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01 dicembre 2012

Ok del Cdm al decreto salva-Ilva, no del gip a dissequestro: è scontro tra poteri.

Tratto da La Repubblica Bari

OK del Consiglio dei Ministri AL DECRETO SALVA-ILVA, NO  del GIP a dissequestro:

E' SCONTRO

Il provvedimento del governo dà forza di legge all'Aia del 26 ottobre: ha durata 6 anni e autorizza la produzione. "I sigilli non impediscono il risanamento". Passera: "Riva si adegui o perde la proprietà". Clini: "La magistratura deve fare i conti con il dl". L'Anm attacca: "Vanifica i provvedimenti". La procura valuta l'eccezione di incostituzionalità o il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato

 Sì del Consiglio dei ministri al decreto salva-Ilva, che autorizza a proseguire con la produzione e conferisce "all'Aia lo status di legge, obbligando l'azienda al rispetto inderogabile delle procedure e dei tempi del risanamento"; se non lo farà potrà dire addio alla proprietà del colosso. Ma no al dissequestro dell'impianto, dice il gip, nonostante l'allarme occupazione lanciato nei giorni scorsi. Ed è scontro.

LA GUERRA SULL'ILVA - Per il governo non c'è incompatibilità tra i provvedimenti di oggi che decidono del più grande siderurgico d'Italia, perché prima dei sigilli "non esisteva il decreto legge" e i provvedimenti "di sequestro e confisca dell'autorità giudiziaria" non impediscono all'azienda di procedere agli adempimenti ambientali e alla produzione e vendita secondo i termini dell'autorizzazione". Il premier: "Qualcuno l'ha chiamato 'decreto salva-Ilva' ma io parlerei di decreto 'salva ambiente, salute e lavoro'. Abbiamo una creatura blindata dal punto di vista della sua effettiva applicazione", ha assicurato Mario Monti spiegando i contenuti del provvedimento. "Non c'è bisogno di rivolgere appelli affinché il decreto non sia impugnato. Abbiamo posto grandissima attenzione di compatibilità alla Costituzione". Ma lo spettro della contrapposizione con la magistratura si è fatto concerto in serata.

  La Procura di Taranto, dopo il no comment iniziale, starebbe infatti valutando l'eventualità di chiedere al Riesame che sia proposta eccezione di incostituzionalità o di sollevare conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato .  

L'Anm attacca: "Il governo - ha dichiarato il segretario dell'Associazione magistrati, Maurizio Carbone - si è assunto la grave responsabilità di vanificare le finalità preventive dei provvedimenti di sequestro" emessi per "salvaguardare la salute di una intera collettività dal pericolo attuale e concreto di gravi danni".  

IL DOPPIO PRONUNCIAMENTO - Il Cdm ha varato la legge con cui si garantisce la continuità produttiva e la salvaguardia dell'occupazione "nel pieno rispetto delle fondamentali esigenze di tutela della salute e dell'ambiente, imponendo lo scrupoloso rispetto di tutte le prescrizioni adottate dalle autorità amministrative competenti", recita la nota di Palazzo Chigi. Ma è il premier a precisare che il sequestro è stato disposto quando "non esisteva il decreto legge". Sequestro ribadito oggi dal gip Patrizia Todisco che ha respinto con un'ordinanza l'istanza di dissequestro degli impianti dell'area a caldo del siderurgico presentata la scorsa settimana alla Procura di Taranto dal presidente Bruno Ferrante e l'avvocato del gruppo Marco De Luca. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, sull'eventuale conflitto con la magistratura, chiarisce: "Questa è legge. Il tribunale del Riesame dovrà confrontarsi con questa".

L'AFFONDO DELL'ANM -

  In serata "Prendiamo atto - ha detto Carbone - che il governo, di fronte ad una situazione complessa e con gravi ripercussioni occupazionali, si è assunto la grave responsabilità di vanificare le finalità preventive dei provvedimenti di sequestro emessi dalla magistratura e volti a salvaguardare la salute di una intera collettività dal pericolo attuale e concreto di gravi danni". Per Carbone "resta tutta da verificare la effettiva disponibilita dell'azienda ad investire i capitali necessari per mettere a norma l'impianto e ad adempiere alle prescrizioni contenute nell'Aia", tenuto conto che "sino ad ora la proprietà ha dimostrato di volersi sottrarre all'esecuzione di ogni provvedimento emesso dalla magistratura".

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