Tratto da Articolo tre
Le donne dell’Ilva di Taranto: “Il regalo sarebbe non ammalarci più”
- 25 dicembre 2012- "Noi non vogliamo avere più dottori e strutture di eccellenza dove curarci, noi vogliamo semplicemente non ammalarci più".Lo sostengono in una nota i componenti del Comitato Donne per Taranto che, in occasione del Natale, vogliono "ringraziare i politici locali che tanto si sono spesi per farci capire quanto bravi siano stati ad introdurre nel decreto legge n. 207/2012 le assunzioni nelle Asl e la valutazione del danno sanitario".
"Vogliamo dire ai nostri amministratori e ai nostri politici – prosegue la nota – che facciamo volentieri a meno di queste modifiche e di questi 'contentini'". "Quest'anno i tarantini – si sottolinea – hanno dovuto scartare il loro regalo di Natale, ben confezionato da chi ha il dovere di difendere la salute dei cittadini, in anticipo nonostante più di 4000 cittadini abbiamo firmato una petizione indirizzata al Presidente Napolitano e ai Ministri Clini e Balduzzi con la quale richiedevano di inserire nell'Autorizzazione Integrata Ambientale i dati aggiornati dello studio Sentieri".
"Nonostante la stessa Aia – si legge ancora – sia stata rilasciata in assenza di un Piano di Emergenza Esterno; nonostante 6000 persone abbiano sfilato in una fiaccolata per sostenere il lavoro della magistratura; nonostante il 15 dicembre 2012 in più di 20mila abbiamo gridato 'No' al decreto Salva Ilva e Ammazza Taranto".
"A chi ha votato a favore del decreto 'ad Ilvam' – conclude la nota – consigliamo vivamente di non decidere di candidarsi a Taranto perché da noi non riceverà alcun voto. A chi invece ha deciso di votare questi candidati, chiediamo di riflettere sulla propria scelta perchè non si può più essere complici di chi ha deciso di sacrificare la vita di una intera città in nome del profitto di un singolo e delle banche".
Nessun commento:
Posta un commento