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16 dicembre 2012

Taranto: “Todisco, ti affidiamo la vita dei nostri figli ”

Tratto da Il Secolo XIX

Taranto, il corteo: «Todisco, ti affidiamo la vita dei nostri figli».

Bari - Ma quale profezia Maya. Noi ci ammazza l’Aia”: è tra gli striscioni e cartelli che innalzano i manifestanti a taranti nel corteo, partito da poco, per protestare contro l’inquinamento e contro il decreto legge “salva Ilva”. Una ragazza con abiti della Palestina tiene alzato un cartello su cui c’è scritto “Caro Gesù´ quest’anno i pastori verranno da te senza pecore”, chiaro riferimento alle migliaia di pecore che si sono dovute abbattere a Taranto perché avvelenate dalla diossina.
«Siamo in diecimila», è la voce che corre tra i manifestanti. Alcuni striscioni sono di sostegno alla magistratura. Su uno, sono riprodotte le facce di coloro che sono coinvolti nell’inchiesta giudiziaria Ilva. Mentre il corteo si sta dirigendo verso il centro cittadino, la gente si affaccia ai balconi applaudendo i manifestanti e molti titolari di negozi abbassano le saracinesche a metà in segno di solidarietà verso chi partecipa alla protesta.
C’è qualche striscione più tradizionale come “Basta ricatto occupazionale, chi ha inquinato deve pagare”, ma la maggior parte sono sarcastici come “La nostra salute non è d’acciaio”, o con un accenno diretto al ministro dell’ambiente, Corrado Clini, come “Caso Clinico” e “Non siamo inClini a morire”.
C’è anche un gruppo di genovesi, arrivati ieri sera, nel corteo composto da migliaia di tarantini. «Siamo preoccupati per la salute degli operai - dice uno di loro - del futuro occupazionale si deve preoccupare l’azienda, garantendolo». Il gruppo innalza uno striscione con la scritta “Genovesi con Taranto e con gli operai”. In coda al corteo c’è un folto gruppo di giovani che chiede a gran voce che vada via da Taranto la famiglia Riva e sventola bandiere con i colori rosso e blu della città ionica.
“Grazie zia Patrizia, continua a difenderci firmato: i bimbi di Taranto”. 
 Così è scritto su un cartello che una bambina tarantina, accompagnata dai genitori, espone all’inizio del corteo. 
Il ringraziamento è per il gip del tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, che ha firmato il 26 luglio scorso il decreto di sequestro preventivo degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva, perché altamente inquinanti, e alcune ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei vertici del siderurgico.  
Al passaggio del corteo nei pressi del palazzo di giustizia, i manifestanti hanno intonato cori a sostegno del magistrato. La stanza del tribunale in cui lavora il gip era illuminata, segno che il magistrato era al lavoro anche oggi pomeriggio.

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