza puo' consentire di adottare sistemi di prevenzione

Di rilevante importanza, quanto disposto dal d.lgs. 152/2006 (c.d. testo unico ambientale) e dell'ultimo suo "correttivo" (d.lgs.4/2008) che prevede all'art. 257 una fattispecie di omessa bonifica che non solo sostituisce, con formula diversa, e per certi versi piu' limitativa, la fattispecie dell'art. 51-bis d.lgs. 22/97, ma che ricomprende di sicuro, al suo interno, parte della previgente fattispecie di cui all'art. 58 d.lgs.152/99 (Danno ambientale, bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati)".

 "Alla luce di quanto sopra evidenziato - prosegue il Codacons - appare opportuno che l'Ill.ma Procura adita estendesse le proprie indagine volte ad accertare anche le responsabilita''dei Ministeri e degli enti pubblici che nel tempo hanno contribuito, attraverso una omessa vigilanza e mancati interventi preventivi, a determinare la grave situazione di danno ambientale e pertanto eventuali fattispecie penalmente rilevanti quali

  •  omissione in atti d'ufficio ex art. 328 c.p.,

  • omicidio colposo ex art.589 c.p.,

    • disastro colposo ex art. 449 c.p. 

  • nonche' violazione d.lgs. 152/2006 (c.d. testo unico ambientale)"......

  Parte infine oggi l'azione legale del Codacons finalizzata a far ottenere a cittadini, lavoratori e aziende del tarantino il risarcimento per i gravissimi danni ambientali prodotti dagli stabilimenti Ilva  e quantificabili, in base alle stime dell'associazione, in almeno 500 milioni di euro.  Tutti i soggetti che risiedono nelle aree colpite dall'inquinamento dell'ambiente e del territorio prodotto dall'Ilva possono aderire all'azione risarcitoria, telefonando al numero 892.007 (info e costi pubblicati sul sito www.codacons.it) e partecipando cosi' alla costituzione di parte offesa nel procedimento penale aperto dalla Procura di Taranto.  

Attraverso tale procedura sara' possibile per i cittadini chiedere, attraverso il Codacons, il risarcimento dei danni morali e materiali subiti. (AGI) 

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