per ricordare cosa comporta per le nostre comunità e per i nostri bambini la combustione di così ingenti quantità di carbone in mezzo alle nostre case e poichè siamo quasi a Natale ....... e un grosso dubbio ci assale:
COME FARANNO A CONDIZIONARE PESANTEMENTE ANCHE QUEST' ANNO IL NOSTRO NATALE?
QUALE SGRADEVOLE PACCO CI DEPOSITERANNO SOTTO L'ALBERO?
UNA SPIACEVOLE SENSAZIONE CI PERVADE....
Ecco il post del 21 dicembre 2011
Tratto da Brundisium
Brindisi,
21/12/2011
No al Carbone: parte la campagna "Passeggino Rosso"
No al Carbone: parte la campagna "Passeggino Rosso"
Prende
il via, con una “cartolina di auguri” la campagna Passeggino Rosso
intrapresa, seguendo l'esempio dell'organizzazione americana Moms Clean
Air Force, dalle donne di No al Carbone – Brindisi.
Si tratta di una presa di posizione forte, anche dal punto di vista comunicativo, per denunciare come le centrali a carbone della nostra città, tra le più inquinanti e dannose di Italia (e non per modo di dire!!), si stiano rubando, giorno dopo giorno, la salute dei nostri figli.
A casa, a scuola, persino quando giocano, i nostri bambini sono continuamente esposti alle emissioni delle centrali a carbone vicine: sono ormai noti da anni, e diventano ogni giorno più evidenti, i forti legami tra inquinamento atmosferico e salute dei bambini, purtroppo i più suscettibili agli effetti dannosi delle emissioni delle centrali a carbone.
Sebbene siano pochi gli studi che si sono concentrati sugli specifici danni sui bambini, sappiamo però della loro maggiore suscettibilità agli inquinanti, a causa del sistema immunitario e di detossificazione non ancora maturo, e delle problematiche maggiori relative ai loro piccoli polmoni che rendono l'intossificazione più probabile e più dannosa.
Si tratta di una presa di posizione forte, anche dal punto di vista comunicativo, per denunciare come le centrali a carbone della nostra città, tra le più inquinanti e dannose di Italia (e non per modo di dire!!), si stiano rubando, giorno dopo giorno, la salute dei nostri figli.
A casa, a scuola, persino quando giocano, i nostri bambini sono continuamente esposti alle emissioni delle centrali a carbone vicine: sono ormai noti da anni, e diventano ogni giorno più evidenti, i forti legami tra inquinamento atmosferico e salute dei bambini, purtroppo i più suscettibili agli effetti dannosi delle emissioni delle centrali a carbone.
Sebbene siano pochi gli studi che si sono concentrati sugli specifici danni sui bambini, sappiamo però della loro maggiore suscettibilità agli inquinanti, a causa del sistema immunitario e di detossificazione non ancora maturo, e delle problematiche maggiori relative ai loro piccoli polmoni che rendono l'intossificazione più probabile e più dannosa.
La loro salute a Brindisi è messa fortemente a rischio! I nostri bambini vivono in zone che violano gli standard nazionali di qualità dell'aria per i comuni inquinanti come particolati, biossido di zolfo, arsenico, mercurio e altri metalli pesanti che la scienza da tempo collega a malattie respiratorie e cardiache, disordini neurologici, dello sviluppo e dell'apprendimento proporzionalmente alla distanza dalla fonte di emissione.
Sono moltissimi i bambini che vivono entro 50 km dalla centrale a carbone - una distanza entro la quale è noto che possono ragionevolmente subire danni dalle emissioni dell'impianto; molte migliaia di questi bambini sono asmatici e sono particolarmente suscettibili a tali inquinanti.
Anche molte delle nostre scuole si trovano solo a 50 Km di
distanza dagli impianti, esponendo così in media i bambini a residui di
combustione che potrebbero essere fino a 10.000 volte superiori rispetto
ai livelli EPA di rischio consentito per cancro e altre malattie. I
casi di asma e, più in generale, di allergie alimentari e respiratorie
sono rapidamente e vertiginosamente aumentati, più che raddoppiati negli
ultimi venti anni (approssimativamente il 3-6% per cento dei nostri
bambini hanno l'asma) e sono in preoccupante aumento anche i disturbi
neurologici, con ritardo nel linguaggio, disturbi dell'attenzione,
iperattività e dislessia, messi in correlazione da diversi studi
statistici con la presenza di mercurio, una potente neurotossina,
nell'ambiente.
E'
ora di dire basta!
