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20 gennaio 2013

Inquinamento, il nuovo pericolo è la fuliggine da combustione di gasolio e carbone

Tratto da Panorama

Inquinamento, il nuovo pericolo è la fuliggine

Nell'immagine, realizzata dalla NASA, si può osservare il progressivo aumento del riscaldamento globale.

Le polveri da combustione di gasolio e carbone sono il secondo fattore alla base del riscaldamento globale e il 2012 è stato l'anno più caldo di sempre. Parola della NASA

Se ne produce tanta, troppa, si deposita ovunque, anche nei polmoni, ma soprattutto sta contribuendo in modo massiccio al riscaldamento globale. E' la fuliggine, quella polvere nerastra, grassa, che si forma quando i combustibili vengono bruciati, ma non in modo completo. In pratica, è lo "scarto" della combustione di carbone e gasolio. Sulla sua esistenza non si sono mai avuti dubbi: chiunque può fare una prova, controllando cosa si deposita sulla ringhiera del proprio balcone o ossservando il tubo di scarico della propria auto. Ora, però, si scopre che il suo impatto sulla salute della Terra è molto più importante (e grave) del previsto.

A dirlo sono le nuove stime pubblicate sulla rivista Geophysical Research-Atmospheres , secondo le quali la fuliggine rappresenta il secondo fattore per importanza nell'aumento del riscaldamento terrestre. Grazie a nuovi machinari, che hanno permesso di rivedere i calcoli del passato, è stato possibile verificare gli effetti che le polveri da combustione hanno sull'ambiente. 
Si è così scoperto che la fuliggine rimane in atmosfera per un lasso di tempo compreso tra i 7 e i 10 giorni, ma soprattutto si è potuto notare come contribuisca enormemente alle variazioni climatiche. Rispetto ai dati pubblicati nel 2007 dal GIEC, il gruppo di esperti delle Nazioni Unite che monitora la situazione ambientale e l'inquinamento, la situazione sarebbe dunque molto più grave, perchè a contribuire all'inquinamento atmosferico non sarebbe solo la CO2.
A preoccupare sono anche le notizie che arrivano dalla NASA , secondo la quale il 2012 è stato l'anno più caldo di sempre. Confermando un trend iniziato con il primo decennio del 2000, l'anno da poco concluso ha fatto registrare temperature record, con una media di 14,6 gradi Celsius. "Dal 1880 l'aumento globale medio è stato di 0,8 gradi" si legge su Tages Anzeiger , che riporta appunto dichiarazioni della NASA. I dati sono quelli delle rilevazioni del Goddard Institute for Space Studies (Giss) di New York, che monitora costantemente la situazione. L'ente spaziale statunitense ha poi realizzato un video che mostra il rogressivo aumento delle temperature dal 1880, ovvero da quando esistono misurazioni del genere. A nulla, però, sono valsi finora i tentativi per convincere Stati Uniti e Cina, maggiori inquinatori al mondo, ad aderire ai protocolli internazionali, adottando politiche di maggior salvaguardia dell'ambiente.

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