Tratto da Giornalettismo
“E’ il riscaldamento globale, stupidi!”
Bloomberg BusinessWeek, rivista settimanale del gruppo Bloomberg, la mette in maniera chiara e senza equivoci: foto dell’allagamento di Sandy a New York e titolo cubitale:
“E’ il riscaldamento globale, stupidi”; s’intende, ad aver causato una tempesta così forte e distruttiva.
NEW YORK SOMMERSA - Il Disaster Scenario messo a punto dall’agenzia per il cambiamento climatico delle Nazioni Unite pronostica che in caso di innalzamento del mare di tre metri – quello che Sandy ha provocato – Lower Manhattan, l’East Village e la Tangenziale Franklin Delano Roosvelt sarebbero inghiottite dall’Hudson e dall’Atlantico.
Il cambiamento climatico, secondo l’agenzia di riassicurazione rischi Munich Re, “crea in particolare onde di calore, siccità, eventi di precipitazione intensa, e nel lungo periodo, probabilmente, intensità cicloniche tropicali”: il tutto è contenuto nel rapporto “Eventi climatici estremi in nord America” pubblicato nello scorso ottobre. Secondo Shawn Lawrence Otto di ScienceDebate “i mari più caldi di quest’estate hanno aiutato la tempesta a rinforzarsi e a muoversi verso nord e i livelli più alti del mare hanno aggiunto forza a Sandy. Condizioni del genere dovrebbero essere sempre più comuni se le condizioni di cambiamento climatico continueranno”.
POLITICHE PUBBLICHE - Di certo Sandy potrebbe diventare una sorta di “momento di autocoscienza”, una campana di sveglia per i tanti clima-scettici d’America, e porterà il tema del climate change al centro del dibattito pubblico e politico presidenziale. Qualunque sia la strada che gli Stati Uniti prenderanno, “i 40 morti americani, i 50 miliardi di dollari in perdite economiche, otto milioni di case senza energia, 15mila voli a terra, fabbriche, negozi, ospedali chiusi” di cui parla la Msnbc contribuiranno a far diventare il cambiamento climatico da un argomento teorico ed elitario, un’emergenza nazionale.Leggi l'articolo integrale
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Tratto da La Repubblica |
Innalzamento del mare, andrà peggio"Le stime dell'IPCC sono ottimistiche"
Il livello continuerà ad alzarsi per almeno due secoli. Alcuni scienziati italiani pubblicano il loro studio (incremento minimo entro il secolo dfino a 95 centimetri) e avvertono: ne risentirà tutto il Mediterraneo, bisogna subito ridurre le emissioni di gas-serra e prepararsi. Altrimenti ecco cosa potrebbe succedere
JACOPO PASOTTI
VENTI centimetri guadagnati nel ventesimo secolo. Ed altri 20, ma in alcune parti del globo anche 60, saranno i centimetri di innalzamento del livello marino terrestre con cui le prossime generazioni faranno i conti entro la fine di questo secolo secondo l'ultimo rapporto dell'IPCC, il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico. Ma secondo le ultime previsioni di alcuni scienziati italiani, queste cifre sono ottimiste. Loro stimano infatti un incremento minimo compreso tra 80 e 95 centimetri e, ripetono, all'origine di tutto ci sono le attività umane. L'unica opzione ora è una grossa frenata prima dell'impatto, ovvero rallentare il processo e non farsi cogliere impreparati.LE FOTO: COSA SUCCEDE CON UN METRO DI MARE IN PIU' 1
Lo studio. In uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Global and Planetary Change, Antonio Zecca e Luca Chiari della Università di Trento, presentano un quadro ancora più preoccupante di quello proposto dall'IPCC: malgrado la riduzione dei combustibili fossili (dovuto sia ad un esaurimento naturale che ad un miglioramento della efficienza energetica) il livello del mare salirà di almeno 80-95 centimetri entro la fine del secolo e continuerà a farlo per almeno duecento anni. Lo studio è un ulteriore monito a ridurre, e immediatamente, le emissioni
di gas-serra, al fine di rallentare la risalita del livello marino e cominciare a prendere misure per adattarsi ad un nuovo paesaggio costiero.
Tagliare le emissioni. Adesso......E comunque l'avvertimento c'è. Allora non c'è nulla da fare per prepararsi alla geografia del futuro? Gli scienziati su questo non sono d'accordo e lor ripetono da anni: "La prima misura in ordine di tempo e di importanza è tagliare le emissioni di gas-serra cioè ridurre l'impiego di combustibili fossili", dice Zecca. Efficienza energetica, questa la parola d'ordine. Proprio mentre state leggendo questo articolo, avverte Zecca, "la temperatura si sta alzando e il livello del mare anche. Continueranno a farlo per cento o duecento anni e non chiedono il permesso ai governi".
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