E' ora di unire le nostre forze per reclamare il
diritto dei nostri bambini a respirare aria pulita, perchè crediamo che
questo debba essere interesse della società prima ancora che della
politica. Per questo, porteremo il passeggino rosso, simbolo del
diritto dei nostri figli alla salute, nei luoghi dove questa viene messa
in pericolo, davanti alle centrali a carbone della nostra città, nelle
sedi della politica e dell'informazione, per informare la gente e
chiedere un risveglio delle coscienze.
Denunceremo pubblicamente, con tutti i mezzi a nostra disposizione, tutto quello che i genitori devono sapere sui pericoli che corre la salute dei loro figli: lo dobbiamo loro come madri e come cittadini!
Ornella Tarullo per Mamme No al Carbone
Denunceremo pubblicamente, con tutti i mezzi a nostra disposizione, tutto quello che i genitori devono sapere sui pericoli che corre la salute dei loro figli: lo dobbiamo loro come madri e come cittadini!
Ornella Tarullo per Mamme No al Carbone
Sempre tratto da Uniti per la Salute 21 Dicembre 2011
CI PERMETTIAMO UNA PICCOLA AGGIUNTA
PER I NOSTRI AMMINISTRATORI LIGURI:
LA NOSTRA GIUNTA REGIONALE NON SA O NON VUOLE SAPERE COSA HANNO PORTATO SUL NOSTRO TERRITORIO 40 ANNI DI COMBUSTIONE DI CARBONE...
MA ANZI PER NATALE CI HANNO FATTO TROVARE SOTTO L'ALBERO LA PROMESSA PER ALTRI 40 ANNI DI CARBONE E "RELATIVE PROBLEMATICHE SANITARIE ASSOCIATE ".
LI RINGRAZIAMO VIVAMENTE PER IL GRANDE SENSO DI RESPONSABILITA' E DI AMORE......DIMOSTRATO PER IL SAVONESE E ANCHE NOI ,COME A BRINDISI COMBATTEREMO CON TUTTI I MEZZI LEGALI E A NOSTRA DISPOSIZIONE PER RISPEDIRE AL MITTENTE "IL MALAUGURALE E BRUTTO PACCO NATALIZIO."
RAZIONALMENTE POTEVANO ALMENO RISPAMIARCI QUESTO"PESSIMO NATALE" .....MA ABBIAMO RICEVUTO E NE PRENDIAMO ATTO.
MA........ DOPO GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI DI QUESTI GIORNI RICORDIAMO LORO CHE
Tratto da La perfetta Letizia
E' partito la scorsa settimana a Brindisi il processo che vede imputati 13 dirigenti Enel della centrale Federico II per getto pericoloso di cose, danneggiamento delle colture e insudiciamento delle abitazioni. Greenpeace ha tappezzato la città con manifesti che ritraggono la centrale accanto ai primi piani di alcuni bambini di Brindisi. Vi si legge “Le centrali a carbone della tua città hanno nuovi filtri. I polmoni di…”, dove la frase è completata di volta in volta con il vero nome del minore ritratto, di cui si specifica l’età.
In calce alle foto, poi, il seguente messaggio: “Deficit nello sviluppo neonatale, deficit polmonari, malattie respiratorie, asma infantile, disordini dello sviluppo, patologie neuronali, cancro.
Gli 84 inquinanti emessi da una centrale a carbone hanno molti effetti sui tuoi figli, ma una sola soluzione: fermare il carbone”. I bambini sono spesso colpiti dagli inquinanti ancor prima di nascere.
L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha segnalato nel 2011 la centrale Enel di Brindisi come il sito industriale più inquinante d’Italia. Secondo l’Agenzia della UE le emissioni di quell’impianto (in riferimento ai dati del 2009) determinano una mortalità prematura stimabile in 119 casi l’anno.......
A Brindisi, uno studio del 2011 realizzato dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Lecce e di Pisa con l’Unità operativa di Neonatologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, la Asl di Brindisi e l’Università di Pisa segnala un eccesso nelle patologie neonatali riscontrate nel capoluogo pugliese del 18 per cento rispetto alla media europea, con uno scarto che raggiunge quasi il 68 per cento in riferimento alle patologie congenite cardiovascolari.
Non bastano questi dati per operare una seria riflessione sul carbone?
NOTA BENE: per l'Agenzia Europea per l’ambiente (EEA): Il 75% dei danni ambientali è determinato da 622 impianti industriali e l'impianto della Centrale a carbone
“TIRRENO POWER” di VADO L.
SI
COLLOCA AL 7° POSTO IN ITALIA
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