
Venerdì, 5 OttobreIl Worldwatch Institute sfata una volta per
tutte il mito delle rinnovabili "incentivore":le fossili hanno 775
miliardi di fondi nel 2010 e oltre un trilione di dollari quest'anno
Sfatato definitivamente il mito delle rinnovabili "divora incentivi". Ci ha pensato il Worldwatch Institute, che, in una ricerca pubblicata oggi, ha evidenziato come sia in realtà il settore delle fonti fossili quello che riceve le maggiori sovvenzioni.
Secondo la ricerca, dal titolo Vital Signs, nel 2010 le fonti rinnovabili hanno ricevuto in tutto 66 miliardi di dollari, contro i 775 miliardi delle fossili nello stesso anno e contro il trilione di dollari nei primi nove mesi del 2012.Mentre i contributi per le rinnovabili sono destinati a diminuire già nei prossimi mesi con i nuovi regimi incentivanti varati nel mondo negli ultimi mesi, però, quelli alle fonti fossili verranno mantenuti inalterati.
Non solo.Secondo il Worldwatch Institute, il costo degli incentivi andrebbe "caricato" di una serie di ulteriori costi ambientali, tra cui spese sanitarie e recupero dei danni da inquinamento ambientale.
L'International Energy Agency (IEA) stima che, eliminando i contributi ai combustibili entro i prossimi otto anni, la domanda di petrolio si ridurrebbe drasticamente sotto i 3,7 milioni di barili al giorno, quella di gas naturale sotto i 330 miliardi di metri cubi e quella di carbone sotto i 230 milioni di tonnellate.
Entro il 2035 la domanda di petrolio diminuirebbe del 4%, quella di gas naturale del 9,9% e quella di carbone del 5,3%con un conseguente abbattimento di emissioni del 4,7% nel 2020 e del 5,8% nel 2035.
Nessun commento:
Posta un commento